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Libri di Lorenzo Braccesi

La Magna Grecia

Lorenzo Braccesi, Flavio Raviola

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2008

pagine: 209

La colonizzazione greca nell'estremo meridionale della penisola (Calabria, Basilicata, parte della Campania e della Puglia) fra l'ottavo secolo a. C. e la conquista romana nel terzo secolo a. C.: una civiltà grande e prospera raccontata nel suo sviluppo e nei suoi tratti essenziali da due illustri specialisti.
14,00 13,30

Forme della vita politica dei greci in età arcaica e classica

Forme della vita politica dei greci in età arcaica e classica

Giorgio Camassa, Lorenzo Braccesi

Libro: Libro in brossura

editore: Monduzzi

anno edizione: 2008

pagine: 138

20,00

Agrippina, la sposa di un mito

Lorenzo Braccesi

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2020

pagine: 256

Figlia di Agrippa, il trionfatore di Azio, e di Giulia, l'unica figlia di Augusto, lei sola, Agrippina, si salva dalla tragedia domestica che si abbatte sulla discendenza diretta di Augusto. Eredita i tratti fondamentali della sua stirpe: dalla madre il carattere passionale e l'arroganza di casta non disgiunta dalla capacità di sedurre anche i ceti subalterni; dal padre la disinvoltura a convivere con le truppe; di certo dal nonno, Augusto, il senso dell'autorità e il rispetto per la tradizione dei valori romani.
11,00 10,45

Alessandro al bivio. I Macedoni tra Europa, Asia e Cartagine

Lorenzo Braccesi

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2020

pagine: 232

E se Alessandro fosse arrivato a Cartagine? Se i Macedoni avessero oltrepassato il canale d’Otranto e, con Annibale, un secolo dopo, si fossero diretti verso Roma? La storia non si fa con i “se”, eppure è concretamente esistita la possibilità che Alessandro avanzasse contro Cartagine prima di dirigersi a Oriente. Lo dimostra in questo libro Lorenzo Braccesi, tra i massimi storici dell’antichità. L’autore indaga l’espansione macedone con una nuova chiave di lettura: quella di un circolare progetto di conquista, che viene qui inteso come il sogno di Filippo di allargarsi allo spazio mediterraneo. Tale padre, tale figlio dunque. Le gesta dei Macedoni – indomabile popolo di stirpe greca, originario di un piccolo territorio periferico dell’area balcanica – vengono intese come un’unica grandiosa impresa durata due secoli. Dalla Macedonia comincia dunque la conquista del mondo, che avrebbe dovuto cingere sotto un unico dominio i Balcani e, attraverso il controllo dei canali adriatici ed ellespontici, l’Asia, l’Europa e Cartagine. Il grande sogno nasce con Filippo, sarebbe diventato il bivio di Alessandro e dei suoi successori.
19,00 18,05

Vitruvio e Fano. Per una rilettura della documentazione

Serena Evelina Peruch

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2021

pagine: 96

Diverse sono le località che si accreditano come patria del famoso trattatista e architetto Vitruvio, ma Fano si candida come la città più indiziabile per esserlo. Esaminata tutta la documentazione letteraria ed epigrafica riguardante la gens Vitruvia, il libro giunge alla conclusione che Vitruvio potrebbe essere stato fra i neo-ecisti della colonia di Fano ottavianea. Il distretto censitario, o tribus, al quale era iscritto Vitruvio era quello della tribus Pollia, che, non a caso, comprendeva anche Fanum Fortunae nel proprio ambito territoriale; inoltre nessuna delle città dove è attestata una gens Vitruvia – e che per questo motivo rivendicano i natali dell'architetto – è compresa nella tribus Pollia. Introduzione di Lorenzo Braccesi.
13,00 12,35

Sulle rotte di Ulisse. L'invenzione della geografia omerica

Lorenzo Braccesi

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2020

pagine: 149

Furono gli Eubei di Calcide e di Eretria i più antichi esploratori delle rotte mediterranee; marinai, mercanti, coloni, che, procedendo da oriente verso occidente, si spinsero fino alle acque degli empori atlantici, superando, presso Gibilterra, le mitiche colonne di Ercole. Il volume si sofferma sul mondo della grecità arcaica, su quella memoria dell'Odissea che è nella 'bisaccia' di ogni navigante e poi colono. Il dato davvero più rilevante è constatare che la codificazione della geografia dell'Odissea è definitivamente compiuta, e su più scenari mediterranei, già nella seconda metà delI'VIII secolo a.C., poco prima dell'Odissea, nella stagione cioè - con Cuma e con Naxos - delle prime fondazioni coloniali elleniche sia in Italia sia in Sicilia. Tale codificazione resterà sostanzialmente immobile fino alla tarda età ellenistica, quando i Romani, vinta Cartagine, si proietteranno su rotte atlantiche, qui nuovamente riciclando l'eterna leggenda dell'eroe navigatore.
10,00 9,50

Arrivano i barbari. Le guerre persiane tra poesia e memoria

Lorenzo Braccesi

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2020

pagine: 196

Nella memoria collettiva degli antichi, come nella memoria riflessa dei moderni, le grandi vittorie ottenute dai Greci a Maratona, alle Termopili e a Salamina hanno assunto un enorme valore simbolico. I 300 Spartani che, seppur vinti, riescono a sconfiggere i vincitori. I nemici storici, Sparta e Atene, che si alleano in nome di un bene superiore. Ma soprattutto i barbari, i nemici della libertà e della civiltà, che si infrangono di fronte alla resistenza di una minoranza unita e determinata a difendere i propri diritti. La narrazione e la celebrazione, in esaltanti scritture poetiche, delle epiche gesta della confederazione ellenica contro la soverchiante armata di terra e di mare approntata dal Gran Re Serse hanno fornito una serie di topoi letterari che hanno influenzato e continuano a influenzare il nostro immaginario. Tanto da costituire un patrimonio che riemerge costantemente ogniqualvolta la storia lo richieda: da Lepanto a Nelson vincitore a Trafalgar, dai testi incendiari del nostro Risorgimento fino alle canzoni della Resistenza. Un libro appassionato e divertente, alla riscoperta dei mille fili che ci legano al nostro passato più remoto.
18,00 17,10

Giulia, la figlia di Augusto

Lorenzo Braccesi

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2014

pagine: 228

"Giulia fu una donna spiritosa, brillante, estroversa, sicuramente affascinante, conscia del suo ruolo e del suo peso sociale, che aspirava a conquistarsi sempre e comunque un proprio spazio nel quale, civettando, primeggiare: dalla frequentazione dei cenacoli letterari a quella dei circoli politici, dai salotti della ribellione generazionale a quelli, più insidiosi, della sotterranea opposizione al regime e al sistema. Tutto le era permesso, e dovunque si muovesse la seguiva un folto stuolo di corteggiatori che ne stimolava l'orgoglio e ne suscitava la vanità. Contestatrice del padre e del suo ipocrita mondo di valori, non si accorse in tempo del baratro in cui sprofondava, giorno dopo giorno, spostandosi da posizioni di fronda a quelle di aperta congiura. Molla ne fu sempre il suo spirito provocatorio e l'impulso al ruolo di prima donna": dal primo accordo di matrimonio stipulato dal padre quando la bimba aveva due anni alla morte, forse casualmente, anche del padre nello stesso anno, il volume ricostruisce l'affascinante vita di una donna discussa e criticata dai suoi contemporanei e forse musa ispiratrice di poeti e bizzarre situazioni dentro la sua corte. È lei Corinna, la donna cantata da Ovidio negli "Amores"? Perché era così affascinata dall'Egitto? Gusto dell'esotico o fatale attrazione verso forme ellenistiche di potere e dispotismo? Quale la natura del rapporto antagonistico tra lei e Livia, la terza moglie di Augusto?
11,50 10,93

Zenobia l'ultima regina d'Oriente. L'assedio di Palmira e lo scontro con Roma

Lorenzo Braccesi

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2017

pagine: 200

Il sogno dell'ultima regina d'Oriente era di veder rinascere un grande regno ellenistico dal Nilo al Bosforo, più esteso di quello di Cleopatra, ma la sua aspirazione si infranse per un errore di valutazione politica: aver considerato l'impero di Roma prossimo alla disgregazione. L'ultimo atto delle campagne orientali di Aureliano si svolse proprio sotto le mura di Palmira, l'esito fu la sconfitta della regina Zenobia e la sua deportazione a Roma, dove l'imperatore la costrinse a sfilare come simbolo del suo trionfo. Le rovine monumentali di Palmira – oggi oggetto di disumana offesa – ci parlano della grandezza del regno di Zenobia e della sua resistenza eroica. Ancora attuale è la tragedia di questa città: rimasta intatta nei secoli, protetta dalle sabbie del deserto, è crollata sotto la furia della barbarie islamista.
13,00 12,35

Olimpiade regina di Macedonia. La madre di Alessandro

Lorenzo Braccesi

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2019

pagine: 176

Olimpiade fu tra le figure più carismatiche e influenti del mondo antico, ricoprì un ruolo fondamentale nella storia greca, in quanto moglie di Filippo il Macedone e madre di Alessandro Magno. Visse in un'età di espansione per la Macedonia del consorte; in cui l'Epiro di suo fratello, il Molosso, si proietta sull'occidente italiota, istituendo relazioni con Roma; in cui il figlio, Alessandro si proclama successore dell'impero ecumenico dei persiani, esportando una nuova cultura, che sarà quella ellenistica. Olimpiade fu il tramite tra il Molosso e Filippo, e quindi tra le due sponde adriatiche, tra oriente e occidente. Donna dalla sensibilità esasperata, dedita a rituali e culti misterici, orfici e dionisiaci, orgogliosa delle sue mitiche ascendenze troiane, esclusiva nel rapporto con il figlio, che l'amò profondamente a dispetto delle irruenti iniziative politiche. Si macchiò di sangue uccidendo anche suoi stretti congiunti, pur di garantire al figlio la successione al regno paterno, e al figlio del figlio l'eredità del genitore. Durante la conquista dell'Asia, Olimpiade e Alessandro restarono in rapporto epistolare, con lettere che ci informano sul presunto mistero del concepimento divino del grande conquistatore, che ci ragguagliano sui difficili rapporti della donna con il reggente di Macedonia, che ci dicono dell'apprensione della madre per la salute del figlio, il quale, da parte sua, la rassicura e la mette al corrente delle sue continue scoperte scientifiche e geografiche ed etnografiche. Lorenzo Braccesi ci propone il primo ritratto di una figura cruciale per la storia della Grande Macedonia e dunque del mondo antico.
16,00 15,20

Il grande Nilo. Esploratori, turisti e conquistatori nell'antico Egitto

Lorenzo Braccesi

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2025

pagine: 128

Il fascino del Nilo è antichissimo. Il mistero di questo fiume, capace di attraversare il deserto e di donare vita e fertilità con le sue piene a un ambiente ostile, ha nutrito miti e immaginario della millenaria civiltà egizia. Con il tramonto dell’Egitto faraonico, i successivi conquistatori stranieri hanno cominciato ad andare alla ricerca delle sorgenti di questo fiume immenso, motivati dalla volontà di scoperta e di conquista. Prima i Persiani, dopo due secoli i Macedoni, poi i Romani e infine, per breve durata, i Palmireni: tutti i dominatori di turno, o coloro che aspirarono a esserlo, si cimentarono in spedizioni verso i deserti della Nubia e le oasi dell’alto Nilo. I nomi dei protagonisti di queste avventure sono di assoluto primo piano: da Cambise ad Alessandro, da Tolomeo Filadelfo a Cesare, da Augusto a Germanico, fino, da ultimo, a Nerone. Una passione che si riaccenderà solo molti secoli dopo, a seguito della spedizione di Napoleone e dell’apertura del Canale di Suez. Dietro a questi viaggi e queste spedizioni si nascondevano interessi molto concreti: il desiderio di controllare lucrose vie carovaniere, il proposito di sfruttare i fantastici giacimenti di oro e di pietre preziose delle regioni nubiane. Ma su tutto domina, necessario accessorio della propria gloria, la volontà di toccare mete mai prima da alcuno raggiunte in un’esplorazione fluviale del Meridione dell’ecumene.
15,00 14,25

Greci in Adriatico. Studi sulla grecità di Occidente. Volume Vol. 2
164,00

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