Libri di Marcello Tarì
L'insurrezione che viene-Ai nostri amici-Adesso
Comitato invisibile
Libro: Libro in brossura
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2019
pagine: 353
Sin dalla sua prima apparizione nella Francia ancora segnata dalla «rivolta delle banlieue» del 2005, il Comité Invisible si è imposto come una delle voci più radicali del pensiero politico contemporaneo. A questa misteriosa sigla si devono pagine cariche di una passione memore di quella tradizione sotterranea che, dal situazionismo in poi, sempre ha rivendicato il legame indissolubile tra gioia e rivolta, tra desiderio e sovversione. In questa raccolta vengono presentati, per la prima volta in Italia, i testi completi che il Comitato ha firmato in dieci anni di attività: "L'insurrezione che viene" (2007), "Ai nostri amici" (2014) e "Adesso" (2017).
Non esiste la rivoluzione infelice. Il comunismo della destituzione
Marcello Tarì
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2017
pagine: 238
A cento anni dalla Rivoluzione d'Ottobre, a fronte della crisi di civiltà che attraversa il mondo, è ancora possibile pensare, e progettare, il comunismo? Sì, dice l'autore, a condizione di ripensare radicalmente la tradizione dei movimenti rivoluzionari dell'ultimo secolo. E la prima domanda da farsi non è quella del come costituire giuridicamente un nuovo ordine delle cose, ma come destituire - a livello giuridico, etico ed esistenziale - il presente, questo nostro presente che è come «un cubetto di ghiaccio nel quale è contenuto il passato che non passa e il futuro che non viene». La guerra civile e l'amore, l'architettura bolscevica degli anni Venti e la spiritualità militante, i divenire rivoluzionari e la quotidianità, la solitudine e la festa, la felicità e l'assenza di speranza sono le traiettorie di questo libro.
Il ghiaccio era sottile. Per una storia dell'Autonomia a
Marcello Tarì
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2011
pagine: 216
Nel turbinio dei sommovimenti sociali e politici degli anni Settanta, l'Autonomia è riuscita a mettere insieme Marx con l'antipsichiatria, la Comune di Parigi con la controcultura, il dadaismo con l'insurrezionalismo, l'operaismo con il femminismo e molto altro con molto altro ancora. Ma, soprattutto, nel suo agire l'Autonomia ha rappresentato una discontinuità profonda con le pratiche del Movimento operaio ufficiale. Essa non è stata un'organizzazione, bensì una molteplicità che si organizzava a partire da dove viveva, da dove lavorava o studiava. Nell'Autonomia hanno infatti convissuto tante specifiche autonomie: degli operai, degli studenti, delle donne, degli omosessuali, dei prigionieri, di chiunque scelse - a partire dalle proprie contraddizioni - la via della lotta contro il lavoro salariato e lo Stato, la via della sovversione della vita. Se il Movimento degli anni Settanta finì per soccombere alle forze congiunte della macchina statale e del Partito comunista, la storia dell'Autonomia è quella di un'avventura rivoluzionaria la cui incandescenza è più che mai attuale.
Saman e le altre. Il simbolico e il quotidiano di una comunità «salvifica»
Marcello Tarì
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1996
pagine: 240
Movimenti dell'ingovernabile. Dai controvertici alle lotte metropolitane
Marcello Tarì
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2008
pagine: 158
Questo libro ricostruisce dunque, dall'interno, una vicenda contemporanea che da Seattle (la grande protesta contro il Wto del 1999) a Rostock (la rivolta contro il vertice del G8 in Germania 2007), passa per Genova 2001 e le numerose vertenze metropolitane di questi anni. E la vicenda di un movimento planetario che lotta contro la globalizzazione neoliberista e le sue forme di esclusione. Un movimento autonomo, lontano dalle pratiche della vecchia politica della rappresentanza, con il quale non si può non fare i conti. Come è nato, come si articola, attorno a quali temi, quale la sua forza e prospettiva di cambiamento: questi sono solo alcune delle questioni su cui riflette il libro e sui cui discute la postfazione di Negri.