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Libri di Leonardo Paggi

Cultura, potere, genere. La ricerca antropologica di Carla Pasquinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2019

pagine: 211

I contributi raccolti in questo volume sono opera di amici, colleghi e allievi di Carla Pasquinelli: riprendono e discutono sia le basi teoriche del suo pensiero, sia aspetti specifici dei suoi campi di ricerca, fra filosofia, antropologia culturale e femminismo. I saggi non sono solo testimonianza di stima e affetto: ci restituiscono nel complesso uno spaccato di storia di una generazione intellettuale che fa il suo ingresso nelle scienze umane e nella politica all'inizio degli anni Sessanta. Costante è il confronto di Carla Pasquinelli con i grandi protagonisti della cultura europea dell'ultimo mezzo secolo: dall'umanesimo marxista di Jean-Paul Sartre allo strutturalismo di Claude Lévi-Strauss e Louis Althusser; dal concetto di potere di Michel Foucault alla rielaborazione creativa che Ernesto De Martino compie del rapporto istituito da Antonio Gramsci tra cultura dominante e culture subalterne. Carla Pasquinelli si è misurata con tematiche molto diverse; fra le altre, le esplorazioni etnografiche asiatiche, gli studi sulle forme del pregiudizio, sulle ideologie razziste, sugli stereotipi di genere, sulle mutilazioni genitali femminili. Di contro alle ritornanti forme di determinismo strutturale è loro tratto comune la difesa del concetto di "cultura", inteso come fondamento inalienabile della ricerca antropologica.
18,00 17,10

Il «popolo dei morti». La Repubblica Italiana nata dalla guerra (1940-1946)

Il «popolo dei morti». La Repubblica Italiana nata dalla guerra (1940-1946)

Leonardo Paggi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2009

pagine: 309

Durante i lavori dell'Assemblea costituente Piero Calamandrei affermò che nel "popolo dei morti", ossia nell'eccezionale tributo di vite umane pagato alla seconda guerra mondiale, si doveva scorgere la più importante fonte di legittimazione della rinata democrazia italiana ed europea. Muovendo da questa prospettiva, il volume di Leonardo Paggi descrive il passaggio alla Repubblica come uno svolgimento storico più corale, e anche più contraddittorio, di quello solitamente prospettato dalla tradizione antifascista, che accentua il ruolo preminente della resistenza armata. Ne viene una articolata, incisiva ricostruzione storica della transizione alla democrazia, che si sofferma anzitutto sulla violenza dei bombardamenti angloamericani, fino ad oggi taciuta nel rispetto del paradigma della "guerra giusta", e sui suoi effetti politici di breve e lungo periodo. Con inedita documentazione di archivio viene poi messo in luce il nuovo senso dei diritti che si diffonde tra le popolazioni più duramente colpite dallo stragismo nazifascista. Paggi respinge inoltre la tesi di un diffuso trasformismo degli intellettuali italiani, rileggendo con sottile sensibilità il ruolo di rottura che la guerra assume nell'opera di Piero Calamandrei e di Eugenio Montale. Ne risulta nitidamente smentita l'immagine di passività suggerita dalla teoria revisionista della "zona grigia", secondo la quale all'8 settembre avrebbe fatto seguito una sorta di sospensione nella coscienza di sé del popolo italiano.
24,00

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