Libri di Marco Noccioli
La strana gioventù. Una generazione ribelle nella San Pietroburgo del 1862
Marco Noccioli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2024
pagine: 438
Orazio Torriani si reca per motivi di lavoro a San Pietroburgo. Siamo nella primavera del 1862. Mentre è intento a realizzare la nuova Sala di lettura della Biblioteca Imperiale, entra per caso in contatto con una strana gioventù. Sono ragazzi e ragazze che fanno della coerenza la loro bandiera: ciò che si fa nella vita traduce la propria scommessa esistenziale. Contestano la famiglia, la scuola, la morale. Mettono in discussione tutto: dai fondamenti teorici e religiosi, all’organizzazione dello Stato e della società, fino alle abitudini quotidiane, al modo di vestire e di acconciarsi. E, infatti, le ragazze indossano occhiali da sole, hanno i capelli corti, fumano; i ragazzi si fanno crescere i capelli e amano i copricapo a tesa larga. Leggono e distribuiscono stampa clandestina; organizzano cooperative e scuole gratuite per analfabeti; aderiscono ai gruppi rivoluzionari che rivendicano “terra e libertà” per i contadini. Cominciano a vivere nelle comuni, discutono di socialismo, di emancipazione dei servi e di liberazione della donna. La loro è una vicenda costellata da manifestazioni di piazza, scontri con la polizia, strani incendi, spie e traditori.
Il bibliotecario di Marx
Marco Noccioli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2022
pagine: 318
Siamo a Londra, alla fine del 1857: nebbia, fango e cantieri rumorosi. Ma c’è un luogo, inaugurato da poco, che è, invece, un’oasi di tranquillità, di efficienza organizzativa e di bellezza: è la grande Sala Lettura del British Museum, un edificio circolare che non ha niente da invidiare alle più imponenti architetture del passato. Nella biblioteca lavora già da alcuni anni un giovane italiano, Orazio Torriani, fuggito in Inghilterra dopo la fine della Repubblica Romana. Ha 28 anni, frequenta gli ambienti mazziniani ed è un appassionato di libri rari e di architettura. A lui, il potente Direttore, Sir Anthony Panizzi, un altro esule italiano, affiderà un incarico particolare: collaborare con uno studioso tedesco che deve portare a termine un trattato di Economia. Quello studioso è Karl Heinrich Marx. Si frequenteranno per quasi cinque mesi, lavorando assiduamente tra i banchi del British Museum e il salotto di casa Marx, al n.9 di Grafton Terrace. Tra i due nascerà un sodalizio, non solo intellettuale e politico ma anche umano.