Libri di N. Moro
Filosofia ed elaborazione dei concetti. Studi in onore di Renato Pettoello
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 240
Ripensare la storia della filosofia alla luce della contemporaneità, valutando le proposte del passato per arricchire le opzioni del presente. Questo è uno dei propositi di Renato Pettoello, che ha sempre ritenuto la filosofia una meta-riflessione, un'elaborazione dei concetti fatta di punti fermi e momenti paradigmatici che obbligano a considerare i problemi in modo irrimediabilmente diverso. La filosofia di Kant e Schelling, i pensatori tedeschi dell'Ottocento come Herbart, Fries e Beneke a lungo offuscati da pregiudizi o visti come figure di importanza secondaria, continuano a offrirci motivi di attualità, rendendosi a noi contemporanei. Il profondo interesse teoretico dimostrato da Pettoello, testimoniato anche dal confronto con la storia e con la filosofia della scienza, si traduce in una ricerca dell'oggettività accompagnata da uno sguardo misurato e da una sensibilità per gli ideali umanistici. In questo volume, amici, allievi e colleghi hanno voluto celebrare l'insegnamento dello studioso, raccogliendo scritti legati ad alcuni dei suoi molteplici interessi.
Ontologia dei valori
Nicolai Hartmann
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2011
pagine: 304
La teoria dei valori di Nicolai Hartmann occupa un posto di rilievo nel dibattito europeo fra il XIX e il XX secolo - accanto a Nietzsche, Weber, Scheler, Schmitt, Troeltsch - e si caratterizza per l'orizzonte ontologico nel quale si colloca e si legittima. Da questa antologia emerge l'originalità di una riflessione che verte sull'oggettività dei valori disvelandone al contempo l'intrinseca contraddittorietà. Se i valori, infatti, sono indipendenti dal soggetto, è quest'ultimo che, nell'esercizio del suo assentire o dissentire, li rende validi. Una 'relatività' del soggetto rispetto ai valori che non è 'relativismo', perché essi sono plurali ma non indifferenti: necessari in quanto eccedenti l'individuo, i valori sono contingenti nella misura in cui la libertà del singolo di darvi un 'senso' li pone 'in situazione' e potenzialmente in conflitto - di qui il loro lato tragico, la 'tirannia dei valori' divenuta celebre con Schmitt. Sull'orlo di queste antinomie si spinge Hartmann, con un 'realismo ontologico' che non solo lascia aperta la possibilità di una sempre ulteriore relazione di senso, ma pone la stessa dialettica fra i valori alla base del pluralismo. Nella babele dei valori Hartmann è oggi una voce fuori campo la cui classicità è proprio nella tensione all'universale che dovrebbe essere in ogni seria indagine filosofica.