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Libri di Paolo Cirino Pomicino

La Repubblica delle Giovani Marmotte. L'Italia e il mondo visti da un democristiano di lungo corso

Paolo Cirino Pomicino

Libro

editore: UTET

anno edizione: 2015

pagine: 268

Un protagonista della prima repubblica, democristiano di lungo corso, ripercorre le vicende politiche ed economiche degli ultimi vent'anni, in Italia e all'estero. Senza negare errori e senza rinunciare alla doverosa autocritica, Pomicino deplora lo scadimento e il dilettantismo del legislatore e dei governi, a cominciare dai tecnici dell'economia che presidiano ininterrottamente il potente e unificato ministero dell'Economia e delle Finanze. Il debito pubblico, in genere descritto come un'eredità del passato, è in realtà triplicato dal 1991 e ha battuto ogni record nel giugno 2015 raggiungendo i 2200 miliardi di euro. Smantellata per via giudiziaria la prima repubblica, la politica ha rinunciato alle idee, ha annacquato e ridotto al silenzio le proprie culture di riferimento, e ha smembrato il sistema di partecipazioni e investimenti pubblici, svenduti alle multinazionali e ai fondi di investimento. Le famiglie industriali italiane riunite nei "salotti buoni" hanno assecondato la spoliazione delle imprese e dei grandi settori produttivi, traendo ottime plusvalenze dalle loro cessioni. Contemporaneamente è cresciuto il capitalismo finanziario, un inarrestabile contagio internazionale che divora l'economia reale e prepara il disastro economico e sociale su scala planetaria con impoverimento di massa, bassa crescita, ricchezza concentrata e disuguaglianze crescenti. Prefazione di Giuliano Ferrara. Con e-book scaricabile fino al 30-06-2016.
15,00 14,25

Iri o non Iri questo è il dilemma (della Cdp)

Emanuele Stolfi

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2024

pagine: 146

Mentre la crisi industriale italiana si avvita su se stessa, il dibattito su un nuovo piano strategico per uscire dall’impasse non va oltre l’esistente, cioè il Pnrr. La funzione della Cassa depositi e prestiti nei suoi 170 anni di storia ha visto allargarsi il proprio orizzonte ed estendersi le competenze a servizio del Paese in uno scenario nazionale, europeo e globale sempre più complesso. Ma quello che nelle intenzioni dei riformatori doveva diventare il pivot della crescita e del cambiamento dell’economia italiana, quella di investitore di lungo periodo a sostegno degli enti locali e delle imprese, si è rivelata nei fatti, sì una funzione essenziale, ma evidentemente non idonea, o quanto meno non sufficiente ad affrontare problemi nuovi e complessi che richiedono terapie non solo finanziarie. In questo contesto il riferimento all’esperienza dell’Iri non è la riproposizione di un modello di intervento pubblico nell’economia, ma neppure la “damnatio memoriae” che accompagna ormai qualsiasi riferimento a quell’esperienza. È come se nella dottrina economica contemporanea se ne volesse cancellare qualsiasi traccia, come se non fosse mai esistito. Invece quell’intervento economico, finanziario e industriale dello Stato andrebbe riletto oggi alla luce della fase recessiva e di ristagno degli investimenti industriali privati che l’Italia in particolare, ma più in generale i sistemi economici europei, attualmente attraversano. A questo scopo il libro, sostenitore dichiarato dell’intervento regolatorio e integrativo dello Stato imprenditore rispetto al mercato, mette a confronto le idee di protagonisti riconosciuti della scena economica contemporanea, come Antonino Turicchi, Vito Gamberale o Giulio Sapelli, con l’esperienza vincente del connubio tra l’impresa pubblica e l’impresa privata, testimoniata (virtualmente) dai più rappresentativi artefici di quella fase storica, come l’intervista ad Alberto Beneduce, ricostruita rigorosamente attraverso la sua opera e la storiografia dell’Iri, e quella a Giuseppe Petrilli, tratta dal suo straordinario archivio. In un quadro di intollerabili disuguaglianze economiche e sociali, spicca in Italia la scomparsa di qualunque accenno di strategia industriale sostituita dalla politica dei bonus che ne è l’assoluta negazione. Il libro entra a gamba tesa nei santuari della finanza globale svelandone eccessi e conseguenze perverse. Prefazione di Paolo Cirino Pomicino.
16,00 15,20

Il grande inganno. Controstoria della Seconda Repubblica

Paolo Cirino Pomicino

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2022

pagine: 224

In politica la realtà non è mai quella che appare. La narrazione dei vincitori «riscrive» la nuda trama dei fatti. Sugli ultimi trent’anni di storia italiana, paradossalmente, si è imposto il racconto dei vinti della storia. È la sinistra di matrice comunista e statalista – la grande sconfitta del secolo scorso, divenuta il sorprendente alfiere del liberismo selvaggio e del conseguente capitalismo finanziario – a raccontare cosa è successo, in sintonia con una parte della magistratura inquirente. Paolo Cirino Pomicino fa il controcanto alla storia «ufficiale» e – a forza di fatti, documenti e ragionamenti – offre una nuova e convincente lettura del passato prossimo e del presente. L’Italia vive una profonda crisi della democrazia, con la crescente invadenza del grande capitale finanziario e la progressiva trasformazione del ceto medio spaccato in due tronconi, il più piccolo dei quali è diventato una nuova classe dominante grazie alla finanza ingegnerizzata, mentre il ruolo dei corpi intermedi è pressoché scomparso. Serve una nuova rivoluzione borghese capace di rilanciare cultura e democrazia nel sistema politico italiano, «anonimo» e sempre più personalizzato. In questo quadro ha fatto irruzione, a fine febbraio, la guerra in Europa Orientale, con l’invasione russa dell’Ucraina. Migliaia di morti, milioni di profughi e danni materiali incalcolabili hanno commosso il mondo e compattato l’Europa e l’Occidente nel sostegno politico e materiale all’Ucraina e nelle sanzioni, durissime, alla Russia. Una svolta tragica, per un nuovo ordine mondiale.
18,50 17,58

Sotto una buona stella. Racconti di una vita

Sotto una buona stella. Racconti di una vita

Wolf Chitis, Marco Lobasso

Libro: Libro rilegato

editore: LeVarie

anno edizione: 2017

pagine: 320

Il diario leggero di Wolf Chitis, detto Volia, napoletano, nella sua vita di imprenditore, con le passioni per la musica, per il mare, per il tennis e per gli amici. Una storia fatta di episodi inediti e particolari, che scorre parallela alla storia di Italia, dal Fascismo, alla rinascita e al boom economico, fino agli anni Ottanta e poi Tangentopoli. Un diario fatto di grandi amicizie, con Peppino di Capri, Paolo Villaggio, Adriano Panatta, Aurelio De Laurentiis, Paolo Cirino Pomicino, Paolo Fiorillo. Prefazione di Paolo Cirino Pomicino.
15,00

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