Libri di Paolo Salvadori
La società dello spettacolo-Commentari sulla società dello spettacolo
Guy Debord
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2017
pagine: 316
Guy Debord con questo libro scritto nel 1967, agli albori dell'era televisiva, ha intuito con lucidità agghiacciante che il mondo reale si sarebbe trasformato in immagini, che lo spettacolo sarebbe diventato "la principale produzione della società attuale". Siamo entrati nell'epoca dello "spettacolo integrato": è la fine della storia, "il crimine perfetto", scrivono Carlo Freccero e Daniela Strumia nella prefazione, che "ha soppresso la realtà". Non si può comprendere la logica e la strategia dei mass media senza fare riferimento alle tesi rivoluzionari de Debord.
A proposito di famiglie femminili del cavallo purosangue
Paolo Salvadori
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 222
Cenni, racconti e analisi di alcune delle migliori famiglie femminili del cavallo purosangue.
Le linee femminili del cavallo purosangue. Famiglia (1)
Paolo Salvadori
Libro: Copertina morbida
editore: Youcanprint
anno edizione: 2017
pagine: 202
Saggio sull'evoluzione delle famiglie del cavallo purosangue, attraverso l'analisi delle principali linee femminili. Famiglia (1)
Brevi note sull'allevamento del purosangue
Paolo Salvadori
Libro: Copertina morbida
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 166
Saggio sull'evoluzione del cavallo galoppatore, dai capostipiti ai giorni nostri, attraverso l'analisi dei rami delle principali dinastie maschili.
Tu non sei così! La dinamica di fede del lamento di Is 63,7-64,11 a partire dal salmo 44
Paolo Salvadori
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2013
pagine: 296
È possibile lodare Dio con un lamento? È ammissibile che il ricordo delle meraviglie divine giunga a mettere in discussione la credibilità di chi le ha compiute? Si può accettare che l'uomo assalga il Creatore con domande, imperativi e arrogando diritti? Tutto questo è ciò che avviene nel testo di Isaia 63,7-64,11. Il brano prende avvio con un intenso canto di lode; come in un grande inno di ringraziamento, il racconto passa in rassegna la storia della relazione di Dio con il suo popolo, il suo progetto di paternità, la cura amorevole e piena di compassione, il perdono usato, la guida costante e sicura fino al luogo del riposo. Poi però, come a un tratto, il tono cambia: il racconto cede spazio alle domande e agli imperativi, il Dio vicino appare indifferente nei cieli, mentre il popolo permane in un luogo di distruzione, alla mercé del proprio peccato. Con immagini che descrivono un dramma e con interrogativi carichi d'irruenza, si presenta una situazione totalmente capovolta rispetto all'inizio e che lascia trasparire una forte responsabilità divina e un destino inesorabile per l'uomo. Non stupisce che questo brano abbia trovato nella storia ampia risonanza e uso: non solo l'apostolo Paolo si rifà al passo di Isaia, ma la stessa preghiera di Gesù, il Padre Nostro, rivela una vicinanza e una dipendenza suggestive; inoltre il testo è stato fatto oggetto, più volte, della meditazione e della predicazione dei rabbini e dei Padri della Chiesa, e ad esso si è rifatto anche Lutero...

