Libri di Paolo Savona
Cossiga e l'alfabeto con la k
Anthony Muroni
Libro: Libro in brossura
editore: Santelli
anno edizione: 2020
pagine: 170
La figura politica di Francesco Cossiga è una delle più complesse e controverse della storia della Repubblica. Raccontare la vicenda umana, i codici di comunicazione, le manie, le amicizie e le guerre di un personaggio che ha saputo attraversare cinquant'anni di storia italiana da vero protagonista, è quasi fare un viaggio sulle montagne russe. Il vocabolario che scandisce i ventuno capitoli del libro ha la funzione di richiamare alla memoria, analizzandole, alcune delle più importanti prese di posizione pubbliche dell'ex capo dello Stato. Uno specialista in materia di polemiche e di costruzione di scenari politici, con la passione per il mondo della tecnologia, della teologia, del mondo militare e dei servizi segreti. A dieci anni dalla scomparsa, con la prefazione di Paolo Savona. dalla A di "Analfabeta di ritorno" alla Z di "Zombie coi baffi", si racconta dell'ultimo biennio da esternatore al Quirinale, del sequestro e dell'uccisione di Aldo Moro, passando per i rapporti con Berlusconi e D'Alema, la vicenda degli Euromissili, Gladio, i servizi di informazione e i misteri d'Italia.
Illuminismo economico. Sapere aude: il risveglio della ragione per uscire dalla crisi
Paolo Savona
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 136
Le più recenti vicende dell'Italia osservate e vissute da Paolo Savona in qualità di Ministro degli Affari europei e di presidente della Consob sono raccontate in questo nuovo lavoro che si può considerare un'appendice ai due precedenti pubblicati da Rubbettino su "La fine del laissez-faire e della liberal-democrazia" (2016) e sulle sue "Memorialia e moralia di mezzo secolo di storia" (2018). La sua interpretazione è che la politica monetaria ha assunto la guida del mercato finanziario, permettendo alla politica fiscale di spingersi oltre i suoi limiti, anche attraverso l'espansione dell'indebitamento pubblico. L'inversione eterodossa delle due politiche si era già delineata dopo la crisi finanziaria globale del 2008, ma ha assunto una chiara connotazione strutturale, forse irreversibile, a seguito dell'esplosione della pandemia sanitaria Covid-19. L'Unione europea e, nel suo ambito, l'Eurosistema hanno recepito e rafforzato i contenuti "non convenzionali" delle due politiche avviate dagli Stati Uniti, muovendo da quella intrapresa dalla Banca centrale europea nel 2012 e integrata quest'anno da quella fiscale con il Recovery fund (Next generation EU); queste decisioni, molto tormentate, rappresentano la vera novità dell'Unione, abbattendo, tra l'altro, l'opposizione alla mutualizzazione del debito tra Stati membri. L'A. ricorda che i due vizi di fondo del Paese sono l'assistenzialismo e il rispetto opzionale della legge e sottolinea il pericolo che il nuovo regime monetario e fiscale, permettendo l'esistenza di moneta e di pranzi gratis, possa impedire che le abbondanti risorse disponibili si indirizzino verso gli investimenti e vadano invece spese in assistenza generalizzata, salvataggi di imprese decotte e riaffermazione delle partecipazioni statali, rivitalizzando le spinte sociali in questa direzione presenti nella cultura del Paese, mai assopitesi. Tenendo conto dei profondi mutamenti epocali in atto, l'A. sollecita la costituzione di una Consulta pubblica di esperti che proponga al governo e al Parlamento un'architettura istituzionale adeguata ad affrontarli e suggerisce le azioni di breve periodo da continuare o intraprendere per raggiungere gli obiettivi strategici scelti.
Abbondanza e inutilità dei programmi economici in Italia
Paolo Savona
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 160
In questo nuovo lavoro l'Autore ripercorre parte della storia dei programmi economici che si sono susseguiti in Italia dopo la fine della Seconda guerra mondiale, nati sulla scia dell'inversione di impostazione politica impressa all'intervento dello Stato nell'economia sia nel blocco occidentale, nelle forme liberiste e decentralizzate, sia in quello sovietico, nelle forme totalitarie e centralizzate. Egli ripercorre la storia dello scivolamento nell'inutilità dell'abbondanza di questi programmi, soffermandosi sulle personali esperienze. L'Italia aveva ereditato dal ventennio fascista un grosso nucleo di grandi imprese pubbliche e, nonostante avesse fatto la scelta di campo occidentale, non riuscì mai a conciliare l'intervento pubblico con le regole del mercato aperto. La nostra cultura sociale non ha mai gradito la libera competizione e ha coltivato invece l'assistenza pubblica; di conseguenza il settore esposto alla concorrenza è sempre rimasto di dimensione inferiore al settore non esposto, creando una condizione che si è riflessa in una produttività media più bassa del resto del mondo più avanzato. Il vincolo esterno è stato il correttivo scelto dai gruppi dirigenti del Paese per calmierarne gli effetti, senza però risolvere le cause. Il 1992, anno di firma del Trattato di Maastricht e dell'avvio dell'inchiesta della Magistratura nota come «Mani pulite», marca il punto di svolta del regime economico e politico del Paese che, incontrandosi con diversi shock geopolitici (globalizzazione, cessione della sovranità monetaria all'eurosistema e crisi finanziaria internazionale), ha invertito crescita reale e benessere sociale. Conclude definendo gli strumenti per raggiungere gli obiettivi che il Paese intende perseguire, chiedendo all'Unione Europea di collaborare per riacquisire il consenso perduto e proponendo di avviare una riforma del bilancio pubblico che stabilisca i limiti delle garanzie sociali offerte e liberi risorse per creare opportunità di reddito e di lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia. Avverte però che, senza la creazione di una Scuola europea di ogni ordine e grado non si riavvierà l'indispensabile processo di unificazione politica per riportare l'Europa al rango geopolitico che a essa spetta.
Una politeia per un'Europa diversa, più forte e più equa
Paolo Savona
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 124
Rendere l'Unione "più forte e più equa". È questo il fine del documento qui pubblicato che Paolo Savona, ministro per gli Affari europei, ha inoltrato alle autorità europee per conto del governo italiano. Una serie di proposte per completare l'architettura istituzionale europea e correggere le politiche attualmente seguite, aprendo un dialogo intraeuropeo nell'ambito di un Gruppo di lavoro ad alto livello composto dai rappresentanti degli Stati membri e della Commissione per offrire ai cittadini europei maggiori opportunità di crescita economica e di benessere sociale che si affianchino alle istanze di stabilità monetarie e finanziaria la cui soddisfazione, contrariamente ai primi due obiettivi, è dotata di buoni strumenti. Tutto ciò in linea con gli impegni presi nei Trattati che si sono susseguiti da quello di Maastricht in poi. Uno dei punti centrali della proposta è che il governo dell'economia e della società europea non può essere affidato a regole meccaniche tipiche dell'organizzazione privata di governance volta in modo prevalente alla gestione efficiente delle risorse, ma a scelte politiche che partano dalle condizioni strutturali e congiunturali mutevoli dei singoli Stati membri e dell'Unione ispirate da una politeia, ossia i modi in cui si organizza il bene comune che abbracci anche il sociale, in particolare le parti più deboli della popolazione. Prefazioni di Giorgio La Malfa e Giulio Sapelli, saggi di Jan A. Kregel e Alberto Heimler.
Come un incubo e come un sogno. Memorialia e moralia di mezzo secolo di storia
Paolo Savona
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 342
Questo lavoro è una memorialia di mezzo secolo di storia di un economista libero, come l'autore ama definirsi, ma anche la moralia che ne ha tratto. Le vicende interne e internazionali intercorse tra la prima crisi della bilancia dei pagamenti italiana del 1963 e la Grande recessione iniziata nel 2008 sono state definite "un incubo", termine mutuato dall'"Ulisse" di Joyce. Esse si sono incrociate con le numerose vicende personali dell'autore che, essendo inattese e ricche di conoscenza, lo inducono a definirle per lui "un sogno". Lo scopo del lavoro è di trarre da questo incontro di fatti e di esperienze insegnamenti utili per affrontare problemi di natura economica di interesse generale, ma anche di presentare la sua produzione scientifica e riflettere sul significato avuto dalle sue scelte di vita, dalla Banca d'Italia, alla cattedra universitaria, alla presidenza di banche e imprese, dalla direzione generale di importanti ministeri, al governo del Paese da ministro dell'Industria. Dalla dovizia di studi ed esperienze trae due conclusioni sul perché l'Italia si dibatta in una grave crisi di crescenza e di identità: l'eccessiva ricerca della rendita da parte dei cittadini, che la politica asseconda, e la sistematica violazione della "regola della legge" a causa di una cultura individuale e sociale difettosa. La terapia che suggerisce travalica i temi dell'economia e approda ai lidi della scuola e dell'educazione, ritenute l'unico veicolo per consentire di raggiungere un'Italia e un'Europa migliori.
Il governo dell'economia globale. Dalle politiche nazionali alla geopolitica: un manuale per il G8
Paolo Savona
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2009
pagine: 171
Le regole di governo dell'economia sono state finora tracciate in funzione degli interessi nazionali, sia sul piano della teoria che della pratica. La globalizzazione ha cambiato i termini di riferimento e, allo stato attuale dell'integrazione economica internazionale, questi interessi possono essere difesi solo se inquadrati nel contesto della cooperazione mondiale. Il mutamento impone una rivisitazione delle conoscenze e la nascita della Geopolitica economica. L'autore espone i contenuti di questa nuova disciplina, da una presa di coscienza dei conflitti nascenti dal funzionamento dei due modelli di sviluppo globale - quello trainato dall'economia americana e l'altro dalle economie emergenti - alle esigenze di una diversa impostazione della politica monetaria e fiscale degli Stati Uniti e del regime di cambio e di investimento delle riserve ufficiali da parte della Cina, ivi inclusi i fondi sovrani di ricchezza.
Chi ha cambiato il mondo. I momenti d'oro della politica e dell'economia come argine al ripetersi della storia e della mediocrità
Paolo Savona
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 104
La storia è maestra di vita, ma troppo spesso le sue lezioni vengono ignorate. In questo saggio illuminante, Paolo Savona analizza i momenti cruciali della politica che hanno segnato il destino delle nazioni e delle istituzioni globali. Dalla decolonizzazione alla Guerra Fredda, dalla nascita dell’Unione Europea alle tensioni della globalizzazione, il volume mette in luce il legame indissolubile tra politica, economia e innovazione tecnologica, tracciando un filo conduttore tra le scelte dei grandi leader e le loro conseguenze nel mondo contemporaneo. Con una prospettiva critica e una vasta conoscenza storica, Savona esplora il ruolo della politica nel plasmare il progresso umano, evidenziando come i successi e gli errori del passato possano offrire insegnamenti preziosi per affrontare le sfide attuali. Un’opera per chi vuole comprendere le dinamiche del potere e il loro impatto sulla società, in un’epoca di rapidi cambiamenti e incertezze globali.
I momenti d'oro dell'economia visti da Paolo Savona
Paolo Savona
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2008
pagine: 156
In questo volume, il direttore Paolo Savona ripercorre la storia del pensiero economico, dando la chiave per una lettura ragionata dei volumi pubblicati. Lo scopo principale della collana è stato quello di offrire "ai lettori colti, ma non specializzati" uno spaccato delle principali conoscenze teoriche e pratiche che hanno rappresentato una tappa nell'ascesa del sapere economico, proponendo di definirla un "momento d'oro" di questa disciplina. La conoscenza di questo patrimonio culturale è da considerarsi indispensabile per il buon funzionamento della democrazia. La conoscenza di natura economica ha acquisito sempre più peso e poco o nulla è stato fatto per accrescerne la consapevolezza e la padronanza nei cittadini. Poiché l'economia parla dell'uomo in società, la materia trattata è terribilmente complicata, per via della complessità della natura umana e dei suoi riflessi nell'organizzazione sociale.
Eresie, esorcismi e scelte giuste per uscire dalla crisi. Il caso Italia
Paolo Savona
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 104
Il lavoro esamina le decisioni di politica economica susseguitesi in Italia dalla nazionalizzazione dell'industria elettrica in poi, definendole "eresie", ossia dottrine contrarie ai dogmi della razionalità economica, le quali hanno dato vita a puri "esorcismi", riti che hanno lasciato le cose come prima. Infatti, nonostante le promesse di tagli, la spesa pubblica è continuata a crescere imperterrita, come pure, ma meno, la pressione fiscale, facendo così lievitare l'indebitamento pubblico. Lo Stato si è impossessato di metà del reddito annuo del Paese e non pare ancora soddisfatto, dato che va aggredendo in modo indistinto la ricchezza. L'autore individua nella "manovra" la madre di tutti i mali, una pratica di cui si avvale ora anche l'Unione Europea. La crisi che stiamo vivendo è il conto che gli italiani sono chiamati a pagare per gli errori commessi dagli Stati Uniti nel dopo Bretton Woods, non avendo adeguato le regole sul piano della moneta e dei cambi, e dall'Unione Europea nel dopo Trattato di Maastricht, per non aver attuato il disegno di unificazione politica che l'aveva indotta a creare l'euro. Il lavoro indica anche le "scelte giuste" da prendere per riportare l'Italia sul sentiero della ripresa produttiva e dell'occupazione. Il lavoro si chiude con un esame critico della Manovra Monti e delle decisioni prese a Bruxelles il 9 dicembre scorso che sono la continuazione della concezione di una "vecchia" Europa.
Considerazioni finali della Banca d'Italia
Guido Carli
Libro
editore: Treves Editore
anno edizione: 2011
pagine: 1056
Incentrato sulla figura di Guido Carli, il libro costituisce il terzo volume di un'opera che raccoglie in edizione critica commentata le Considerazioni finali dei governatori della Banca d'Italia. Così Paolo Savona, riprendendo le parole di Giuseppe Guarino: «Le Considerazioni finali di Carli "hanno la reale natura di un saggio di storia" in senso ampio, nel senso che le vicende del quindicennio in esse descritte sono insieme "prodotto della storia" e, secondo alcune interpretazioni, anche storia prodotta dalle sue stesse scelte politiche». Un testo che dipinge con chiarezza il quadro economico di uno tra i periodi più importanti e tormentati della storia d'Italia.
Kindleberger visto da Paolo Savona
Paolo Savona
Libro
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2010
pagine: 150
Il ritorno dello stato padrone. I fondi sovrani e il grande negoziato globale
Paolo Savona
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 156
Partendo dalla descrizione della situazione attuale gli autori risalgono alle radici della crisi finanziaria in atto e concentrano la loro attenzione sui Fondi sovrani di ricchezza, fornendo un censimento, completo e unico nel suo genere, delle loro origini nazionali, delle risorse attuali e potenziali di cui dispongono e delle preoccupazioni che sollevano presso i principali Governi dei paesi industrializzati. Dopo avere esaminato le strategie di mercato perseguite dai Fondi sovrani e i possibili sbocchi geopolitici che ne potrebbero derivare, il lavoro fornisce un quadro dettagliato delle proposte di loro regolamentazione avanzate in ambito del Fondo Monetario Internazionale e dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Di particolare importanza e novità è l'attenzione dedicata a quelle istituzioni che operano nel quadro della finanza Shari'ah-compliant, ossia in linea con il dettato del Corano come interpretato dalle autorità religiose, che è dotata di risorse significative provenienti sopratutto dalle vendite di petrolio. L'idea degli autori è che siamo agli albori di un nuovo ordine politico ed economico internazionale, non solo dovuto alla crisi in atto, ma anche all'ingente massa di riserve ufficiali in dollari e in euro in mano ai paesi emergenti. La conclusione è che le acque del fiume hanno preso a scorrere virulente, che le fonti hanno aumentato l'intensità del gettito e che se non si adeguano gli sbocchi le crisi tracimeranno in più punti. Pania rei, nulla sarà come prima.