Libri di Marco Miglioli
The coins of Tarentum. Analysis of issues and synoptic plates
Alberto D'Andrea, Vincenzo Marrazzo, Marco Miglioli, Enrico Vonghia
Libro
editore: Edizioni D'Andrea
anno edizione: 2024
pagine: 224
The Diobols of Tarentum in the National Archaeological Museum of Naples. Ediz. italiana e inglese
Alberto D'Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Sarcinelli, Enrico Vonghia
Libro
editore: Edizioni D'Andrea
anno edizione: 2023
pagine: 124
The coins of Tarentum from 281 BC to 209 BC
Alberto D'Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Tafuri, Enrico Vonghia
Libro
editore: Edizioni D'Andrea
anno edizione: 2023
pagine: 396
The coins of Tarentum from 350 BC to 281 BC
Alberto D'Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Tafuri, Enrico Vonghia
Libro
editore: Edizioni D'Andrea
anno edizione: 2023
pagine: 338
The coins of Tarentum from VI century BC to 350 BC
Alberto D'Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Tafuri, Enrico Vonghia
Libro: Cartonato
editore: Edizioni D'Andrea
anno edizione: 2022
pagine: 366
The Diobols of Tarentum. Ediz. italiana e inglese
Alberto D'Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Tafuri, Enrico Vonghia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni D'Andrea
anno edizione: 2022
pagine: 238
Il corpus sui dioboli di Taranto classifica e descrive oltre 2.000 esemplari provenienti da Musei, Sylloge e Case d’Asta. In totale le monete analizzate sono raggruppate in 283 tipologie, tutte classificate e descritte. L’opera analizza per la prima volta in maniera sistematica tutta la produzione dei dioboli, la cui classificazione, in passato, si basava quasi unicamente sulla collezione Vlasto, tanto che la maggior parte delle Sylloge, quando rilevavano varianti ed inediti, si limitavano a riportare la somiglianza con gli esemplari già noti, senza scendere in ulteriori dettagli o inquadrare nuove tipologie. L’intera produzione dei dioboli viene poi inquadrata anche cronologicamente, raggruppando le varie tipologie per classi temporali. In appendice vengono inseriti anche tutti gli esemplari che in passato sono stati attribuiti a Taranto ma che i più recenti studi hanno dimostrato essere invece di Metaponto e di Eraclea, se non addirittura imitative apule o messapiche. Il testo è stato redatto bilingue italiano/inglese per la parte descrittiva e solo in inglese per le schede descrittive.