Libri di M. Teodonio
Catachismo. «La riliggione spiegata e indifesa» nei sonetti di Giuseppe Gioachino Belli (Er)
Gioachino Belli
Libro: Libro rilegato
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 752
Un'antologia ragionata e commentata dei sonetti romaneschi di Giuseppe Gioachino Belli, in cui il poeta affronta, servendosi dell'artificio del dialetto romanesco, il tema della religione, presentandoci una "verità sfacciata", implacabile e attuale. Il cristianesimo è così attraversato dagli occhi di un pensatore credente, ma perplesso e dubbioso, che si muove sul crinale della blasfemia, portavoce di una critica feroce mascherata da umorismo e turpiloquio. Una riscrittura del sacro che sale "dal basso" rivelando il mistero profondo e agghiacciante della vita spirituale degli uomini. La denuncia della Chiesa come apparato di potere, la rabbia nei confronti del tradimento dell'imperativo della charitas cristiana, la necessità di recuperare la fede come consolazione grazie alla voce popolare, alle pratiche genuine del sentimento religioso esenti dall'ipocrisia della dottrina strumentalizzata. Come spiega il curatore Marcello Teodonio, "Belli credeva e basta", e ciò, allontanandolo dalle conclusioni atee e materialiste di Leopardi, lo proietta nel dramma tragicomico della vita e della morte.
Fame vecchia e fame nova. Sonetti da mangiare e da bere
Gioachino Belli
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 112
I sonetti di Giuseppe Gioachino Belli rappresentano al tempo stesso il documento di unepoca (la Roma della prima metà dell'Ottocento), ma anche la metafora potente e senza tempo delle contraddizioni della vita. Un argomento centrale in cui si riscontrano queste caratteristiche della sua poesia è il cibo: dai suoi sonetti possiamo ricostruire sia le abitudini enogastronomiche (i gusti e le preferenze, la quantità e la qualità dei cibi, le ricette, i menu e "le creanze a tavola"), sia la profonda ingiustizia della distribuzione del cibo nelle varie classi sociali: "e sempre fame vecchia e fame nova". indice: chi mangia e chi no; pranzi quotidiani (colazione, pranzo e cena) e pranzi eccezionali; cibi e feste; cibo e religione; cibo e salute (bulimia); il vino; le buone maniere.
La letteratura romanesca del secondo Novecento
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2001
pagine: 338
Sonetti giudaico-romaneschi, sonetti romaneschi, prove e versioni
Crescenzo Del Monte
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Giuntina
anno edizione: 2007
pagine: LXVI-716
Crescenzo Del Monte, ebreo romano, era nato nel ghetto due anni prima che la breccia di Porta Pia ponesse fine alle disposizioni che rinchiudevano gli ebrei nel "serraglio". Sarebbe morto, a Roma, nel 1935, tre anni prima che le leggi razziali ponessero le premesse per chiudere quegli stessi ebrei in ben più tragici serragli. Scrisse nel dialetto degli ebrei romani, il giudaico-romanesco, un misto di ebraico e antico volgare romanesco, oggetto di studio per gli storici della lingua. Non solo scrisse in questa antica parlata, ma ne fu anche il primo studioso e tradusse in giudaico-romanesco testi medievali, cinquecenteschi e perfino Dante e Boccaccio. In questo testo vengono pubblicati interamente i sonetti e le prose di Crescenzo Del Monte, completi delle note e del glossario che egli stesso aveva predisposto. Al volume è allegato un CD, nel quale attori da tempo specializzati in testi giudaico-romaneschi restituiscono il sapore dell'antica parlata del ghetto di Roma.