Libri di Nadia Capellini

La primavera è un invito alla rinascita, un canto lieve che risveglia memorie e desideri. "Il croccante di armelline" è un viaggio intimo tra i profumi dell'infanzia, i riti della campagna romagnola, le stagioni della vita e il valore silenzioso delle piccole cose. In queste pagine sbocciano storie di donne coraggiose, ricordi custoditi tra i fiori del giardino, aquiloni che volano oltre il tempo, legami familiari che diventano radici e ali. Un libro che celebra la leggerezza consapevole, l'autenticità delle emozioni e il coraggio gentile di chi sceglie ogni giorno di fiorire, anche quando la giovinezza è un ricordo. Perché la bellezza più profonda è quella che resiste e si trasforma.

"Un racconto intimo che esplora i cambiamenti storici, sociali e culturali dell'Italia, dal XX secolo al primo quarto del XXI, attraverso la lente di una famiglia. Al centro c’è Domenico, un uomo affascinato e circondato da figure femminili straordinarie: sua moglie, quattro figlie e una nipote, capace di valorizzare il potere della femminilità in una società patriarcale. Domenico si distingue per intelligenza e sensibilità, riconoscendo la forza di una rete tutta al femminile. Guidato da ideali come Bellezza, Gentilezza, Onestà e Libertà, ha garantito alle sue figlie dignità e qualità di vita, coniugando la sua energia combattiva a una dolcezza rara. Uomo solido e determinato, conserva un cuore tenero, capace di vibrare al suono melodioso della femminilità che ha sempre celebrato. Le sue esperienze si intrecciano con quelle delle donne che lo circondano, restituendo una narrazione che celebra la fragilità e la forza, il dolore e la gioia, i sogni e le aspirazioni. L’autrice trasforma questa eredità di ricordi e sensazioni in un mosaico che parla a tutti, risvegliando il cuore e toccando l’anima."

In un intreccio di ombre e luce, si delinea il segreto che guida "Come soffioni nel vento di primavera". Questo racconto disvela una profonda riflessione attraverso la scrittura, che trasforma parole di dolore e tristezza in pensieri di cura e speranza, culminando in storie di rinascita dopo la perdita di una persona cara. Questo umile fiore di campo diventa una potente metafora della vita che si diffonde. Quando si dischiude e lascia andare i suoi semi nell'aria, non crea assenze, ma intensifica le sue presenze. Come la natura ci insegna ad assaporare il dolce vento e i colori della primavera dopo l'inverno, così ci insegna a elaborare la perdita, trasformando la mancanza in linfa vitale. L'affetto e l'amore che abbiamo donato alle persone care che ci hanno lasciato non ci abbandonano. Loro continuano a vivere dentro di noi, accompagnandoci e aiutandoci a rinascere, come i semi del soffione che, portati dal vento, trovano nuove terre dove germogliare e fiorire.

La vita in un tranquillo borgo di campagna viene piacevolmente scardinata e ravvivata dalla decisione dell'ultrasettantenne Virginia, donna brillante e sensibile, che mossa dalla passione per la scrittura, decide di ristrutturare la sua casa dell'infanzia per dar vita a una sorta di ostello della senescenza in cui accogliere cinque amiche, pure loro attempate scrittrici amatoriali, per poter condividere la gioia e l'allegria della convivenza. Virginia e le sue amiche non sono certo le intellettuali del "Bloomsbury Group". Hanno amato, viaggiato e sofferto ma sono innamorate della vita e credono fermamente nel valore dell'amicizia e della solidarietà. Le dinamiche e giovanili ultrasettantenni riescono ad abbattere pregiudizi e stereotipi legati all'età anagrafica, sono travolgenti, sempre curiose e pronte a mettersi in gioco. Sanno ridere e sorridere delle loro fragilità, sdrammatizzare e sopportare i loro dolori articolari e capaci di operare dei cambiamenti.

"Ho capito che anche la mia vita è stata proprio come una meditazione: ho dovuto imparare a respirare, a controllare l’ansia, a condividere le gioie, ad affrontare e superare le tante sofferenze, la disperazione di certi momenti, a vivere la solitudine. E la vita mi è passata proprio mentre preparavo un sugo di stridoli, umile, ma prelibato condimento per il quotidiano che spesso risulta frantumato, ammaccato e rivela tutte le cicatrici che il tempo ci ha regalato."

La vita in un tranquillo borgo di campagna viene piacevolmente scardinata e ravvivata dalla decisione dell'ultrasettantenne Virginia, donna brillante e sensibile, che mossa dalla passione per la scrittura, decide di ristrutturare la sua casa dell'infanzia per dar vita a una sorta di ostello della senescenza in cui accogliere cinque amiche, pure loro attempate scrittrici amatoriali, per poter condividere la gioia e l'allegria della convivenza. Virginia e le sue amiche non sono certo le intellettuali del "Bloomsbury Group". Hanno amato, viaggiato e sofferto ma sono innamorate della vita e credono fermamente nel valore dell'amicizia e della solidarietà. Le dinamiche e giovanili ultrasettantenni riescono ad abbattere pregiudizi e stereotipi legati all'età anagrafica, sono travolgenti, sempre curiose e pronte a mettersi in gioco. Sanno ridere e sorridere delle loro fragilità, sdrammatizzare e sopportare i loro dolori articolari e capaci di operare dei cambiamenti.