Libri di Nicolai Hartmann
Nuove vie dell'ontologia
Nicolai Hartmann
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2017
pagine: 224
Il pensiero hartmanniano è riassumibile in due successive tappe di costruzione: l'acquisizione di un fondamento metodologico-critico sicuro per il pensiero ontologico, atto a permettere l'edificazione di una nuova ontologia e a fissarne i principi e le categorie, e la messa in opera di queste categorie ontologiche per la conoscenza effettiva, concreta, del mondo reale nel suo complesso e per la collocazione in esso dell'uomo. Lo sforzo hartmanniano di procedere a una rifondazione critica dell'ontologia non è preceduto da una negazione totale della storia del pensiero, ma è introdotto da un accurato esame della tradizione ontologico-metafisica occidentale, che ne mantenga ed amplii le acquisizioni dando loro nuovi sbocchi. Non nella rottura di tale tradizione, ma in continuità con essa, e sia pure in un suo parziale superamento o rettifica, Hartmann vede aprirsi le «nuove vie dell'ontologia».
Ontologia e realtà
Nicolai Hartmann
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 256
Vi sono testi nei quali un autore riesce, in poche pagine, a offrire un compendio illuminante del proprio pensiero. ? il caso di questo saggio di Nicolai Hartmann. Nato come discorso di apertura a una discussione, nel 1931, con altri filosofi tedeschi, lo scritto affronta alcune questioni decisive della filosofia: che cos'è la realtà, come la si conosce, ha senso l'obiezione scettica sulla inconoscibilità delle cose in sé? Domande alle quali Hartmann, andando contro l'opinione del neokantismo e della fenomenologia, risponde con il suo realismo centrato sull'eccedenza del reale rispetto a ogni attività conoscitiva del soggetto. Un realismo duro, disincantato, che appare inattuale. Tuttavia la sua classicità - come mostra il dibattito qui riportato con Max Dessoir, Heinz Heimsoeth, Moritz Geiger, Helmuth Plessner, Kurt Huber, Helmut Kuhn ... - sta nel delineare i lineamenti di un'ontologia insieme rigorosa e problematica.
Ontologia dei valori
Nicolai Hartmann
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 304
La teoria dei valori di Nicolai Hartmann occupa un posto di rilievo nel dibattito europeo fra il XIX e il XX secolo - accanto a Nietzsche, Weber, Scheler, Schmitt, Troeltsch - e si caratterizza per l'orizzonte ontologico nel quale si colloca e si legittima. Da questa antologia emerge l'originalità di una riflessione che verte sull'oggettività dei valori disvelandone al contempo l'intrinseca contraddittorietà. Se i valori, infatti, sono indipendenti dal soggetto, è quest'ultimo che, nell'esercizio del suo assentire o dissentire, li rende validi. Una 'relatività' del soggetto rispetto ai valori che non è 'relativismo', perché essi sono plurali ma non indifferenti: necessari in quanto eccedenti l'individuo, i valori sono contingenti nella misura in cui la libertà del singolo di darvi un 'senso' li pone 'in situazione' e potenzialmente in conflitto - di qui il loro lato tragico, la 'tirannia dei valori' divenuta celebre con Schmitt. Sull'orlo di queste antinomie si spinge Hartmann, con un 'realismo ontologico' che non solo lascia aperta la possibilità di una sempre ulteriore relazione di senso, ma pone la stessa dialettica fra i valori alla base del pluralismo. Nella babele dei valori Hartmann è oggi una voce fuori campo la cui classicità è proprio nella tensione all'universale che dovrebbe essere in ogni seria indagine filosofica.
Possibilità ed effettività
Nicolai Hartmann
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: XLV-642
Nicolai Hartmann dedicò gli ultimi vent'anni della vita alla stesura delle sue opere di ontologia sistematica, delle quali "Possibilità ed effettività" costituisce per molti versi il cuore. Le categorie modali (possibilità, necessità, effettività e le loro negazioni), che sono il tema dell'opera, sono state sin dall'antichità oggetto di alcune tra le più complesse discussioni della filosofia. Lo scopo di Hartmann è quello di sviluppare l'analisi delle categorie modali in modo da risolvere il grande problema dell'ontologia: che cosa sia la realtà. Nel far ciò non solo produrrà una disamina critica dei più rilevanti precedenti storici della sua teoria modale – tra i quali il famigerato Argomento dominatore di Diodoro Crono – ma delineerà anche le basi per una radicale ridefinizione del (non meno grande) problema metafisico di determinismo e indeterminismo.
Etica di Nicolai Hartmann. Riassunta ai giovani durante le vacanze da Elio Collepardo Coccia
Nicolai Hartmann
Libro: Libro in brossura
editore: Sacco
anno edizione: 2015
pagine: 272
Kant ci ha suggerito: "Agisci in maniera che il tuo comportamento serva di norma universale" in altre parole ci ha promosso al rango di Re, e di Regine; ci ha riscattato dal rango di sudditi ubbidienti e tremanti davanti al Potere, per divenire Re, per divenire nobili, cioè Signori e Padroni e Padrone di noi stessi. Il suddito cammina a testa bassa e con la coda dell'occhio guarda se i guardiani lo osservano e se può impunemente farla franca senza essere scoperto e senza perdere la speranza di ricevere un premio dal padrone e di evitare il suo castigo. Il nobile cammina a testa alta. Ma divenendo Re e Regina, e dunque Signore e Padrone di se stesso, Signora e Padrona di se stessa, ognuno di noi può camminare a testa alta senza mirare a premi, senza temere castighi, né vita natural durante, né dopo la morte, poiché ciascuno di noi è affrancato dall'"imperativo categorico" cioè sceglie "il bene" per "il bene" è uscito dalla infanzia ed è entrato nel Regno etico della "autonomia morale".
La filosofia dell'idealismo tedesco
Nicolai Hartmann
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 604
Ontologia dei valori
Nicolai Hartmann
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2011
pagine: 304
La teoria dei valori di Nicolai Hartmann occupa un posto di rilievo nel dibattito europeo fra il XIX e il XX secolo - accanto a Nietzsche, Weber, Scheler, Schmitt, Troeltsch - e si caratterizza per l'orizzonte ontologico nel quale si colloca e si legittima. Da questa antologia emerge l'originalità di una riflessione che verte sull'oggettività dei valori disvelandone al contempo l'intrinseca contraddittorietà. Se i valori, infatti, sono indipendenti dal soggetto, è quest'ultimo che, nell'esercizio del suo assentire o dissentire, li rende validi. Una 'relatività' del soggetto rispetto ai valori che non è 'relativismo', perché essi sono plurali ma non indifferenti: necessari in quanto eccedenti l'individuo, i valori sono contingenti nella misura in cui la libertà del singolo di darvi un 'senso' li pone 'in situazione' e potenzialmente in conflitto - di qui il loro lato tragico, la 'tirannia dei valori' divenuta celebre con Schmitt. Sull'orlo di queste antinomie si spinge Hartmann, con un 'realismo ontologico' che non solo lascia aperta la possibilità di una sempre ulteriore relazione di senso, ma pone la stessa dialettica fra i valori alla base del pluralismo. Nella babele dei valori Hartmann è oggi una voce fuori campo la cui classicità è proprio nella tensione all'universale che dovrebbe essere in ogni seria indagine filosofica.
Etica 1° fenomenologia dei costumi
Nicolai Hartmann
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 324
Ontologia e realtà
Nicolai Hartmann
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2008
pagine: 256
Vi sono testi nei quali un autore riesce, in poche pagine, a offrire un compendio illuminante del proprio pensiero. ? il caso di questo saggio di Nicolai Hartmann. Nato come discorso di apertura a una discussione, nel 1931, con altri filosofi tedeschi, lo scritto affronta alcune questioni decisive della filosofia: che cos'è la realtà, come la si conosce, ha senso l'obiezione scettica sulla inconoscibilità delle cose in sé? Domande alle quali Hartmann, andando contro l'opinione del neokantismo e della fenomenologia, risponde con il suo realismo centrato sull'eccedenza del reale rispetto a ogni attività conoscitiva del soggetto. Un realismo duro, disincantato, che appare inattuale. Tuttavia la sua classicità - come mostra il dibattito qui riportato con Max Dessoir, Heinz Heimsoeth, Moritz Geiger, Helmuth Plessner, Kurt Huber, Helmut Kuhn ... - sta nel delineare i lineamenti di un'ontologia insieme rigorosa e problematica.