Libri di Olga Mazzolini
Taras, l'atleta di Taranto
Olga Mazzolini
Libro: Copertina morbida
editore: Hazard
anno edizione: 2018
pagine: 48
La storia di Taras prende spunto dal ritrovamento a Taranto dell'unica sepoltura completa di un atleta del mondo greco. La tomba è un reperto d'inestimabile valore: rappresenta, infatti, l'unica testimonianza di contendente che sia riuscito a sopravvivere alle dure gare dell'antichità. La leggenda di questo personaggio storico è qui romanzata in modo ironico: l'atleta è di nobile famiglia spartana, molto critica nei suoi confronti poiché il ragazzo pensa solo agli allenamenti e si disinteressa della città e del bene comune. I fratelli, impegnati attivamente nella vita cittadina, si scagliano contro di lui con irruenza, sottolineando la sua inutilità e inadeguatezza sociale. Soltanto la nonna crede in lui, e attraverso la storia della fondazione della città di Taranto da parte dei suoi avi lo incita a contribuire alla comunità senza rinunciare alle sue passioni.
Savonarola
Olga Mazzolini, Giulio Bilisari
Libro
editore: Kleiner Flug
anno edizione: 2017
pagine: 46
Quando gravi minacce incombono sull'umanità, Dio invia un profeta. A partire dai processi, che lo condannarono senza pietà, Girolamo ripercorre la strada di fede che lo ha portato da Ferrara in quella Firenze viziosa e spietata. La sua storia si snoda in un percorso di consapevolezza interiore che oscilla a seconda degli eventi. Una missione più grande di lui lo accompagna nelle scelte, mosse da una volontà che proviene da molto in alto.
Opera al bianco. San Nicola da Myra a Bari
Olga Mazzolini, Samuele Sambuco
Libro: Copertina morbida
editore: Hazard
anno edizione: 2017
pagine: 46
La "traslatio" delle spoglie e delle reliquie dei santi dall'Asia Minore, oltre alle ragioni più intime ed esoteriche, fu un tipo d'impresa nel quale si strinsero i giochi tra le prerogative secolari della Chiesa e l'affermarsi delle Città italiane. Attorno a esso, si delinea un immaginario eroico, caratteristico e molto influente nei decenni che precedettero la prima crociata. Ma i sessantadue baresi che nel 1087 si spinsero nell'audace impresa della "traslatio" delle reliquie di san Nicola non immaginavano certo di arrivare a tanto: insieme ad alcune pergamene nascoste con la salma, esse furono la chiave per la riconciliazione delle Chiese nella complicata situazione post scismatica, e quando ancora essi dovevano ancora portare a termine la missione e affrontare il loro tormentato viaggio di ritorno, a Bari, l'abate e poi vescovo Elia già intraprendeva con grande consapevolezza e meticolosità l'avvio dei lavori di costruzione di una basilica sul modello della geometria sacra del tempio di Salomone per accoglierle. Questo luogo sarebbe stato il centro del nuovo ecumenismo che avrebbe avuto la meglio sullo scisma, ed Elia sarà ricordato come grande maestro, il 9 maggio data riconosciuta universalmente e Bari meta di pellegrinaggio da tutto il mondo. Introduzione di Ciro Capotosto.