Libri di Luigi De Bellis

Ogni incubo sembra sempre più vero per Chris. Va dritto per la sua strada con l'unico scopo di soccombere alla morte di sua moglie, dopo avere speso tutti i loro averi nella costruzione di un orfanotrofio. Deve solo fare iniziare i lavori, abbattere la villa abbandonata in collina che ha acquistato all'asta, proprio quella dove da tempo immemore girano voci tutt'altro che lusinghiere. Tutto per colpa dei vecchi proprietari scomparsi nel nulla. La gente del posto gli sta ancora alla larga, quasi che sia un luogo infestato, ma lui no, lui vi incontra l'impresa edilizia a cui affidare i lavori, poi senza saperne il motivo si appisola lì, forse perché richiamato da qualcosa. Si risveglia col cuore in gola. Dal giorno passa alla notte che gli narra una storia, quella di una bambina rimasta sola. Ed ecco l'ennesimo segnale, tra le pagine delle memorie di una perfetta sconosciuta che lo spinge a cedere alla pazzia, sempre di più verso le tenebre.

Questo libro non è il solito ricettario ma una "guida" per bambini che vogliono giocare a cucinare. Cucinare è uno dei giochi preferiti e offre lo spunto per imparare molte cose: questo piccolo libro spiega anche come nutrirsi in modo sano. Vengono spiegati gli elementi alla base della nutrizione a partire dai "mattoni" che compongono il cibo e le loro funzioni, come si contano le calorie e cos'è la piramide alimentare. Il tutto è raccontato in maniera semplice e accessibile ai bambini delle elementari.

In un'oscura ombra che si insinua tra le pagine, si dipana l'oscuro intreccio di "Anagrom". Caleb, con i suoi occhi brucianti di rabbia e il cuore imbevuto di odio, ha combattuto strenuamente fino all'ultimo respiro, cercando di instillare in Chiara la paura e il terrore che nutrivano le sue viscere. Odiava lei, come odiava ogni singola sorella. Eppure, un tempo, Caleb era stato un ragazzo normale, sensibile, fragile, con un'anima permeata d'amore. Ma tutto ciò non ha più importanza, poiché quel ragazzo è stato ucciso molti anni fa. Allora, perché ora sente che quel passato sta ritornando a galla? La risposta è semplice eppure inquietante. È lei, la strega che si insinua nella sua mente, che trova un varco per parlare con la sua voce, mentre lentamente rivela una vita che avrebbe dovuto rimanere sepolta.

Nel momento in cui mette piede nel maestoso e lugubre edificio di Anagrom, Chiara capisce che c’è qualcosa di strano. Le allieve, che tra loro si chiamano sorelle e si comportano come tali, sono sottoposte a regole rigidissime e tenute lontane dal mondo esterno. Le loro lezioni sono eccentriche e i loro svaghi consistono solo in giochi da tavolo e sport: tutte, inoltre, sembrano competitive oltre la normalità. Perché tutti sembrano essere a conoscenza di qualcosa che lei non sa? Di che scuola si tratta? Perché è lì? Abbandonati i suoi affetti e la sua più o meno normale vita da adolescente, Chiara è destinata a scoprire la realtà su se stessa, inquietante e scioccante. Dovrà destreggiarsi tra la voglia di fuggire e il senso di appartenenza che la lega alla scuola: ogni volta che cammina tra i suoi corridoi antichi, la verità che le scorre nelle vene non fa altro che insinuarsi nella sua mente.

In cuor suo vorrebbe davvero essere solo questo: un oggetto di scena, un rumore di sottofondo, una faccia come tante altre in mezzo a migliaia. Jhos è un invisibile, la preda dei bulli, cibo per prepotenti, come Mark, il quarterback della scuola, ma anche come Ashley, la bella cheerleader che gli sussurra “sfigato” a ogni passaggio. Eppure è proprio lei che inizierà a perseguitarlo nei suoi incubi peggiori, chiedendogli aiuto e scongiurandolo di non abbandonarla. Una sensazione orrenda, la paura di star diventando pazzo, un inquietante sospetto, ma tutto si concretizza, quando all’improvviso Ashley smette di venire a scuola. La ragazza sparisce, rimanendo nei sogni di Jhos, chiedendogli aiuto. Nei luoghi oscuri della sua mente lei lo inviterà a seguirla, mentre dei ricordi sfocati, pieni di dolori e grida, riaffioreranno nella sua memoria... Jhos sarà in grado di salvarla?