Libri di L. Toni
L'ultimo mistero di Hitler. L'inchiesta definitiva sugli ultimi giorni e la morte del dittatore nazista
Jean-Christophe Brisard, Lana Parshina
Libro: Copertina morbida
editore: TEA
anno edizione: 2020
pagine: 416
Come e quando è davvero morto Adolf Hitler? All'indomani dell'armistizio, riuscirono o no i russi a identificarne il corpo, nonostante fosse stato probabilmente bruciato? Nei mesi successivi, i dubbi che Stalin istillò nei suoi alleati si propagarono come una cancrena e continuano ancora oggi ad alimentare ogni genere di teoria.Per la prima volta dopo oltre settant'anni, il governo russo ha consentito a due giornalisti e a un illustre medico legale di consultare gli archivi segreti del KGB. Ne emergono centinaia di documenti, per la gran parte inediti: gli interrogatori dei testimoni degli ultimi giorni del Führer, la pianta del bunker dove Hitler ed Eva Braun si sposarono e poi si suicidarono- a quanto si ritiene - il 30 aprile 1945, un piano di fuga, verbali ricchi e contraddittori, ma soprattutto resti umani: un pezzo di cranio che presenta un foro di pallottola, un frammento di mandibola, alcuni denti attribuiti a Eva Braun. Grazie al loro faticoso lavoro d'indagine - che rappresenta una storia all'interno della storia - i due autori ci consegnano un'inchiesta che riscrive gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale.
Il corpo incantato. Una genealogia faustiana
Michel Onfray
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2012
pagine: 332
Da quando la biologia e la genetica hanno promesso all'uomo moderno nuovi mezzi per indirizzare il proprio destino - manipolazioni, diagnostica prenatale, clonazione ecc. - si scontrano nell'opinione pubblica due opposti atteggiamenti: da un lato i "comitati etici", tradizionalmente conservatori, tentano di "moralizzare" le scienze della vita; dall'altro, un esercito di Stranamore si dichiarano disposti ad avventurarsi in sperimentazioni demenziali. Per denunciare la vacuità di questa contrapposizione, e per interrogarne il comune nucleo metafisico, Michel Onfray ha scelto di gettare le basi di una vera e propria bioetica libertaria, che non mancherà di affascinare e provocare. Dalla transgenesi allo "sperma digitale", dall'elogio della clonazione alla difesa radicale dell'eutanasia all'attacco frontale alle cure palliative, da una riattivazione di alcune tesi classiche sul suicidio alla celebrazione della chirurgia e dei trapianti: attraverso un'ampia difesa dei modi che la scienza ha trovato per modificare la nascita, la vita, l'amore e la morte degli esseri umani, questo libro definisce un "corpo faustiano", decristianizzato o meglio post-cristiano, modellato dall'artificio, libero e strutturato secondo una nuova energetica vitalista. Con "Il corpo incantato" Michel Onfray, filosofo risolutamente "tecnofilo", sostiene dunque che la tecnica e la scienza non sono mai negative in sé, neppure quando applicate alla vita: può avere risultati negativi solamente il loro utilizzo.
Filosofia del viaggio. Poetica della geografia
Michel Onfray
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2010
pagine: 114
Nell'era di Internet, delle comunicazioni rapide, del turismo low cost, della più veloce tecnologia audio e video, quando il mondo, tutto il mondo, sembra a una manciata di minuti da noi, pronto a essere guardato, toccato e mangiato; in mezzo alla folla, armata di fotocamere per catturare nient'altro che uno scatto di cartoline già viste, calzata con scarpe comode per camminare lì dove non può non aver camminato, e pesante di souvenir riportati a casa come trofei, giunge, inaspettata, una domanda. Esiste ancora il viaggio? E che cos'è il viaggio, chi è il viaggiatore? Ci ricordiamo da dove viene la voglia di aprire un atlante, l'eccitazione di puntare il dito su una qualunque regione del globo, la voce straniera che ci ingiunge di andare? Michel Onfray è qui con questo piccolo libro per aiutarci ad aprire nuovamente gli occhi e guardare alla scoperta, per mostrarci come sia possibile, senza aver programmato il come e il perché, chiudere uno zaino, girare la chiave nella toppa e voltare le spalle alla porta di casa per lasciare spazio ai sensi ritrovati che, soli, liberi da guide e manuali, ci condurranno a scoprire i colori dell'altrove e gli odori dell'ignoto.