Libri di Max Frisch
Homo faber
Max Frisch
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 219
Il "resoconto" di Walter Faber inizia con un atterraggio d'emergenza nel deserto di Tamaulipas, in Messico. È il 1957. Faber è un uomo di mezz'età, un ingegnere meccanico svizzero al servizio dell'Unesco. Fra i passeggeri imbarcati sul Super Constellation partito da New York c'è anche Herbert Hencke, il fratello del suo vecchio amico Joachim, che si è sposato con Hanna, l'amore giovanile di Faber. Trascorrono cinque notti e quattro giorni fra le sabbie del deserto prima dell'arrivo dei soccorsi. Insieme vanno poi alla ricerca del fratello scomparso di Herbert, nella selva guatemalteca. Prima e dopo il deserto di Tamaulipas, il "resoconto" tocca molti luoghi: Caracas, Houston, Parigi e un lungo viaggio attraverso l'Europa, dall'Italia alla Grecia. Nel ripercorrere la sua storia, Walter Faber cerca di capire in quale momento la sua vita ha cambiato direzione. Quando ne ha perso il controllo. Ed ecco allora che con la memoria torna alla nave da crociera che lo porta verso il vecchio continente, dove incontra per la prima volta Sabeth, una ragazza giovane e bella, che sconvolgerà per sempre la sua esistenza.
Stiller
Max Frisch
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 402
L'americano mister White viene fermato al confine svizzero: la polizia lo identifica come Anatol Stiller, noto scultore scomparso da anni. Incarcerato in attesa di chiarimenti, l'uomo appunta su una serie di quaderni la sua verità. I destini di un individuo in apparenza comune e di un artista di successo vengono così a incrociarsi. Ma White è o non è Stiller?
Attenzione: la Svizzera. Una proposta di azione
Max Frisch
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 118
La Svizzera è un Paese piccolo, ma la sua piccolezza non dev'essere una condanna a non pensare in grande. In questo pamphlet Max Frisch prende di mira la mentalità della “piccola Svizzera”: a partire dall'architettura, o meglio, dalla mancanza di coraggio dell’architettura, lo scrittore e architetto delinea l’approccio alla realtà di un Paese portato al compromesso, alla miniatura e più in generale alla piccolezza come forma mentale. E ciò significa essere incapaci di pensare nei termini dell’utopia, di progettare un futuro che vada oltre i compromessi della politica spicciola. Rileggere oggi "Attenzione: la Svizzera" vuol dire anche ripensare l’Europa, ormai ridotta a una trama di nazioni livellate.
Alla fine dell illuminismo. Interviste e colloqui
Max Frisch
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 250
Il grande scrittore svizzero Max Frisch si racconta in una serie di interviste che coprono l’intero arco della sua vita creativa, dai primi anni Trenta alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso. Ragione e utopia, ideologia e critica, potere e morale, odio e violenza, sfera politica e sfera privata, l’io e gli altri, verità e menzogna, fatti e finzione, morte e suicidio: Frisch si sofferma sui grandi problemi dell’esistenza e sull’odiata-amata Svizzera, alla quale è stato legato da un rapporto molto difficile e controverso. Nel dialogo su questi temi rivive non solo la persona di Max Frisch, ma anche un’intera epoca, con tutte le sue contraddizioni. E con domande che, malgrado i cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni, si sono conservate più che mai attuali.
Homo faber
Max Frisch
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 219
Il "resoconto" di Walter Faber inizia con un atterraggio d'emergenza nel deserto di Tamaulipas, in Messico. È il 1957. Faber è un uomo di mezz'età, un ingegnere meccanico svizzero al servizio dell'Unesco. Fra i passeggeri imbarcati sul Super Constellation partito da New York c'è anche Herbert Hencke, il fratello del suo vecchio amico Joachim, che si è sposato con Hanna, l'amore giovanile di Faber. Trascorrono cinque notti e quattro giorni fra le sabbie del deserto prima dell'arrivo dei soccorsi. Insieme vanno poi alla ricerca del fratello scomparso di Herbert, nella selva guatemalteca. Prima e dopo il deserto di Tamaulipas, il "resoconto" tocca molti luoghi: Caracas, Houston, Parigi e un lungo viaggio attraverso l'Europa, dall'Italia alla Grecia. Nel ripercorrere la sua storia, Walter Faber cerca di capire in quale momento la sua vita ha cambiato direzione. Quando ne ha perso il controllo. Ed ecco allora che con la memoria torna alla nave da crociera che lo porta verso il vecchio continente, dove incontra per la prima volta Sabeth, una ragazza giovane e bella, che sconvolgerà per sempre la sua esistenza.
L'uomo nell'Olocene
Max Frisch
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 108
Un'alluvione in una valle sperduta, una frana, un uomo solo fra problemi di minima e massima sopravvivenza. Scritto nel 1979 e ambientato fra le montagne del Canton Ticino (dove l'autore viveva gran parte dell'anno), "L'uomo nell'Olocene" è un romanzo incentrato sul vecchio signor Geiser che sta perdendo la memoria. Le notizie del maltempo, il paese isolato, senza elettricità, le difficoltà nel reperire cibo, tutto questo è alternato nel romanzo all'insieme delle conoscenze che Geiser cerca di fermare dalla dissoluzione: dalla formula della sezione aurea alla periodizzazione delle ere geologiche. In un'atmosfera da fine del mondo, Geiser, con molta pacatezza, mette insieme quantità di materiali, segni, tracce disparate: l'enciclopedia di un mondo in pezzi, le ossessioni di un uomo che pure sta andando in pezzi.
Homo faber. Ein Bericht. Per il Liceo classico
Max Frisch
Libro
editore: SUHRKAMP
anno edizione: 1977
Omobono e gli incendiari-Andorra
Max Frisch
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 276
"Omobono e gli incendiari", scritto per la radio nel 1953 e adattato per la tv e il teatro cinque anni dopo, è una dark comedy che mette in scena un mondo distorto, nel quale folli piromani si presentano nelle case fingendosi venditori porta a porta e chiedono ospitalità, per poi dare tutto alle fiamme. Con la complicità inconsapevole dell'ingenuo – ma non del tutto innocente – proprietario. "Andorra" (1961) è incentrato sulle vicende del bambino adottato dal "maestro", il giovane Andri che tutti credono ebreo, ed è perciò vittima del diffuso sentimento antisemita in un immaginario stato di Andorra, minacciato dall'invasione dei Neri. Tra le opere teatrali più popolari di Frisch, i due testi riecheggiano da un lato le modalità tipiche della tragedia antica, immergendole in un contesto storico tipicamente novecentesco, dall'altro sono debitori a maestri quali Ionesco e Brecht. Muovendosi tra "teatro epico" e "teatro dell'assurdo", infatti, Frisch chiama direttamente in causa lo spettatore spingendolo a riflettere sul pregiudizio e l'ipocrisia delle nostre società e sull'ineludibile responsabilità dei singoli.
Sono, ovvero un viaggio a Pechino
Max Frisch
Libro
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 1998
pagine: 144
Si tratta di un romanzo breve e piuttosto importante, in cui sono bene espressi tutti i temi del primo Frisch. Il confronto fra sé e il mondo, l'alienazione del soggetto alla ricerca di un senso e di un'entità superiore. E sulla ricerca del senso questo romanzo si sofferma parecchio. Si tratta di un viaggio immaginario. Pechino è una sorta di meta ultima, qualcosa di invisibile e di irragiungibile. Raggiungere Pechino significa raggiungere la felicità. Sono e Io partono alla volta della Cina, dove dovranno mettere in scena un copione surreale, difficile, piuttosto pesante, di fronte a un pubblico di cui ovviamente non sanno nulla, neppura la lingua.
Fogli dal tascapane
Max Frisch
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2000
pagine: 133
Una natura accogliente, il sentimento della patria, un esercito tutt'altro che eroico, l'attesa di un'invasore, il Fuhrer, che per fortuna non verrà. Fra il 1939 e il '40, il militare svizzero Max Frish vive in prima persona la minaccia nazista passando dalle esercitazioni alla solidarietà cameratesca, dalla coscienza della precarietà umana alle chiacchiere nelle osterie ticinesi.
Il silenzio. Un racconto dalla montagna
Max Frisch
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2013
pagine: 118
Balz Leuthold non ha mai voluto essere una persona ordinaria. Poco prima del suo trentesimo compleanno, però, si rende conto di non potersi neanche considerare davvero una persona straordinaria. Nella vita, fino a ora, non ha compiuto azioni degne di particolare nota, nessuna invenzione, nessuna creazione artistica o letteraria che lo elevino a persona speciale. Allora ha preso una decisione: scalerà quella montagna che da giovane guardava ergersi sulle sue passeggiate, che faceva ombra ai discorsi con il fratello "adulto". Compirà un atto eroico, e con questa azione "virile" darà un senso compiuto alla sua esistenza. È deciso: azione o morte. Ma giunto in montagna alla locanda dove sostava anche in gioventù, incontra una giovane straniera, che lo guarda e lo vede come nessuno fino ad allora lo ha mai guardato e visto. Chi è lei, da che vita proviene? Perché sembra non aver paura di nulla? E dall'incontro tra i due scaturiscono gli interrogativi, e la narrazione si sviluppa e trascina via il lettore proprio come un torrente montano scorre rumoreggiando tra i crepacci, e il vortice di pensieri e accadimenti lascia senza fiato, travolge come il senso di assoluto degli ambienti montani, dove il sorgere del giorno e il calare della notte sono eventi che penetrano le fibre dell'individuo tanto quanto fame, sonno e sete. E la domanda echeggia: cosa fa di una vita una vita veramente compiuta? Ha a che fare, questo, con la felicità?