Libri di Marco Nozza
Hotel Meina. La prima strage di ebrei in Italia
Marco Nozza
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 309
Questo libro non ha come teatro pianure percorse da vagoni blindati o campi di sterminio, bensì ridenti cittadine del Lago Maggiore: Baveno, Stresa, Meina, Arona. Luoghi in cui, nel settembre 1943, una colonia di ebrei sfollati dalle città lombarde assistette all'arrivo della Leibstandarte Adolf Hitler, la divisione SS gloria e vanto del Führer. Grazie a decine di testimonianze dirette, l'autore ricostruisce la cieca ostinazione con cui la colonia che gravitava attorno all'Hotel Meina reagì di fronte alla caccia ai civili indifesi e ai cadaveri che iniziavano ad affiorare dal lago, nel quale trovarono la morte cinquantaquattro persone.
Garibaldi
Indro Montanelli, Marco Nozza
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: 684
Giuseppe Garibaldi, figura storica del Risorgimento italiano, incarna l'orgoglio di appartenere a una patria e la convinzione di essere allo stesso tempo "cittadino del mondo". Paladino della libertà, da difendere con tutte le forze, acerrimo nemico delle manovre sotterranee e dei giochi dei politici di professione, l'eroe dei due mondi è diventato nel tempo oggetto di un culto che unisce la storicità del personaggio alla sacralità del mito. In questa biografia si ripercorrono la vita e le imprese del condottiero dei mille, ma soprattutto se ne dà un ritratto che esula dall'oleografia ufficiale e per questo suscitò aspre polemiche.
Garibaldi. Ediz. francese
Indro Montanelli, Marco Nozza
Libro
editore: CH3 Press
anno edizione: 2024
Il pistarolo. Da Piazza Fontana, trent'anni di storia raccontati da un grande cronista
Marco Nozza
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2011
pagine: 383
Li chiamavano pistaroli, dal francese pistard, un gruppo di giornalisti d'inchiesta che non cercava lo scoop a ogni costo, ma la verità dei fatti, quelli scomodi, spesso insabbiati dalle autorità politiche o dai servizi segreti. In anni complessi e bui della storia italiana, Marco Nozza si è messo sulle tracce di piste nere e piste rosse, ha raccolto dati, indizi, interviste, documenti processuali. Attraverso i suoi appunti e la sua voce, questo libro è la ricostruzione di trent'anni di storia italiana: dalla strage di piazza Fontana alla bomba dell'Italicus, dal processo di Catanzaro alla Rosa dei venti, dalla strage della stazione di Bologna ai delitti delle Br e del terrorismo. Una testimonianza che il giornalismo è o dovrebbe essere una professione civile al servizio dell'informazione. Come scrive Corrado Stajano nell'introduzione: "Piazza Fontana e quel che ne seguì fu un evento che fece da cesura alla vita di tutta una generazione. Ci fu un prima e un dopo. Una riscoperta del mondo e di se stessi. Anche per i giornalisti. I questori, i prefetti, i procuratori della Repubblica, i commissari della polizia, abituati a essere ascoltati dalla stampa amica, erano esterrefatti di dover render conto di quel che facevano e dicevano, non soltanto ai "sovversivi" dei fogli di opposizione, ma ai giornalisti della stampa borghese, inquietati da quel che era accaduto: le verità ufficiali che non corrispondevano ai fatti, se si andava soltanto a dare un'unghiata sotto sotto la vernice dell'apparenza".
Il pistarolo. Da Piazza Fontana, trent'anni di storia raccontati da un grande cronista
Marco Nozza
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2006
pagine: 383
Li chiamavano pistaroli, dal francese pistard, un gruppo di giornalisti d'inchiesta che non cercava lo scoop a ogni costo, ma la verità dei fatti, quelli scomodi, spesso insabbiati dalle autorità politiche o dai servizi segreti. In anni complessi e bui della storia italiana, Marco Nozza si è messo sulle tracce di piste nere e piste rosse, ha raccolto dati, indizi, interviste, documenti processuali. Attraverso i suoi appunti e la sua voce, questo libro è la ricostruzione di trent'anni di storia italiana: dalla strage di piazza Fontana alla bomba dell'Italicus, dal processo di Catanzaro alla Rosa dei venti, dalla strage della stazione di Bologna ai delitti delle Br e del terrorismo. Una testimonianza che il giornalismo è o dovrebbe essere una professione civile al servizio dell'informazione. Come scrive Corrado Stajano nell'introduzione: "Piazza Fontana e quel che ne seguì fu un evento che fece da cesura alla vita di tutta una generazione. Ci fu un prima e un dopo. Una riscoperta del mondo e di se stessi. Anche per i giornalisti. I questori, i prefetti, i procuratori della Repubblica, i commissari della polizia, abituati a essere ascoltati dalla stampa amica, erano esterrefatti di dover render conto di quel che facevano e dicevano, non soltanto ai "sovversivi" dei fogli di opposizione, ma ai giornalisti della stampa borghese, inquietati da quel che era accaduto: le verità ufficiali che non corrispondevano ai fatti, se si andava soltanto a dare un'unghiata sotto sotto la vernice dell'apparenza".
Hotel Meina
Marco Nozza
Libro: Libro in brossura
editore: Net
anno edizione: 2005
pagine: IX-309
Questo libro non ha come teatro pianure percorse da vagoni blindati o campi di sterminio dal nome feroce, bensì cittadine ridenti del Lago Maggiore: Baveno, Stresa, Meina, Arona. Luoghi dove, nel settembre 1943, una colonia di ebrei sfollati dalle città lombarde assistette all'arrivo dalla Leibstandarte Adolf Hitler, la divisione SS gloria e vanto dal Furer. Con la forza di decine di testimonianze dirette, Marco Nozza ricostruisce la reazione fiduciosa degli ebrei, aggrappati a quella cittadinanza anagrafica italiana che li aveva certo umiliati, ma non violentati. Nozza non si ferma alla ricostruzione del rastrellamento, ma si spinge nei decenni successivi, sollevando interrogativi che proiettano ombre oscure sull'assetto dell'Europa del dopoguerra.
Garibaldi. Ritratto dell'eroe dei due mondi
Indro Montanelli, Marco Nozza
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2002
pagine: 620
Quando questa biografia uscì, nel lontano maggio del 1963, infuriarono subito le polemiche. Nel libro non si parlava più "bene o male" di Garibaldi, ma se ne dava un ritratto nuovo, vivo, inattesto che sconvolse tutti coloro che amavano i luoghi comuni.