Libri di P. Bruni (cur.)
T-day. Transumanesimo della vita quotidiana
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2019
pagine: 75
Il transumanesimo o postumanesimo o nuova futurologia scientifica è sempre più in primo piano nel dibattito contemporaneo, si pensi solo al recente boom editoriale, anche in Italia, di Essere una Macchina del giornalista scientifico O'Connell. In questo libro, focus è una visione del transumanesimo forse atipica: un futuribile complesso essenzialmente storico culturale e anche in certa misura pop. Tra gli Autori, alcuni tra i maggiori transumanisti e futuristi italiani (tra cui il Transumanista attualmente più noto ai media, l'americano Zoltan Istvan), scrittori di fantascienza, ma anche scrittori o artisti semplicemente futuribili. Tutti gli autori segnalano che il futuro è già veramente cominciato, tangibilissimo nella vita quotidiana, plasmata dalla ormai pluridecennale rivoluzione elettronica, dai suoi effetti sulla mente umana e dalle attuali società informatiche e post-umane.
Oltre la nausea
Carmen De Stasio
Libro: Copertina morbida
editore: Il Raggio Verde
anno edizione: 2009
pagine: 128
Arbëreshe. Cultura e civiltà di un popolo
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 2004
pagine: 300
La notte lunga
Francesco Grisi
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2001
pagine: 192
Solo uno sguardo io vidi... Annotazioni sulla poesia di Sandro Penna nella storia della letteratura
Libro: Copertina rigida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2007
pagine: 104
Nella storia della poesia italiana del Novecento Sandro Penna (Perugia 1906-Roma 1977) occupa uno spazio di impressionante invisibilità/visibilità ma diventa, tale spazio, incisivo. Ciò non deve sembrare una contraddizione, bensì uno stimolo ad approfondire la dimensione della poetica di Sandro Penna all'interno di una temperie ben definita e fortemente delineata in un "novecentismo", in cui il "male di vivere" e la "grazia" di esistere coesistono sullo stesso tessuto sia poetico che esistenziale. Un linguaggio che si definisce nel verso e nel verseggiare ma anche nei rimandi e nelle eredità, ovvero nelle matrici letterarie e poetiche in modo particolare. Ebbene, Sandro Penna non è oltre e non è altro in un Novecento che ha assorbito (e assolto, forse) dissolvenze e inquietudini in una tela di ragno che intreccia maglie estetiche e processi culturali.