Libri di Luciano Viazzi
Guerra d'aquile. Ortles-Cevedale-Adamello 1917-1918
Paolo Robbiati, Luciano Viazzi
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2011
I diavoli dell'Adamello. La guerra a quota tremila 1915-1918
Luciano Viazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2014
pagine: 530
I ghiacciai eterni dell'Adamello a oltre tremila metri di quota conservano le memorie di una delle pagine più eroiche e disperate della Grande Guerra. Su quelle vette per quattro lunghi anni si affrontarono le truppe di montagna italiane e austriache, in condizioni climatiche impossibili tra freddo, tormente, valanghe e sangue. Gli alpini, come i leggendari "garibaldini" della Compagnia Autonoma Rifugio Garibaldi, si contrapposero agli austriaci per la conquista di torrioni, vette, spuntoni di roccia. Per la prima volta il corpo degli alpini si costituì in grandi unità organiche di sciatori che combatterono ad altezze mai raggiunte. Attraverso le testimonianze dei combattenti dell'una e dell'altra parte, Viazzi traccia un racconto emozionante che parte dalle azioni in Valcamonica del 1915 e attraversa il 1916 con gli attacchi e i contrattacchi sui ghiacciai del 1917-18 con le battaglie del Cavento fino al "balzo finale" verso la vittoria. Si incontrano in queste pagine soldati-montanari e personaggi celebri, Battisti, Bissolati, Caviglia uniti in un affresco corale di avvincente drammaticità.
Con gli alpini. Dal Rombon all’Ortigara 1915-1916. Alla conquista della Bainsizza 1917
Piero Robbiati, Luciano Viazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2024
pagine: 272
«Come le montagne non mutano per il variare di stagione, così gli alpini, nel mutar degli eventi, nella buona e nella cattiva sorte ritrovano sempre se stessi». L’intramontabile epopea degli alpini nei suoi più profondi e insondabili riverberi (da quelli umani a quelli storici e militari) narrata nel memoriale del valoroso sottotenente Piero Robbiati curato con perizia da Luciano Viazzi, profondo conoscitore della Prima guerra mondiale e della sua dimensione alpina. La forza della testimonianza diretta conduce il lettore nelle tormentate e insieme appassionanti gesta dei militari italiani impegnati nelle battaglie montane (dal Rombon all’Ortigara e la conquista del Bainsizza). Senza mai prescindere dai concreti risvolti del quadro tattico-strategico e ricorrendo al mirabile utilizzo delle fonti (incluse quelle avversarie) per cui è valso il plauso degli appassionati di storiografia bellica, il diario getta luce su ogni singolo risvolto di quell’immane tragedia: dalla strenua lotta con la natura all’inutilità del sacrificio, dalla malinconia allo slancio eroico verso l’ebrezza della vittoria. Il risultato è un avvincente e umanissimo rapporto sulla guerra, sulla vita in montagna, sulla peculiare identità dell’alpino e sulla sua valorosa condotta.
Col di Lana monte di fuoco (1915-1917)
Luciano Viazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2024
pagine: 344
«Mi sono umilmente avvicinato a queste vicende, con l’animo colmo di dolore, pietà e ammirazione per questi soldati, così poco appariscenti, ma votati al sacrificio supremo e buttati allo sbaraglio con una notevole dose di cinismo e incoscienza.» Con questo volume – ricco soprattutto di testimonianze dirette di entrambe le parti in lotta – Luciano Viazzi, apprezzato storiografo delle nostre truppe alpine, affronta il tema dell’indiscriminato impiego della fanteria di linea su terreno montano, in un crescendo di sanguinosi e inutili attacchi frontali. La storiografia del primo dopoguerra ha sempre considerato la conquista del Col di Lana come una grande vittoria militare, ma noi oggi possiamo con più pacatezza ricordarla come un tragico errore dei nostri comandi, troppo imbevuti di «garibaldinismo» e faciloneria. L’autore non ha voluto né esaltare e neppure denigrare il fatto d’armi in se stesso, ma soltanto descriverlo nel modo più imparziale possibile per trarne le dovute conseguenze, nel solo intento di ricordare e onorare la memoria di coloro che, nelle opposte trincee, sacrificarono la propria esistenza per idealismo e senso del dovere.
Occupazione e guerra italiana in Montenegro
Giacomo Scotti, Luciano Viazzi
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2011
Le aquile delle Tofane. 1915-1917
Luciano Viazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2011
pagine: 384
Una guerra al limite delle umane possibilità, combattuta ad altitudini e su terreni che richiedevano una resistenza fisica eccezionale ed elevate doti alpinistiche. Solo vere e proprie "aquile" erano in grado di affrontare operazioni belliche che trasformavano in campi di battaglia i canaloni ghiacciati, le guglie, le pareti strapiombanti, i nevai insidiosi, le affilate creste del gruppo Lagazuoi-Tofane. L'autore rievoca il dramma di quel tragico periodo della storia d'Italia con tranquilla serenità di giudizio, attraverso una narrazione rigorosamente documentata, che conclude un'approfondita ricerca storiografica sull'argomento.
1940-1943: i diavoli bianchi. Gli alpini sciatori nella seconda guerra mondiale. Storia del battaglione «Monte Cervino»
Luciano Viazzi
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2011
pagine: 296
L'inferno del Lagazuoi 1915-1917. Testimonianze di guerra del maggiore Ettore Martini
Luciano Viazzi, Daniela Mattioli
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2011
pagine: 184
"…un pugno di uomini piantati saldamente sopra un gradino di roccia, stretti tutt’intorno dal nemico, esposti al suo fuoco e a ogni intemperie, con difficoltà enormi di accesso e di rifornimento." La guerra combattuta per oltre due anni tra italiani e austriaci sul Lagazuoi si può definire assurda e paradossale, per l’impraticabilità dell’ambiente in cui si svolgeva. Questo impervio massiccio roccioso rappresentava la chiave dello sbarramento austriaco della Val Badia, verso cui tendeva l’offensiva strategica della nostra 4a Armata. Nell’ottobre del 1915, gli alpini occuparono di sorpresa due postazioni a mezza costa, che rimasero come spine nel fianco degli austriaci, i quali cercarono con tutti i mezzi di scacciarli. La furia degli austriaci si riversò in modo particolare contro la Cengia Martini, dando luogo a un’ostinata e devastante guerra di mine, che sconvolse le contese pendici della montagna, senza riuscire a cacciarne i valorosi e testardi occupanti. Una raccolta di testimonianze dirette dei protagonisti tra cui spicca quella preziosa e insostituibile del maggiore Ettore Martini.
La quinta divisione alpina sul fronte di Valcamonica. Diario critico di guerra
Giulio Douhet, Luciano Viazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 160
La guerra alpina sul fronte Ortler-Cevedale 1915-1918
Luciano Viazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 248
Il Gruppo Ortler-Cevedale costituisce una barriera di colossi montuosi ricoperti di nevi e di ghiacciai, tutti superiori a 3000 metri, di difficile accesso da entrambi i versanti e con un unico valico, quello dello Stelvio. È su questo fronte che i nostri alpini, tra il 1915 e il 1918, combatterono duramente per evitare l'avanzata delle truppe austriache. Questo resoconto, ben documentato e corredato da immagini d'epoca, rende omaggio a un fronte che fu meno cruento di quelli delle grandi battaglie su Isonzo e Piave, ma non meno decisivo per la nostra storia. A trenta gradi sotto zero l'imperativo era uno solo: arrivare prima del nemico austriaco. Un nemico rispettato da uccidere solo perché stava scritto nella legge della guerra.
Con gli alpini sulla Marmolada 1915-1917
Arturo Andreoletti, Luciano Viazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2014
pagine: 316
Dalla fine di maggio del 1915 all'inizio di novembre del 1917, la Marmolada fu teatro di accaniti scontri tra gli alpini italiani da una parte e gli austriaci e i bavaresi dell'Alpenkorps dall'altra. Il possesso del massiccio costituiva infatti un elemento strategico particolarmente importante perché controllava la strada alla val di Fassa e alla val Badia, e quindi al Tirolo. A quote superiori ai 3.000 metri la guerra si trasformò in duello tra esperti alpinisti e coraggiosi soldati che da entrambi i fronti diedero vita ad azioni eroiche e spettacolari. Narrata con precisione e vivacità dal comandante della 206a compagnia, la vicenda degli alpini in Marmolada rappresenta una delle pagine più gloriose della storia alpinistica e militare.