Libri di Nicola Crocetti
Il profeta-Il giardino del profeta-Il vagabondo. Testo inglese a fronte
Kahlil Gibran
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: XI-321
Strutturati nella forma del versetto o della parabola, "Il profeta", "II giardino del profeta" e "Il vagabondo" raccontano il rapporto tra l'uomo e i suoi simili e quello tra l'uomo e la natura, secondo la visione mistica e panteistica di Gibran, sospesa tra Oriente e Occidente. Protagonista dei primi due è il profeta Almustafà, che rivolge al mondo il suo messaggio messianico, mentre nel "Vagabondo" è un povero viandante a narrare le sue "storie di polvere e pazienza". In equilibrio tra sermone ed epigramma, tra fiaba e aforisma, la prosa poetica di Gibran è ricca di allegorie che richiamano i Salmi e l'Apocalisse, e che le conferiscono fascino e suggestione. Postfazione di Gianfranco Ravasi.
Quarta dimensione
Ghiannis Ritsos
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2020
pagine: 416
“Quarta dimensione” è il capolavoro del poeta greco Ghianni Ritsos, uno dei maggiori poeti del secolo scorso, scomparso nel 1990. Sono 17 monologhi drammatici ispirati ai personaggi più noti della mitologia greca, quasi tutti scritti durante i lunghi anni di detenzione di Ritsos nei campi di concentramento del regime militare del colonnelli, che con un colpo di Stato prese il potere in Grecia dal 1967 al 1974. La maschera della mitologia serviva al poeta per eludere la rigida censura del regime: infatti, fingendo di scrivere della classicità, Ritsos denunciava le malefatte e la tragica realtà di un Paese schiacciato dalla morsa dei moderni tiranni.
Molto tardi nella notte
Ghiannis Ritsos
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2020
pagine: 208
“Tardi, molto tardi nella notte” è l’ultima raccolta di versi scritta dal greco Ghiannis Ritsos, uno dei maggiori poeti del secolo scorso, scomparso nel 1990. Sono le ultime parole di un uomo che ha consacrato tutta la vita alla poesia, e che nel momento del congedo definitivo affida ai versi le sue ultime raccomandazioni, con la nobiltà e la segreta presunzione di chi ha creduto che gli fosse stata affidata una missione preziosa: quella di lottare per l’affermazione delle due cose più neglette nei tempi difficili che lui ha vissuto: la giustizia e la poesia. Finché “i tre diamanti” (quelli della nascita, dell’amore e della morte), che “brillano immobili” e che hanno illuminato la sua opera, governeranno il destino dell’uomo, la dignità della voce di Ritsos renderà più preziosa anche la nostra vita.
Odissea
Nikos Kazantzakis
Libro
editore: Crocetti
anno edizione: 2020
pagine: 832
L'Odissea di Nikos Kazantzakis, "il più lungo epos della razza bianca", come lo definì il suo autore, è la prosecuzione fantastica dell'omonimo poema omerico. Fu portato a termine dopo 13 anni e mezzo di lavoro (dal 1925 al 1938) e sette stesure autografe. Nella versione definitiva si compone di 33.333 versi (la penultima redazione contava 42.500 versi) suddivisi in 24 canti, lo stesso numero delle lettere greche e dei canti dei poemi omerici. In quest'opera dall'estensione fluviale – tre volte l'Odissea di Omero – Kazantzakis riversò tutte le sue esperienze intellettuali e spirituali, sviluppando una dottrina ascetica sincretistica, basata sui principi di diverse religioni e di grandi, utopistici ideali politici. La narrazione delle straordinarie avventure di Ulisse dopo il ritorno a Itaca celebra soprattutto la mente libera dell'uomo. Quello di Kazantzakis è anche un avatar dell'Ulisse dantesco assetato di conoscenza, oltre che un alter ego del poeta stesso, alla disperata ricerca di una nuova visione di Dio e della salvezza del mondo. Poema di grande complessità, l'Odissea è anche un'arca di Noè linguistica, in cui Kazantzakis ha imbarcato e salvato dall'estinzione migliaia di termini popolari raccolti dalla bocca di pastori, contadini, pescatori e abitanti spesso analfabeti di isole e villaggi dell'Egeo. Un patrimonio linguistico prezioso destinato a scomparire, ma che Kazantzakis ha salvato tramandandolo ai posteri.
Le opere dell'uomo, i frutti della terra
Nicola Crocetti
Libro
editore: Crocetti
anno edizione: 2015
pagine: 240
Un'antologia di poesie sulle arti con cui l'uomo, dai tempi dei tempi, si è procurato il suo nutrimento: le arti dell'agricoltura, della caccia, della pesca e dell'allevamento. Il volume è impreziosito da una serie di riproduzioni di antichi graffiti provenienti dai maggiori siti archeologici di tutto il mondo.
Versi a Dio. Antologia della poesia religiosa
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 336
La poesia, al suo primo scatto, nasce per celebrare il divino. È una scala per ascendere tra le bestie celesti; è un agguato, la trama – fatale, fatata – per imporre la museruola alla divinità. Tra Orfeo che incanta il re degli inferi e Giovanni che a Patmos vede angeli, draghi e micidiali cavalieri; tra le visioni degli sciamani siberiani e le preghiere ad Ammone, una continuità è ben salda. La poesia è il codice che dissigilla i cieli e solletica gli dèi, li intima a svelarsi in forma di pioggia, rivelazione, luce. Parola che fiammeggia, quella qui antologizzata, da sussurrare con il cuore teso a stendardo. Dai versi di Milarepa a quelli di Boris Pasternak, da Giovanni della Croce a Ikkyū e ‘Attār il rapporto con il divino è declinato in ogni aspetto: a volte si conforma in amore nuziale e in conforto, altre in accesa gelosia, altre ancora in accusa. Nulla limita il dire del poeta: il linguaggio – sublime combustibile, tra obbedienza e ribellione – dà voce all’onnipotente nella sua gloria e nella sua erranza tra gli orrori del mondo. A volte, il dio ha un corpo glorioso, la vigoria di una belva, altre il volto del “buon pastore”, del servo che conosce ogni patire; la poesia, sempre, è strategia di battaglia, un’infinita caccia reale. Effimeri! Con una Lettera ai poeti di papa Francesco.
Il tredicesimo passeggero
Yannis Marìs
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2021
pagine: 188
Come milioni di altri immigrati, il greco Ambàzoglu parte per l’America nel 1942 con una nave da carico e senza un soldo in tasca. In pochi anni accumula un grande patrimonio che, alla sua morte, decide di lasciare ad alcuni sconosciuti. Chi sono costoro? Nel testamento spiega che la vecchia carretta con cui era partito dalla Grecia aveva fatto naufragio, e che lui e altri sette si erano salvati su una zattera. Questi compagni, o i loro diretti discendenti, saranno i suoi eredi. Ma quella che pare una grande fortuna, si trasforma in sciagura per questi beneficiari, che uno dopo l’altro vengono uccisi in modo misterioso. È uno di loro che sta rubando l’eredità a tutti gli altri? E chi è l’uomo in abito bianco e con occhiali spessi e i baffi che compare sulle scene dei delitti? A indagare è il commissario Bekas, uomo all’antica, pingue, sempre in giacca e cravatta anche con 39 gradi, ostinato come un mulo a cercare la verità. L’unico lusso per lui è leggere i giornali del mattino a letto mentre beve il caffè.
Testimonianze
Ghiannis Ritsos
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2022
pagine: 216
Come ha più volte affermato lo stesso Ritsos: “La poesia, nella misura in cui è poesia, ci dice sempre molte più cose, e in modo molto migliore, di quanto noi possiamo dire di essa”. Le due serie delle Testimonianze, scritte dal 1957 al 1965, sono composte da poesie brevi, spesso ellittiche, epigrammatiche, o in forma di parabola. Hanno al centro la problematica metafisica dell’uomo, la sua missione sociale e i problemi dell’arte poetica. Il poeta rivendica il diritto “che gli venga chiesta scusa a priori, in nome della coscienza delle cose indefinite, complesse, indecifrabili e irresponsabili della vita”, e confessa la sua soddisfazione per aver scoperto “la profondità” grazie all’esercizio della sua arte. Il tono di queste Testimonianze è impersonale, quasi indifferente, niente affatto sentimentale o retorico, umile e discreto, anche quando tratta di eventi tragici o drammatici, che affronta sempre con la moderazione che gli hanno insegnato le difficili esperienze della sua vita.
Poesie da spiaggia
Libro
editore: Crocetti
anno edizione: 2022
pagine: 208
Parole di grandi poeti di tutti i tempi, che chiedono di essere lette, ascoltate, ricordate. Quelle che trovate in questo libro sono state scelte da un editore di poesia e da un artista che hanno in comune la passione per i versi e il ritmo: raccontano i sentimenti universali, gli stessi da sempre, ma sempre nuovi. Proprio come le canzoni che si cantano insieme sulla spiaggia, queste poesie possono diventare il vivido ricordo di momenti e sensazioni uniche.
Rapporto al Greco
Nikos Kazantzakis
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2022
pagine: 540
El Greco, soprannome metà italiano e metà spagnolo, è Dominikos Theotokòpulos (1541-1614), l'artista più celebre di Creta. Emigrato dalla sua isola a 26 anni, sostò a Venezia e a Roma, dove affinò la sua arte alla scuola di Tiziano e del Tintoretto, prima di stabilirsi a Toledo, in Spagna. Come un soldato al termine della missione assegnatagli fa rapporto al suo generale, così Nikos Kazantzakis stila il rapporto della propria missione terrena al suo illustre antenato. In Rapporto al Greco, l'autore di Zorba e dell'Odissea chiama a raccolta i ricordi di un'esistenza eccezionale, e, nutrendole col sangue del proprio cuore, ridona vita alle grandi anime che venerava: Odisseo, Cristo, Dante, Nietzsche, Lenin, il Buddha, lo stesso Zorba. E ai lettori lascia un messaggio di sfida e di speranza: "Ama la libertà sopra ogni cosa, non accettare di rendere schiava la tua anima, scala la vetta più alta che un essere umano possa raggiungere".
La Signora delle vigne e Grecità
Ghiannis Ritsos
Libro
editore: Crocetti
anno edizione: 2023
pagine: 160
"Passano i giorni recando sul capo cesti d’uva. Svoltano nella pineta – neanche li senti andare. Si lasciano dietro un suono immoto d’acque sospese. Non senti neppure il suono, perché sul tuo grembiule la cicala accorda il suo violino, sulle tue mani i peschi gettano i loro fazzoletti e le ciliegie splendono, minuscoli fanalini rossi, sulla tua strada vespertina."
Odissea
Nikos Kazantzakis
Libro
editore: Crocetti
anno edizione: 2023
pagine: 840
Iraklio, Creta, 1925. Nikos Kazantzakis si ritira in solitudine in una casetta in riva al mare, presso l’antica Cnosso. Riflette inquieto sulle nubi nere che si profilano all’orizzonte (l’ascesa dei totalitarismi) e sulla scrittura come dovere dell’intellettuale. Cerca la luce di una risposta, per offrire la redenzione a un mondo che si va dissolvendo. L’impresa è ardua, una lotta con le parole, “puledre selvagge”, perché l’anima possa “spiegare liberamente le ali”. All’improvviso, l’illuminazione: davanti ai suoi occhi si staglia la figura fiera del suo eroe, Ulisse astuto e insaziabile, assetato di conoscenza, desideroso di rimettersi in viaggio. Il mondo, le onde del mare si trasformano in tumultuosi decaeptasillabi, e il cerchio soleggiato del suo cervello li accoglie e ride come una spiaggia cretese. Nasce così l’Odissea, prosecuzione fantastica dell’epos omerico e sintesi di tremila anni di storia del pensiero. Sarà completata sull’isola di Ègina, di fronte al mare, dopo 13 anni e mezzo di lavoro e sette stesure autografe. Nella versione definitiva si compone di 33.333 versi suddivisi in 24 canti, lo stesso numero delle lettere nell’alfabeto greco e dei canti dei poemi omerici. Kazantzakis vi riversa tutte le sue esperienze intellettuali e spirituali, sviluppando una dottrina ascetica sincretistica, basata sui principi di diverse religioni e di grandi, utopistici ideali politici. Il vagabondaggio di Ulisse è soprattutto un viaggio alla ricerca della salvezza: la liberazione dalla speranza e dalla paura e, impresa suprema, dalla stessa libertà. Perché “il valore dell’uomo è soltanto uno: vivere e morire valorosamente senza accettare alcun compenso”. "L’Odissea di Nikos Kazantzakis è un inno alla grandezza dell’uomo. Alla fragile grandezza dell’uomo" (Alain Decaux, Accademico di Francia).