Libri di Maria Letizia Gorga
Accordi poetici. Teoria e prassi della dizione poetica nel XX secolo
Maria Letizia Gorga
Libro: Libro in brossura
editore: Risguardi
anno edizione: 2022
pagine: 140
«Solo ora, nell’era dell’elettronica, ci rendiamo conto delle differenze esistenti fra oralità e scrittura» dice Walter J. Ong, ed è proprio così. La poesia non è un luogo ibrido, ma è arte dell’ascolto di uno spazio sonoro. Costringe chi ascolta a un respiro interiore, in un ritmo che rompe le costruzioni intellettuali per immergerlo in acque dai significati misteriosi e visionari. I versi andrebbero considerati per la loro potenza di visione, che trasmette al lettore la sensazione di essere lui stesso spiegato e contemplato. Per questo la poesia deve anche essere letta e subire la prova del pubblico. È lì che attiva un rito d’iniziazione e di catarsi. Il poeta si fa sacerdote di quella cerimonia collettiva in cui tutti si sentono chiamati a rispondere nel silenzio della propria anima. Le poesie divengono così brandelli di quel sogno che abita tutti senza mai veramente concretizzarsi. Prefazione di Luca Aversano.
La voce aperta. Viaggio nell'universo della parola parlata
Maria Letizia Gorga
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni della Meridiana
anno edizione: 2021
pagine: 122
Infiniti manuali si consegnano ai cultori della lingua italiana o semplicemente a chi ha preso consapevolezza dell'utilità e della bellezza dell'esercizio della nostra lingua. Questo libro non procede solo didatticamente, il viaggio di Maria Letizia Gorga si svolge empaticamente con il lettore, ripassando assieme a lui le regole della dizione, recuperando soprattutto la straordinaria energia della comunicazione. In un momento storico in cui si delega all'immagine la nostra forza oratoria, è giusto recuperare attraverso l'arte dell'incontro quel potere che la parola ha di agire ogni volta che si riafferma. E parlando, aumentando il nostro vocabolario, fissando finalmente quegli accenti tonici che abbiamo avuto la leggerezza di non segnare sulle vocali designate, distinguendo le consonanti sorde da quelle sonore senza dubbi o prepotenze storico-regionalistiche, potremo davvero unire linguisticamente con orgoglio una nazione che fa, troppo spesso, dell'incertezza e dell'approssimazione il suo valore.