Libri di Massimo Vecoli
Le terre sognate
Massimo Vecoli
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 88
					Il viaggio è memoria, racconto, affabulazione, percezione di realtà e di sogno, nascita, trasmigrazione di parole. Di rara intensità pittorico-espressionista le singole liriche che si ricompongono in una sorta di preludio visivo-musicale in cui la natura riesplode ogni volta in visioni interiorizzate. La modulazione ritmica dei versi precisa il senso musicale dell'intera composizione e ne riassorbe le tensioni, le apparenti interne lacerazioni. La poesia di Massimo Vecoli ci consegna un tempo reso eterno nell'attimo, nei singoli accadimenti, parole appena pronunciate a fior di labbra, in un monologo interiore di cui la vera chiave di lettura non è l'oggettività, il reale, ma il sogno, la musica del sogno. Per vivere pienamente la vita è necessaria la fascinazione del gioco linguistico e la fonica espressiva della poesia che ha, appunto, la stessa funzione di un sogno che si realizza, dove ogni parola esercita su quelle contigue una forza di attrazione irresistibile. Le terre sognate è una silloge composta da coordinate emozionali e razionali che si intrecciano in una relazione indissolubile e, talvolta, inconsapevole, attraverso un reticolato in versi di alto ed elegante livello stilistico e linguistico.				
									Cosa sono le nuvole
Massimo Vecoli
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 80
					La poesia di Massimo Vecoli è un confluire di desideri e sentimenti riprodotti su carta mediante una sintassi così leggera e traslucida da mozzare il fiato. Ogni parola e ogni sintagma verbale (frase) rimanda a echi più profondi, si offre con calcolata brevità e potenza di immagini sì che l'immagine stessa che si forma nella mente del lettore pare uno schizzo, un quadro ombreggiato dai toni blu notte, grigio e verde, nero. Come la notte, il poeta è in ascolto, il cuore dormiente, libero come un uccello notturno nel quieto silenzio del riposo naturale. Se una nuvola si addensa in cielo migra con sé il misterico sapore dell'esistenza, l'ostinato dolore che apre l'anima alla percezione delle proprie risorse interiori. Una silloge che conferma la sottile melanconia dei versi, a tratti abbagliante, già apprezzata nella produzione precedente e si compenetra di una forza espressiva più matura, di un respiro contenutistico più ampio. Ci sussurra di noi, del nostro fianco scoperto, della nostra sete di esperienza, del desiderio di certezze, delle nostre illusioni e delle nostre paure. Le parole, semplici, dirette senza inutili orpelli, sono quelle del poeta che penetrano nel nostro animo con la sensuale sinuosità di una musica jazz.				
									I fuochi e i fiori
Massimo Vecoli
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 88
					Un eterno cammino in bilico tra la notte e l'alba, indeciso sulla soglia del buio ma irrimediabilmente attratto dalla potenza accecante del sole. Un pugno di parole schierate contro al dolore e la solitudine che ancora si permettono il lusso di resistere. Queste liriche dosano l'irriducibile dolore dell'esistenza, perpetua ombra che non conosce distacco, ma che talvolta può divenire certezza e compagno di traversata foriero di parole nuove, persino di consolazione. Scenari e ritratti esotici a tinte vive come le tele di Gauguin, il mare e i suoi volti dagli zigomi bruciati, campagne e paludi brulicanti di vita, i monti lontani che disegnano orizzonti di luce e distanza, eterni campi di stelle in cui versare giorno dopo giorno il pesante aratro della speranza, con l'incertezza del futuro che abbaglia e confonde tipica della giovinezza. La poesia di Massimo Vecoli si fa forte della tradizione per rinascere leggera e finalmente nuova: semplice e dall'inusuale potenza, è pura musica libera da orpelli letterari e desueti, è vita randagia in cerca d'assoluto.				
									
