Libri di Maria Cristina Pulvirenti
Sembianze in fuga
Maria Cristina Pulvirenti
Libro: Copertina morbida
editore: Kimerik
anno edizione: 2022
pagine: 138
"Sembianze in fuga" è una raccolta di componimenti profondi e terminologicamente eruditi. Vocabolo importante dopo vocabolo letterario, si conoscono diverse espressioni, si aprono nuovi mondi, si superano confini linguistici. In una considerevole sfilata enciclopedica. Oltre la forma così finemente confezionata, ci sono le esperienze di vita di Maria Cristina Pulvirenti. In ogni sezione momenti lieti si alternano a quelli dolorosi e le parole provano a lasciare in inchiostro la volontà dell'autrice di dimenticare. Ciò che le ha segnato il corpo ferendola, può ancora essere cancellato dalla mente. Con sforzi ulteriori che qui diventano pagine. Ciò che le ha segnato il cuore allietandola, può ancora essere trattenuto dai pensieri. Con sforzi ulteriori che qui diventano ricordi scritti. Perché in fondo scrivere è annodare fili neri della propria presenza in questa vita per sperare di non sparire del tutto. I temi affrontati sono ricorrenti e complementari su un'altalena di opposti: sogno e realtà, luce e buio, giorno e notte, fragilità e resilienza dondolano davanti allo sguardo curioso di chi si ferma un attimo ancora per finire di leggere. Ci si può spezzare in questa dimensione, chiudere gli occhi e non sentire nulla, aprirli di nuovo ed essere già altrove, intoccabili. Ed è questo tentativo di equilibrio ad essere ispirazione. La stessa ispirazione che arriva sempre più intensa dai contrasti quotidiani, tra fenomeni umani, sentimentali, terrestri e perfino celesti. È proprio la natura a poeticizzare la mano dell'autrice e portarla ad attingere a fantasie e leggende fino alla mitologia ellenica, fino all'amore per sé stessa.
E così l'ikebana. Haiku e altre poesie
Maria Cristina Pulvirenti
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2021
“Ciò che viene espresso da uno haiku è un minuscolo aspetto fenomenico; eppure, ciò di cui il poeta fa esperienza è la stessa realtà che si cela dietro alle parole, potremmo dire un sentimento universale che si manifesta nell'unione tra il poeta stesso e la natura”. Con queste parole il celebre poeta e critico Seki Osuga presenta al lettore le qualità espressive dell'haiku. In questa silloge "E così l'ikebana" la poetessa Maria Cristina Pulvirenti ci fa immergere in questo genere poetico che, largamente apprezzato e praticato in ogni angolo del mondo, ha attraversato secoli di storia dell'umanità, dando voce a situazioni ed esigenze anche profondamente diverse tra loro. La poetessa non usa le immagini dalla natura per manifestare le proprie emozioni, ma lascia che la natura stessa manifesti i propri sentimenti. In altri termini, essa, lungi dal porsi in una posizione di superiorità e distacco dall'ambiente e dal contesto, si lascia da questo "attraversare".

