Libri di Ludovico Nicola Di Giura
I racconti fantastici di Liao
Songling Pu
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 1888
Umorismo, satira, critica sociale e fantasia scatenata sull'onda delle leggende e delle credenze popolari sono il fil rouge che accompagna queste 435 storie, ascoltate e riscritte nell'elegante stile letterario che era proprio di Pu Songling, che qui vengono ripubblicate integralmente nella celebre traduzione di Ludovico Nicola Di Giura, completamente rivista e rinnovata e impreziosita dalla introduzione del grande orientalista Giuseppe Tucci. Durante i molti anni della sua vita di insegnante e segretario privato, l'autore era solito incontrarsi con conoscenti, amici, abitanti dei villaggi, nello "Studio di Liao", un padiglione dove trascorreva lunghe ore ad ascoltare i racconti in lingua parlata degli ospiti. In seguito, coerentemente con il suo ruolo di insegnante e di studioso confuciano, li trascriveva in elegante lingua letteraria classica. È nata in questo modo la raccolta I racconti fantastici dello studio di Liao (o, più semplicemente, "di Liao"): «Non appena mi viene raccontata una storia interessante – scrive l'autore stesso nel Prologo – prendo il pennello e la scrivo, dandole forma letteraria. Da molto tempo ormai i miei amici mi forniscono del materiale, spedendomelo da ogni parte della Cina, e io, con l'entusiasmo del collezionista, ne ho già raccolto una gran quantità…». Vi si ritrovano tutti i motivi più amati della letteratura cinese: storie di spiriti volpe, di fantasmi, di studiosi sfortunati, di ufficiali di corte, di monaci o esorcisti taoisti, di innamorati delusi o contrastati, di demoni, di animali. Sovente affiora l'intonazione garbatamente satirica, mentre il fine morale della narrazione è spesso giocato sul paradosso e sull'inversione delle parti come, per esempio, le dinamiche tra spiriti e fantasmi (tradizionalmente concepiti come degenerati e perfidi), che qui appaiono saggi e degni di fiducia e si confrontano con studiosi confuciani indecisi, inaffidabili e disorientati. Ne derivano la fine ironia e il sottile umorismo, che nascondono però la disillusione e l'amarezza dell'autore per la realtà sociale e culturale del suo tempo, travagliata dal delicato e sofferto passaggio dalla dinastia Ming alla dominazione mancese della dinastia Qing.
Racconti fantastici dello studio di Liao
Songling Pu
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 1784
I "Racconti fantastici dello studio di Liao" di P’u Sung-ling sono uno dei testi più noti della letteratura cinese classica. Completati nel 1679 durante il Regno della dinastia Qing (1644-1911), cominciarono a circolare in forma manoscritta fra studiosi e letterati, suscitando immediata curiosità e interesse. L’originalità dell’opera – che per la prima volta trattava temi, storie e figure appartenenti alla mitologia popolare e alla tradizione orale –, l’eleganza dello stile, le frequenti sferzate satiriche nei confronti della corruzione dei burocrati e della prepotenza di ricchi e potenti, la vivida rappresentazione di un mondo magico, che affonda le sue radici nel profondo della cultura e della “psicologia” dei cinesi e dei suoi legami col mondo degli uomini, ne fecero un libro di grande successo fin dalla sua prima pubblicazione a stampa, avvenuta nel 1766. I Racconti Fantastici dello studio di Liao raccolgono più di quattrocento storie di argomento immaginario e soprannaturale che vedono come protagonisti fantasmi, spiriti-volpe, ninfe, bonzi buddhisti, immortali, animali e piante magiche nelle loro avventurose relazioni con gli esseri umani. La prima – e ancora unica – traduzione integrale in italiano del testo fu curata dal medico Ludovico Nicola di Giura, un intellettuale brillante, curioso e onnivoro, giunto nel 1900 in Cina, dove visse per più di trent’anni ricoprendo cariche ufficiali di grande prestigio e divenendo anche medico della famiglia imperiale.
Le famose concubine imperiali
Ludovico Nicola Di Giura
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 321
Donne inviate dall’Imperatore in Mongolia, “in dono”, per far pace coi nemici. Ancelle di Corte che si affrettavano a profumarsi, a imbellettarsi e ad aggiustare le capigliature per diventare le favorite del Sovrano. Alte, basse, belle, brutte: tutte speravano. Nella millenaria storia della Cina sono rimaste impresse, e sono ancora oggi ricordate, figure straordinarie di donne «che potevano assoggettare una città con lo sguardo di un solo occhio». Ludovico di Giura scrisse quest’opera traendone i dati storici e poetici direttamente dai testi antichi, originali, di cui aveva una conoscenza perfetta, e dalla personale, profonda esperienza degli avvenimenti recenti della Cina imperiale. Prese vita così questo magistrale ritratto della società cinese nel corso dei secoli, una storia a più voci arricchita da un immenso corollario di aneddoti e vicende in cui, anche nei brani di Storia dove più nuda risulta la verità dei fatti, affiora, ancora oggi, la magica poesia dell’Oriente.