Libri di Omar Makimov Pallotta
L'ambiente come limite alla libertà di iniziativa economica
Omar Makimov Pallotta
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XIV-216
Il volume si propone di indagare natura giuridica, significato e portata dell'ambiente quale limite alla libertà d'iniziativa economica riconosciuta dal primo comma dell'art. 41 Cost., in particolare alla luce della l. cost. n. 1 del 2022, con la quale si sono apportate integrazioni rilevanti proprio alle disposizioni-cardine della Costituzione economica italiana, inserendo espressamente il limite-ambiente nel secondo e nel terzo comma dell'articolo citato (e il limite-salute nel solo capoverso dello stesso). In tal guisa, il legislatore costituzionale ha inteso preservare le condizioni materiali di effettività del sistema dei diritti, posto al centro della Costituzione. Sebbene l'intervento integrativo esprima indubbiamente un favor per la transizione ecologica, che potrà essere adeguatamente valorizzato in sede di bilanciamento, esso non pare idoneo né a collocare l'ambiente in una posizione gerarchicamente sovraordinata agli altri interessi esplicitati nella disposizione, né a determinare una funzionalizzazione della libertà in questione. La ricerca, condotta attraverso gli strumenti classici del metodo giuridico, non trascura l'influenza esercitata dal processo di integrazione europea e si avvale, là dove utile, della comparazione (intesa, in particolare, quale confronto con la scienza giuridica straniera).
La nuova fase dell'integrazione europea
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2024
pagine: 400
Postfazione di Gaetano Azzariti.
Crisi climatica, migrazioni e questioni di genere. Problemi giuridici
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2022
pagine: 254
Il presente volume intende proporre un’analisi giuridica di due profili di vulnerabilità connessi ai fenomeni migratori: da un lato, l’emergenza climatica, che induce ogni anno milioni di persone ad abbandonare i rispettivi Paesi d’origine, rendendo così necessaria la predisposizione, da parte degli Stati d’approdo e delle istituzioni sovranazionali, di idonei strumenti a tutela dei diritti di costoro; dall’altro lato, la questione del genere, con particolare riguardo alla condizione delle donne migranti, in relazione alla quale gli ordinamenti giuridici paiono dimostrare una sempre maggiore (ma forse non ancora sufficiente) sensibilità. I contributi raccolti hanno il pregio di far emergere i punti di contatto tra vulnerabilità climatica e vulnerabilità di genere: infatti, nei territori funestati da eventi naturali disastrosi, sono in primo luogo le donne a subire gli effetti devastanti di tali avvenimenti, avendo meno chances, rispetto agli uomini, di trovare rifugio, di reperire fonti di sostentamento alternative, di fuggire.