Libri di M. Ciacci
La vita quotidiana come rappresentazione
Erving Goffman
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1997
pagine: 324
L'autore esamina minuziosamente la vita sociale come tessuto di relazioni elementari: "routines" quotidiane, incontri casuali, interazioni episodiche, frammenti di conversazione. Per farlo si serve abilmente di una metafora antica della società: la rappresentazione drammaturgica. La messa in scena è opera di gruppi che collaborano come vere e proprie "equipes" teatrali all'interno di uno spazio scenico diviso tra "ribalta" e "retroscena". La posta in gioco è il successo nella presentazione di se stessi.
Viaggio e viaggiatori nell'età del turismo. Per una riqualificazione dell'offerta turistica nelle città d'arte
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2015
pagine: 302
Il volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Firenze dal 19 al 15 novembre 1997 sotto gli auspici dell'Organizzazione Mondiale per il Turismo (OMT). I contributi dei relatori del convegno affrontano il tema del turismo nelle città d'arte da tante differenti angolazioni. Il turismo è oggi fenomeno "di massa", con tutta l'ambivalenza che questo termine porta con sé: non è più privilegio di pochi; un cambiamento qualitativo e quantitativo ha reso più sicuro e comodo muoversi nel mondo ma gli ha fatto acquistare i connotati negativi dell'affollamento, della spersonalizzazione del viaggio, della frettolosità. L'obiettivo dei saggi del volume è capire meglio alcuni aspetti di questa situazione e anche esplorarne il futuro.
Street corner society. Uno slum italo-americano
William F. Whyte
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 440
Questa celebre opera di Whyte rientra a pieno titolo nell'esigua schiera di quante hanno fatto la storia della ricerca sociale. Appartiene a quegli studi di comunità che dimostrano l'attitudine della sociologia a lavorare sul campo, ma anche a scrivere pagine affascinanti per il lettore. Basti ricordare, per quanto ci riguarda più da vicino, la ricerca di Banfield a Chiaromonte, da lui chiamata Montegrano, in Basilicata, alla metà degli anni '50. Analogamente, dietro la Cornerville di Whyte si nasconde il quartiere bostoniano di North End, una delle tante Little Italy che costellano le città americane, negli anni tra la Grande depressione e la seconda guerra mondiale. Analoga è la capacità di calarsi, grazie all'osservazione partecipante, all'interno della comunità studiata, tracciando un vivido quadro di persone reali in contesti reali (le gang di strada, i "corner boys", Chick Morelli e il suo circolo, il racket di Tony Cataldo). Analoga la longevità della ricerca. Da tempo indisponibile in italiano, il libro viene oggi riproposto dal Mulino in una nuova edizione.