Libri di M. Giuffredi
La solitudine del piacere. Scritti sulla masturbazione
Ludger Lutkehaus
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1996
pagine: 262
Benigno, l'ultimo compagno del Che
Dariel Alarcón Ramírez, Christophe D. Reveille, Ruben Tamayo
Libro: Libro in brossura
editore: Dalai Editore
anno edizione: 2008
pagine: 437
Cuba, marzo 1957. Nella Sierra Maestra le truppe di Batista incendiano la piccola fattoria di Dariel Alarcón Ramiérez e uccidono Noémie, la sua compagna sedicenne, incinta di sette mesi. Per vendicarla il ragazzo si unisce ai "barbudos" di Fidel Castro e Che Guevara, sbarcati sull'isola l'anno prima per liberarla dalla tirannia. Con il nome di battaglia di Benigno, Dariel partecipa come mitragliere alla marcia verso l'Havana, senza perdersi uno scontro. Promosso capitano a diciannove anni, si occupa dell'addestramento dei volontari latinoamericani e africani, quindi segue il Che (che fa rivivere nel quotidiano della guerriglia) in Congo e Bolivia. Ma il 9 ottobre 1967 Guevara viene assassinato; Benigno, braccato dall'esercito boliviano, deve rientrare a Cuba. Diventato direttore delle Scuole speciali, continua le sue missioni all'estero -Bolivia, Angola, Perù- e, giunto ormai a sfiorare vertici del potere, vive dall'interno l'evoluzione del regime. Cuba, concluderà infine Benigno, non è più la sua Cuba, così come il Che prima di lui, decide di andarsene e si trasferisce in Francia, dove si fa promotore degli ideali di giustizia e umanità che ha condiviso con il Guerrigliero Eroico.
Napoleone
Jacques Bainville
Libro: Copertina rigida
editore: Dalai Editore
anno edizione: 2006
pagine: 602
Napoleone, che amava molto paragonarsi ai grandi condottieri del passato, come Alessandro, Cesare e Carlo Magno, fu anche un personaggio incredibilmente moderno. Modello di grandezza, creatore della propria fortuna, giunto all'apice del potere e della gloria, egli è stato un eroe nel vero senso del termine in un momento storico che ha saputo leggere e dominare. Jacques Bainville ammirava quell'uomo incomparabile, ma era anche convinto che "fatta eccezione per la gloria e per l'arte, sarebbe stato forse meglio che non fosse esistito". L'autore vede la storia del suo personaggio come una tragedia, individuale e collettiva.
Shakespeare come ci pare. Romeo e Giulietta e Amleto...
M. Giuffredi
Libro
editore: Principato
anno edizione: 2005
pagine: 136
Nella rete del regime. Gli antifascisti del parmense nelle carte di polizia (1922-1943)
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: XXI-225
Tra il 1922 e il 1943 la repressione politica fascista accomunò in uno stesso destino di sorveglianza e persecuzione vite di uomini e donne differenti e lontane. Definendo vari livelli di "pericolosità", il regime vigilava e puniva i militanti comunisti dei quartieri popolari, i borghesi di cultura democratica, i contadini legati alla tradizione socialista, i preti della montagna ostili alle guerre mussoliniane, la gente comune semplicemente insofferente. Attraverso le carte finora inedite del fondo "Sovversivi" della questura di Parma e del Casellario politico centrale di Roma, "Nella rete del regime" delinea la fisionomia dell'antifascismo nel Parmense, dove gli schedati furono oltre 2.700.
Giacomo Ferrari. Un uomo, una terra, una storia
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 445
La vita di Giacomo Ferrari (1887-1974) rappresenta un paradigma esemplare dell'evoluzione di una borghesia democratica di matrice risorgimentale. Nato nella roccaforte repubblicana di Langhirano, figlio di esponenti liberali e mazziniani, fratello di un interventista di sinistra caduto sul Carso, padre di un partigiano morto in combattimento, fu socialista intriso di cultura democratica, si oppose allo squadrismo e fu fermamente avverso al regime. La crisi bellica e la necessità di un antifascismo attivo lo spinsero nel 1942 ad aderire al Partito comunista, cui rimase sempre fedele. Nel 1944 venne eletto comandante unico delle formazioni partigiane parmensi. Fu prefetto di Parma, poi ministro dei Trasporti fino al 1947 e dal 1951 al 1963 sindaco di Parma.