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Libri di Luca Caddia

L'ultimo austriaco che lasciò Venezia. Racconti italiani

Anthony Trollope

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 128

Per la prima volta vengono qui riuniti e tradotti per i lettori italiani tre racconti del grande narratore dell’Inghilterra vittoriana che presentano la peculiarità di essere ambientati in Italia, fra Venezia, Roma e il Lago di Como. Anthony Trollope conosceva bene il nostro paese, e più volte vi si recò in visita alla madre e al fratello che vivevano a Firenze. Ed è interessante notare nei primi due racconti – più direttamente ne “L’ultimo austriaco che lasciò Venezia”, e più defilato ma comunque presente ne “La moglie del generale Talboys” – lo sfondo storico delle Guerre di Indipendenza, così come poteva venire recepito da un autore per nazionalità estraneo agli Stati contendenti ma simpatizzante per la causa italiana. Ma l’Italia per gli inglesi è sempre anche la meta del Grand Tour, aspetto, questo, ben evidente nel gruppo un po’ fatuo di intellettuali che si raccoglie a Roma intorno alla signora Talboys, o nel viaggio dei coniugi Greene nel racconto “L’uomo che teneva il denaro in una valigia”. Qui, come scrive Luca Caddia, «l’inguaribile senso pratico di Trollope trasforma il Grand Tour in gran turismo», mentre il viaggio si trasforma lentamente in una commedia degli equivoci, con effetti sottilmente umoristici.
14,50 13,78

The spanish Steps, revisited

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 100

In occasione dei trecento anni dalla realizzazione della scalinata di Trinità dei Monti a Roma, The Spanish Steps, Revisited illustra la storia che portò il pendio del Pincio a diventare prima l’oggetto di una contesa tra il Papato e la Corona francese e poi a trasformarsi in uno dei più importanti monumenti della città. Una storia popolata anche dai diversi progetti che, dalla seconda metà del Cinquecento fino al Settecento, furono presentati alle autorità per raccordare piazza di Spagna e la chiesa della SS. Trinità dei Monti. Giacomo Della Porta, Orazio Torriani, Alessandro Gaulli, Elpidio Benedetti, Plautilla Bricci, Alessandro Specchi sono alcuni degli architetti che, a volte in dialogo, altre in competizione, contribuirono alla realizzazione della scalinata da parte di Francesco De Sanctis. Tra loro, un ruolo centrale, anche se in absentia, è stato giocato da Gian Lorenzo Bernini. Unitamente a questa ricostruzione storica, la scelta di coinvolgere artisti e architetti contemporanei per reinterpretare la scalinata di De Sanctis si propone come una sorta di “aggiornamento” e dimostra un approccio dinamico, che ha l’obiettivo di stimolare un dialogo tra epoche diverse, nella consapevolezza che l’opera dell’architetto romano sia stata il frutto di un percorso e non l’unica soluzione possibile. Le opere, realizzate per l’occasione e caratterizzate dall’uso di differenti media e tecniche, rappresentano un invito a vedere la scalinata non solo come un monumento statico, ma come un luogo vivo, capace di ispirare nuove visioni e progetti e una diversa modalità di fruizione del patrimonio artistico. La Keats-Shelley House, collocata ai piedi della scalinata e sede della mostra The Spanish Steps, Revisited, è l’ideale palcoscenico per questa esplorazione artistica.
29,00 27,55

Harry Heathcote, l'australiano

Anthony Trollope

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2018

pagine: 155

Nei suoi rari romanzi ambientati fuori dall'Inghilterra, Trollope si diverte a mostrare personaggi più liberi di quelli costretti ai compromessi della rigida società inglese della sua epoca. Questo è il caso anche di "Harry Heatchote, l'australiano" (1874), vero e proprio romanzo d'avventura, il cui protagonista viene modellato sulla figura del figlio Frederic, che a soli diciotto anni aveva deciso di emigrare in Australia. Al pari di un altro famoso personaggio di Trollope, il John Gordon di "Troppo tardi per amare", Harry Heatcote mostra tutta la tempra aggressiva dell'uomo nuovo; in questo caso però le energie del protagonista si volgono tutte verso il bene, e cioè verso la difesa della proprietà contro i galeotti che infestavano l'Australia, destinazione per eccellenza dei reietti britannici. I temi di questo godibilissimo romanzo, che viene ora per la prima volta tradotto in italiano, sono quelli dell'esplorazione, della conquista, e di quella wilderness a cui ci ha abituati la grande tradizione letteraria e cinematografica americana.
16,00 15,20

Il bagno turco. Tre racconti esotici

Anthony Trollope

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2015

pagine: 154

Henry James scrisse in uno dei suoi "Ritratti parziali", pochi mesi dopo la morte di Trollope, che con lui "eravamo sempre al sicuro", intendendo con questo da un lato la maestria del narratore di razza, dall'altro la 'regolarità' del grande scrittore vittoriano, in un certo senso la sua contrarietà ad ogni tipo di 'sperimentazione' letteraria. Se questo giudizio rende sicuramente giustizia a Trollope, può apparire però un po' riduttivo, perché è stato egli stesso più volte attratto da ambienti e situazioni particolari, lontani cioè da quel mondo inglese. Da questo punto di vista, un particolare interesse rivestono i tre racconti riuniti in questo volume, anche se, nonostante l'esotismo soltanto apparente del primo (il bagno turco si trovava in Jermyn Street, nel cuore di Londra) e l'ambientazione invece realmente orientale degli altri due, "Le sponde del Giordano" e "Una donna indifesa alle Piramidi", la prospettiva dello scrittore resta sempre e solidamente eurocentrica. In realtà, come scrive Luca Caddia nella postfazione, ciò che più interessa a Trollope è "mostrare personaggi all'apparenza sicuri che si scoprono presto in balìa degli eventi"; e il contesto del tutto insolito in cui vengono a trovarsi produce un effetto su di essi fortemente straniante, facendone da un lato scaturire le debolezze e dall'altro mettendo in rilievo la precarietà della loro stessa 'britannica' rispettabilità.
14,50 13,78

L'ultimo austriaco che lasciò Venezia. Racconti italiani

Anthony Trollope

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2010

pagine: 124

Per la prima volta vengono qui riuniti e tradotti per i lettori italiani tre racconti del grande narratore dell'Inghilterra vittoriana che presentano la peculiarità di essere ambientati in Italia, fra Venezia, Roma e il Lago di Como. Anthony Trollope conosceva bene il nostro paese, e più volte vi si recò in visita alla madre e al fratello che vivevano a Firenze. Ed è interessante notare nei primi due racconti - più direttamente ne "L'ultimo austriaco che lasciò Venezia", e più defilato ma comunque presente ne "La moglie del generale Talboys" - lo sfondo storico delle Guerre di Indipendenza, così come poteva venire recepito da un autore per nazionalità estraneo agli Stati contendenti ma simpatizzante per la causa italiana. Ma l'Italia per gli inglesi è sempre anche la meta del Grand Tour, aspetto, questo, ben evidente nel gruppo un po' fatuo di intellettuali che si raccoglie a Roma intorno alla signora Talboys, o nel viaggio dei coniugi Greene nel racconto "L'uomo che teneva il denaro in una valigia". Qui, come scrive Luca Caddia, "l'inguaribile senso pratico di Trollope trasforma il Grand Tour in gran turismo", mentre il viaggio si trasforma lentamente in una commedia degli equivoci, con effetti sottilmente umoristici.
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