Libri di Paolo Pedrini
Ombre. 43 italiani dimenticati
Claudio Martino, Paolo Pedrini
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 190
"Ombre" si propone un fascio di luce su 43 illustri sconosciuti italiani, vissuti in varie epoche, meritevoli per qualche ragione di essere ricordati ma che, invece, hanno avuto la ventura di rimanere ignoti, di restare nella penombra o di entrare nel dimenticatoio non appena svanito il fugace momento di popolarità. Si parla qui, fra gli altri, del più grande mandolinista del mondo, della prima donna che vinse le Olimpiadi, dell'inventore dei coriandoli, di uno straordinario portiere di calcio condannato all'oblio da una sola partita, della Mata Hari d'Italia, dell'abate rivoluzionario che si fece poeta, del vero padre del telefono, dello scienziato che contribuì in modo determinante alla nascita dell'aspirina e della professoressa che introdusse la pallacanestro nel nostro Paese.
Atlante dei mammiferi della provincia di Trento
Paolo Pedrini, Sonia Endrizzi
Libro
editore: MUSE-Museo delle Scienze
anno edizione: 2018
pagine: 317
XVII Convegno italiano di ornitologia (Trento, 11-15 settembre 2013. Atti del convegno)
Libro
editore: MUSE-Museo delle Scienze
anno edizione: 2015
pagine: 157
C'era un italiano in Argentina...
Claudio Martino, Paolo Pedrini
Libro: Copertina morbida
editore: Hever
anno edizione: 2013
pagine: 232
Che fine ha fatto Vittorio Meano? Il libro ricostruisce la vita di questo architetto piemontese, tanto dimenticato quanto affascinante, autore a Buenos Aires del Colón e del Congresso, nonché a Montevideo del Parlamento. Sono pagine sorprendenti, dallo stile asciutto e personale, scritte in modo agile e coinvolgente, mai noiose seppur dense di particolari e di riferimenti precisi: dalla nascita a Gravere all'infanzia a Susa, dagli studi a Pinerolo alla giovinezza torinese, dal viaggio verso l'Argentina alle vicende umane e professionali intessute nella capitale platense, per concludersi con l'omicidio e i relativi retroscena. Il testo, che in alcune parti riveste i caratteri dell'inchiesta e a tratti assume quasi i contorni del noir, oltre a narrare un'esistenza da romanzo e a sviscerare un enigma da film giallo, parla altresì dell'emigrazione italiana, di Torino e di Buenos Aires nella seconda metà dell'Ottocento e della cifra artistica dei lavori meaniani. Un racconto biografico che diventa affresco storico e si presta a ulteriori piani di lettura.