Libri di Osvaldo Roman
No alla legge quadro sull’autonomia differenziata! Perché Sì a un referendum abrogativo
Osvaldo Roman
Libro: Libro in brossura
editore: EBS Print
anno edizione: 2024
pagine: 234
Il saggio nel primo capitolo ripropone la valutazione compiuta dagli Uffici studi della Camera e del Senato circa il complesso dibattito che si è sviluppato soprattutto in Parlamento, negli ultimi anni sul tema dell’Autonomia differenziata. Anche per la valutazione dell’articolato del testo (AS. 615) presentato dal governo, al fine di conservare il massimo di obiettività in tale ricognizione, si fatto ricorso alla stessa fonte. La valutazione di tutte le questioni di incostituzionalità e di travisamento del testo dell’articolo 116, comma 3, della Costituzione costituiscono la parte centrale di questo lavoro. La valutazione della possibilità di effettuare un Referendum abrogativo del testo che uscirà dalle Camere, viene sostenuta sulla base dell’interpretazione, abbastanza univoca, che le Sentenze della Corte Costituzionale, riportate, in Appendice, hanno sancito circa l’attuazione dell’art.75 della Costituzione.
Come si vota con il Rosatellum. Come si potrebbe trasformare in un Germanicum con le preferenze
Osvaldo Roman
Libro: Copertina morbida
editore: StreetLib
anno edizione: 2022
Questa legge elettorale, con le coalizioni senza obbligo legislativo di un programma comune, con l'impossibilità di voto disgiunto tra maggioritario e proporzionale e dello scorporo dei voti utilizzati per ottenere i seggi uninominali, obbliga le forze di centro sinistra a presentarsi in coalizione e soprattutto le obbliga a presentare nei collegi uninominali candidati conosciuti e di grande prestigio, competenza e capacità. Si vince, come hanno dimostrato le elezioni amministrative a Roma, Napoli, Torino, Bologna e in molti centri minori, non solo mettendo insieme, in questo caso, sul piano nazionale il massimo di forze disponibili nel campo largo, ma anche e soprattutto presentando i candidati migliori sul serio. Questa ricerca dei candidati migliori e condivisi nei rispettivi territori rappresenterà la parte principale di una campagna elettorale che deve cominciare molto presto direi da subito ove è possibile. La coalizione deve vivere e manifestarsi collegio per collegio. In ogni collegio uninominale deve arrivare all'elettorato una precisa valutazione delle caratteristiche dei candidati uninominali che gli vengono proposti e la natura e i contenuti del loro programma di coalizione. Con la soluzione dello scorporo, originale nella formula qui proposta, si trasforma il Rosatellum in una legge molto simile a quella che regola il sistema vigente in Germania. In quel paese il riequilibrio proporzionale, rispetto all'effetto dei collegi uninominali maggioritari, si effettua variando il numero complessivo dei parlamentari che non è fissato dalla legge o dalla Costituzione. Questa soluzione italiana interverrebbe invece riducendo il numero dei voti attribuiti alle liste o alle coalizioni che concorrono alla ripartizione nazionale o regionale dei seggi. Essa consentirebbe di non riformulare l'assetto vigente dei collegi elettorali uninominali e plurinominali che altrimenti dovrebbe essere ridefinito con tempi che probabilmente non lo consentirebbero. Potrebbe essere una soluzione di compromesso più condivisibile dai vari schieramenti politici perché, oltre che ripristinare la proporzionalità nella assegnazione dei seggi, consente la scelta degli elettori e favorisce con le coalizioni una più sicura stabilità di governo.
Come si vota con il Rosatellum. Come nei collegi si costruisce una coalizione
Osvaldo Roman
Libro: Copertina morbida
editore: StreetLib
anno edizione: 2022
Questa legge elettorale, con le coalizioni senza obbligo legislativo di un programma comune, con l'impossibilità di voto disgiunto tra maggioritario e proporzionale e dello scorporo dei voti utilizzati per ottenere i seggi uninominali, obbliga le forze di centro sinistra a presentarsi in coalizione e soprattutto le obbliga a presentare nei collegi uninominali candidati conosciuti e di grande prestigio, competenza e capacità. Si vince, come hanno dimostrato le elezioni amministrative a Roma, Napoli, Torino, Bologna e in molti centri minori, non solo mettendo insieme, in questo caso, sul piano nazionale il massimo di forze disponibili nel campo largo, ma anche e soprattutto presentando i candidati migliori sul serio. Questa ricerca dei candidati migliori e condivisi nei rispettivi territori rappresenterà la parte principale di una campagna elettorale che deve cominciare molto presto direi da subito ove è possibile. La coalizione deve vivere e manifestarsi collegio per collegio. In ogni collegio uninominale deve arrivare all'elettorato una precisa valutazione delle caratteristiche dei candidati uninominali che gli vengono proposti e la natura e i contenuti del loro programma di coalizione. Con la soluzione dello scorporo, originale nella formula qui proposta, si trasforma il Rosatellum in una legge molto simile a quella che regola il sistema vigente in Germania. In quel paese il riequilibrio proporzionale, rispetto all'effetto dei collegi uninominali maggioritari, si effettua variando il numero complessivo dei parlamentari che non è fissato dalla legge o dalla Costituzione. Questa soluzione italiana interverrebbe invece riducendo il numero dei voti attribuiti alle liste o alle coalizioni che concorrono alla ripartizione nazionale o regionale dei seggi. Essa consentirebbe di non riformulare l'assetto vigente dei collegi elettorali uninominali e plurinominali che altrimenti dovrebbe essere ridefinito con tempi che probabilmente non lo consentirebbero. Potrebbe essere una soluzione di compromesso più condivisibile dai vari schieramenti politici perché, oltre che ripristinare la proporzionalità nella assegnazione dei seggi, consente la scelta degli elettori e favorisce con le coalizioni una più sicura stabilità di governo.
Quale nuova legge elettorale tra Superporcellum Referendario e taglio dei parlamentari?
Osvaldo Roman
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2019
L’approvazione della legge costituzionale per la modifica del numero dei parlamentari, con 553 voti a favore e 14 contrari e la presentazione di un Quesito referendario che, se superasse la valutazione di ammissibilità della Corte costituzionale, porterebbe alla celebrazione di un Referendum che potrebbe aggiungersi a quello eventualmente richiesto per la conferma della legge suddetta, confermano l’assoluta esigenza che il Parlamento avvii al più presto l’esame di una nuova legge elettorale. Una legge che potrebbe finalmente consentirci il ritorno ad un sistema proporzionale in cui, reintrodotte le preferenze, gli elettori potrebbero riconquistare la possibilità di scegliere i loro rappresentanti. In occasione dell’approvazione di tale legge costituzionale, M5S, Pd, Italia Viva e Leu, hanno stilano un documento con i "contrappesi" chiesti dal centrosinistra. Si tratta di tre interventi da approvare entro ottobre. E da dicembre si parlerà di legge elettorale, il nodo più difficile.
Un regionalismo differenziato per dividere e discriminare. Il modello dell'istruzione
Osvaldo Roman
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2019
Al presidente Mattarella, sia per il suo ruolo istituzionale sia per la sua passata esperienza di giudice costituzionale, non è certamente sfuggito che solo di recente, con la Relazione (DOC XVI.bis n.11) trasmessa alla Presidenza del Consiglio il 20 maggio 2017, la Commissione parlamentare per le questioni regionali ha preso in esame, tra l’altro, l’attuazione di quanto disposto dall’articolo 11 della legge costituzionale n 3 del 2001. Tale art.11 aveva previsto un percorso legislativo assai rigoroso per le norme di attuazione degli artt. 117 e 119 della Costituzione.
Rosatellum 2.0. Tutti nominati, coalizioni senza programma. Come impedire la libera scelta degli elettori
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2017
L’assenza di scorporo dei voti utilizzati nel maggioritario per la ripartizione dei seggi nel proporzionale, prevista invece nel Mattarellum, è stata concepita per penalizzare quelle liste che rifiutano di collocarsi nelle coalizioni senza programma.
Buona scuola e buona amministrazione
Osvaldo Roman
Libro: Copertina morbida
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 366
Si descrive nella Prima Parte tutta la vicenda che ha caratterizzato la cosiddetta Buona scuola: dal Report iniziale alla cosiddetta Consultazione fino all'iter parlamentare di approvazione della legge 107/15. Si esaminano nella Seconda Parte tutti i contenuti e le modalità di attuazione della legge 107/15 fino al concorso per i docenti previsto per il triennio 2016-18. Si dimostra con un ampia documentazione, di cui una parte consistente risulta allegata alla versione ebook a cui si rimanda, che la Buona scuola è stata una pessima riforma che potrà provocare nella scuola italiana danni di cui ancora non si possono prevedere tutti gli effetti.
Conoscere la Costituzione italiana e i recenti cambiamenti
Francesco Melendez, Osvaldo Roman
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 262
In un mare di esaltate o di liquidatorie presentazioni il libro fornisce solo una descrizione completa dei cambiamenti alla Costituzione approvati dal Parlamento con una maggioranza che non ha potuto evitare il Referendum confermativo. Le modifiche apportate sono molte e ciascuno può condividerne alcune e respingerne altre, per questo la scelta del SI o del NO da esprimere può essere molto complessa. Chi vuole personalmente leggere e capire come cambierebbe la Costituzione deve avere a disposizione un testo simile. Noi siamo per il NO!
L'edilizia scolastica. Un'emergenza abitativa
Osvaldo Roman
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 180
L'edilizia costituisce oggi un drammatico problema di sicurezza nelle scuole. Assumerla come priorità, per i passati governi ed in particolare per l'ultimo governo Berlusconi, avrebbe comportato la realizzazione di interventi importanti anche per la crescita del Paese. Oggi, con il governo Renzi, questo tema viene ricollocato al centro dell'iniziativa politica e parlamentare. Il Presidente del Consiglio ha indicato un concreto metodo di lavoro. "Il 2014 ha affermato - deve segnare l'investimento più significativo mai fatto da un governo centrale sull'edilizia scolastica". La richiesta di scegliere all'interno di ogni Comune "un edificio scolastico e di inviare l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità del finanziamento previsto e la tempistica di realizzazione" viene così ad aggiungersi al fatto che in realtà il recupero e la cantierizzazione rapida delle risorse e dei progetti già esistenti rappresenti il terreno prioritario di intervento. Alla luce della nuova situazione, il libro documenta e analizza la vicenda dell'edilizia scolastica negli ultimi venti anni servendosi anche del recente importante lavoro di indagine realizzato dalla Camera dei Deputati. Il testo viene completato da un CD-ROM in cui si raccoglie tutta la normativa di legge e regolamentare, nazionale e delle Regioni, insieme ai resoconti delle audizioni parlamentari e ad altro qualificato materiale di documentazione.
La scuola privata non è la scuola pubblica
Osvaldo Roman
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2014
pagine: 280
Il libro descrive e il CD documenta il percorso politico e parlamentare della regolamentazione legislativa della parità scolastica; il ruolo svolto dalla piattaforma elettorale dell'Ulivo nel 1995 e l'interpretazione che nel 2000 la legge di parità esprime, implicitamente ed esplicitamente, del 3° comma dell'art. 33 della Costituzione.
Con l'Art. 116 della Costituzione non si può spaccare l'Italia
Osvaldo Roman
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2023
Con questo lavoro mi propongo di mettere in evidenza le ragioni per cui, sia la proposta di legge quadro di Calderoli, sia le future leggi di approvazione delle singole Intese con le Regioni, non possono portare a una modifica dell’art. 117 della Costituzione per quanto attiene l’attribuzione delle competenze ivi indicate in materia di legislazione statale e regionale. Il governo si attribuirebbe in tal modo la competenza di modificare la Costituzione con leggi ordinarie da lui proposte e votate da un Parlamento a cui si negherebbe la possibilità di emendarle. Inoltre mi ripropongo di dimostrare che l’eventuale trasferimento di competenze regolamentari e finanziarie riguardanti le materie legislative di cui ai commi 2 e 3 dell’art. 117 della Costituzione, indicate dall’art.116, devono essere approvate con la procedura prevista dall’art. 11 della legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001.