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Libri di L. Frisa

Qualcuno nella stanza comincia a parlare. Poesie e prose scelte

Claude Esteban

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2015

pagine: 150

"Une voix qui ne vient de nulle part". In questo verso Claude Esteban sembra voler tracciare insieme il ritratto della propria poesia e di se stesso: il poeta e la sua poesia non esibiscono un Io protagonistico, sembrandoci entrambi inafferrabili, ineffabili e semplici al tempo stesso, talvolta quasi ingenui. Sono una voce che non viene da nessun luogo. "Une voix qui ne vient de nulle part". Anche altri titoli della sua opera suggeriscono un'atmosfera calma, segreta e di attenta sospensione. "Poeta cortese" lo definisce il critico Jean-Michel Maulpoix: "...in lui c'è una vigilanza intellettuale realizzata con una misura e un pudore sempre presenti. Sia che commenti l'opera di Octavio Paz o Yves Bonnefoy, Tal Coat o Chillida o traduca Jorge Guillén e Francisco de Quevedo o scriva dei versi in proprio, Claude Esteban accorda la sua voce con sorvegliato rigore alla separazione, al vuoto, alla distanza, all'irreparabilità".
14,00 13,30

Chaussures vides (scarpe vuote)

Sylvie Durbee

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2013

pagine: 80

8,00 7,60

Poeta al suo tavolo. Ediz. italiana e francese

Poeta al suo tavolo. Ediz. italiana e francese

Alain Borne

Libro: Copertina morbida

editore: Joker

anno edizione: 2011

pagine: 118

12,00

L'ombra del doppio. Testo francese a fronte

Bernard Noël

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2007

pagine: 122

12,00 11,40

Fughe

Sylvia Durbec

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2006

pagine: 112

"Fin dall'infanzia mi è sempre sembrato che la notte, più che un momento, fosse un luogo e spesso il luogo di una tregua, l'arresto delle battaglie del giorno, il riposo, la pausa. Forse è perché sono cresciuto in campagna, sotto la notte stellata distesa sopra i prati e le colline, sopra le fattorie addormentate dove si riposano bestie e persone. Molto presto ho conosciuto L'insonnia. Ma era sufficiente scivolare fuori per provare all' interno di sé La pace che regnava all' esterno, sfuggendo così al nervosismo di chi si gira e rigira nelle lenzuola senza trovare sonno. La notte cittadina è molto più spaventosa, la sua solitudine ha qualcosa di artificiale e pericoloso, mostri urbani acquattati nell'ombra, spostamenti furtivi e terrificanti, un mondo in apparenza fermo ma non pacificato. Forse sono tutti questi sonni mescolati all'insonnia che rendono malata la notte cittadina? Da cui il mio gusto per quel verso strano che ho portato con me, masticandolo e rimasticandolo nel corso delle mie deambulazioni insonni." (Sylvie Durbec)
11,50 10,93

Artaud e Paule

Bernard Noël

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2005

pagine: 72

10,00 9,50

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