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Libri di Marella Caramazza

Il socio occulto

Marella Caramazza

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2019

pagine: XI-158

«La corruzione è un furto di democrazia» (Sergio Mattarella). «La corruzione ruba il futuro» (Raffaele Cantone). In questi due moniti sta tutta l'urgente necessità di dare una risposta - morale e civile - alla sfida inaccettabile che le mafie lanciano allo sviluppo del nostro Paese. Con questo spirito, il libro affronta il tema delle infiltrazioni criminali nelle imprese e, in pagine ricche di dati, fatti, testimonianze, conoscenze ed esperienze dirette, ricostruisce il contesto delle attività di penetrazione di 'ndrangheta, Cosa nostra e camorra nei tessuti economici e sociali del Nord Italia, rilevandone caratteristiche e meccanismi di potere e di affari. Storia e indagine socio-economica vanno oltre i luoghi comuni e s'intrecciano con un'analisi approfondita di elementi tratti da inchieste giudiziarie che hanno svelato e colpito la fitta rete di relazioni tra boss delle mafie e uomini della cosiddetta «area grigia» della complicità, della connivenza e della convergenza d'interessi distorti. Una grande responsabilità investe imprenditori, manager e decisori: sta a loro alzare la guardia, prima di tutto conoscendo il fenomeno e i rischi connessi e poi determinando modalità di prevenzione e difesa. Compiendo un ulteriore passo avanti, il libro avanza dunque proposte concrete per accrescere sensibilità e informazione e favorire interventi di contrasto ai comportamenti illeciti. Lungo tutta la catena del valore individua quello che le imprese devono fare per non ritrovarsi sotto attacco da parte di 'ndrine calabresi e cosche siciliane sviluppatesi e affermatesi in ambienti disattenti o, peggio ancora, carichi di un silenzio complice.
19,00 18,05

Le aziende confiscate alla mafia. Perché falliscono e cosa fare per salvarle. Una prospettiva manageriale

Le aziende confiscate alla mafia. Perché falliscono e cosa fare per salvarle. Una prospettiva manageriale

Marella Caramazza

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini Next

anno edizione: 2014

pagine: 191

"La mafia dà pane e morte", diceva il titolo della prima grande inchiesta antimafia condotta, nel 1958, da un coraggioso giornale siciliano, L'Ora. Quattro soldi per un pane stentato, precario, di persone umiliate dal "caporalato" del lavoro irregolare. E morte diffusa. Da allora lo Stato ha fatto la sua parte, e ha combattuto la mafia sottraendole ricchezza e accumulando un immenso patrimonio che oggi va gestito. In questo libro si parla di questi beni. Meglio, si parla delle aziende confiscate, partendo dalla convinzione che tra le diverse proprietà sottratte alla criminalità, queste siano le più difficili da gestire ma anche le più strategiche, per il loro portato non solo economico e occupazionale, ma anche simbolico nella lotta alla criminalità organizzata. Nel libro si esplora il fenomeno, indagando le ragioni istituzionali, culturali e gestionali per cui oggi le aziende sequestrate e confiscate nella maggior parte dei casi falliscono o, nella migliore delle ipotesi, giungono dopo anni di gestione da parte dello Stato in condizioni tanto precarie da rendere quasi impossibile anche solo intravedere per loro un reale futuro di sviluppo. Si propone, con lo sguardo di chi conosce profondamente le organizzazioni e il management, un modello di valutazione, gestione e rilancio basato sui principi della tempestività, selettività ed economicità nella ricerca di soluzioni che tutelino anche l'alto valore simbolico e sociale dell'impresa sottratta alla mafia...
18,00

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