Libri di P. Foglia (cur.)
Christus. Le anatomie della passione di Giulio Aristide Sartorio
Libro
editore: Morellini
anno edizione: 2018
Da poco scoppiata la Grande Guerra, prima di partire come volontario al fronte nel maggio 1915, Giulio Aristide Sartorio, considerato a fine conflitto quasi un eroe, pittore-soldato, prigioniero nel campo di concentramento di Mauthausen e liberato grazie all'intercessione del pontefice Benedetto XV, realizzò una serie di xilografie aventi come soggetto gli episodi della vita di Cristo. La loro ideazione fu strettamente legata al colossal cinematografico "Christus" di Giulio Antamoro, ultimato da Enrico Guazzoni, uscito nel 1916 per la casa romana Cines con musiche per orchestra di Giocondo Fino. Le immagini di questa pellicola che riscosse un successo mondiale, erano accompagnate dai testi del poeta dannunziano Fausto Salvatori. Nel 1932 quest'ultimo darà alle stampe "Christus. Rapsodia sacra in tre misteri", con le illustrazioni di Sartorio, edito in tiratura limitata in beneficenza per l'Assistenza agli Orfani di Guerra Anormali Psichici. Testo, immagine grafica, cinema e musica dunque dialogarono tra loro quale esempio di un'iconografia, quella cristologica, letta secondo stili e media diversi. Il film costituì un appello alla fratellanza umana, in anni di dolore e morte; le tavole di Sartorio e il testo di Salvatori un significativo esempio del duplice binario poetico e figurativo con cui leggere il mistero di Cristo, emblema e simbolo del dramma umano della tragedia bellica.
La donna in Italia 1848-1914. Unite per unire. Catalogo della mostra (Milano, 28 ottobre 2011-29 gennaio 2012)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2011
pagine: 184
La mostra "Unite per unire" rivolge lo sguardo all'evoluzione sociale delle donne con particolare attenzione agli anni più lontani, quelli compresi tra il 1861 e il 1914. Con il passaggio dalla prima alla seconda metà dell'Ottocento si assiste, nell'Italia settentrionale, e in particolare a Milano, al coagularsi, intorno agli obiettivi politici e militari di un'elite composta prevalentemente dalle classi borghesi, di istanze sociali e culturali: anni densi di cambiamenti per il neonato Stato italiano e di amare delusioni per le donne. In quella storia i nomi delle donne non erano necessari, eppure hanno rappresentato la metà dell'Unità, con la loro partecipazione attiva alla costruzione della nazione. Donne determinate che con la loro forza non ostentata hanno costituito quel terreno, duro e fertile, su cui si è sviluppata l'Italia di oggi a partire dai Salotti, vere e proprie fucine di ideali innovativi di libertà e fratellanza. Il progetto "Donne che hanno fatto l'Italia", pensato per la ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia dall'Unità Tecnica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vuole semplicemente essere la narrazione di una storia che non è stata raccontata in modo esplicito, un viaggio appassionato nella storia risorgimentale che ripercorre il cammino della nazione più giovane d'Europa, dove popoli, culture, lingue, dialetti, territori invasi e liberati, battuti da eserciti stranieri divennero un unico Paese e dove le donne si ritrovarono Unite.
Il lavoro inciso. Capolavori dell'arte grafica da Millet a Vedova. Ediz. italiana e tedesca
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2010
pagine: 296
Il volume presenta l'iconografia del lavoro nella grafica europea del Novecento, in un originale spaccato dell'evoluzione del rapporto tra uomo e lavoro dalla fine del XIX secolo alla metà del XX secolo. Dai contadini francesi di tardo Ottocento, agli operai della rivoluzione industriale, alle masse di diseredati e disoccupati nella Berlino del secondo dopoguerra, la grafica, il disegno, la litografia, l'incisione, la silografia hanno infatti raccontato la vita dei lavoratori e i luoghi del lavoro, l'ambiente nel suo mutare grazie all'azione prodotta dal lavoro, lo sviluppo delle città e delle tecnologie. Il volume ripercorre le tappe di questa ricerca artistica lungo il corso di un secolo e mezzo. Il percorso, introdotto da un ampio e indispensabile prologo dedicato agli interpreti ottocenteschi del filone naturalista, tocca poi l'opera di maestri particolarmente sedotti dal realismo e approda, alla svolta del secolo, ai grandi precursori dell'espressionismo. Il Novecento, diviso fra le esperienze espressioniste - le vicende della Brücke e della Nuova Oggettività - gli episodi italiani, belgi e slavi, oltre alle avventure singole di Picasso e Léger, attraversa gli anni difficili del primo e del secondo conflitto e giunge sino ai giorni della contestazione e alla vicenda significativa del realismo esistenziale milanese.

