Libri di M. N. Covini
Il ducato di Filippo Maria Visconti, 1412-1447. Economia, politica, cultura
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2016
pagine: 364
La lunga dominazione di Filippo Maria Visconti in Lombardia (1412-1447), caratterizzata dal tentativo di ricomporre i vasti territori già dominati dal primo duca, fu contrassegnata dal rafforzamento delle istituzioni, dalla prosperità complessiva dello stato e da una visione ideologica molto ambiziosa. Gli autori del volume illustrano i modelli politici sottostanti all'esercizio dell'autorità del duca, le relazioni tra autorità e sudditi, la costruzione dell'apparato simbolico e ideologico, la committenza artistica del principe, la politica ecclesiastica e le vicende religiose del ducato. Si vuole offrire una visione più approfondita di questo periodo della storia lombarda, che nei suoi chiaroscuri rappresenta un momento importante della stabilizzazione degli assetti dello stato regionale.
Medioevo dei poteri. Studi di storia per Giorgio Chittolini
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2012
pagine: 396
Gli interventi presentati in questo volume sono un omaggio di alcuni allievi a Giorgio Chittolini in occasione del termine dei suoi incarichi accademici. I saggi riguardano vari argomenti che in modi molto personali sviluppano gli spunti del suo ricco insegnamento; in comune hanno quasi tutti il contesto geografico e storico: la Lombardia, una Lombardia ampia e "ducale", la cui storia è stata illuminata dai suoi lavori. Soprattutto, si concentrano sulle configurazioni plurali e dinamiche del potere, con il proposito di fare propria, così, la prospettiva con cui Giorgio Chittolini ha sempre inteso guardare allo stato, alla chiesa e alle realtà politiche locali del basso medioevo.
Il libro dei ricordi di Bartolomeo Morone, giureconsulto milanese (1412-1455)
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2010
pagine: 130
La scrittura di libri di famiglia e di ricordi non fu molto praticata nella Lombardia del tardo medioevo-prima età moderna, e ciò che ne è rimasto non si può paragonare alla straordinaria ricchezza del genere diaristico rilevabile a Firenze e altre città dell'Italia centrale. Questo testo, scritto da un rispettabile giurista milanese del XV secolo, rappresenta un'eccezione alla regola, dando spazio a riflessioni sulla famiglia, le reti di relazioni, l'esercizio della professione e delle varie importanti cariche rivestite in ambiti municipali e ducali.