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Libri di Paul Hazard

La crisi della coscienza europea

Paul Hazard

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2019

pagine: 368

Alla fine del Seicento, in un'Europa ancora percorsa dalle tensioni della Controriforma, si intravedono soffusi i bagliori dell'imminente Secolo dei lumi: di ritorno dalle Americhe e dall'Oriente, i primi viaggiatori dischiudono nuovi orizzonti per la geografia e l'immaginazione; interpretando la Bibbia e le Scritture come documenti storici, Baruch Spinoza e Richard Simon insinuano il dubbio sull'autenticità di credenze tradizionali e "verità rivelate"; e mentre l'empirista John Locke indaga l'intelletto umano a partire dai suoi limiti, con il calcolo infinitesimale Gottfried W. Leibniz e Isaac Newton sembrano invece determinati a portare quei confini sempre più lontano. Sono gli albori di una rivoluzione culturale che, guidata da un rinnovato spirito di geometria, spianerà la strada verso l'Illuminismo e la moderna civiltà di diritto. Analizzando il periodo compreso tra il 1680 e il 1715, Hazard coglie il momento di trasformazione collettiva che avrebbe definito l'identità culturale dell'Europa odierna, un'identità fluida e non scevra di contraddizioni, frutto del turbamento dinanzi all'alterità, all'eresia e all'audacia intellettuale di una generazione di liberi pensatori, filologi, scienziati, artisti, philosophes, disseminati fra i centri e le periferie del continente. Affresco vivido di un'epoca complessa e prismatica — pubblicato nel 1935, anno oscurato dai nazionalismi e dai fanatismi ideologici —, "La crisi della coscienza europea" resta tuttora un esempio insuperato di erudizione storiografica, ampiezza di sguardo e potenza affabulatoria. Con e-book scaricabile fino al 30 giugno 2020.
15,00 14,25

La vita di Stendhal

La vita di Stendhal

Paul Hazard

Libro: Libro in brossura

editore: New Press

anno edizione: 2022

pagine: 244

"Tutto dipende dal modo in cui si comincia, come sappiamo. Quando nacque Henri Beyle (Stendhal), il 23 gennaio 1783, a Grenoble, sino al momento in cui cessò di essere un grosso bamboccio calvo, tutto smorfie e saliva, per balbettare le sue prime parole; quando spuntò il primo dente, indossò i primi calzoncini, uscì per la prima volta, fu istruito per la prima comunione: tutti pronti, vigili e autoritari, l’attendevano i Poteri Ufficiali e le Autorità Stabilite, impazienti di impadronirsene e di plasmarlo, ciascuno a suo modo. E c’era la vecchia città di provincia (Grenoble): tu percorrerai dritto le antiche strade, mentre davanti a ogni finestra una cortina si alza al rumore dei tuoi passi; tu sarai saggio, prudente, rispettoso, beneducato; se tu getti un sasso, se tu rubi una mela – gran Dio! – che cosa dirà la gente? E c’era la famiglia – «La Provvidenza ci protegge» diceva suo padre Chérubin Beyle, avvocato al Parlamento. «La Provvidenza ci manda un ragazzo: che sia benedetta!» Sognando il futuro, egli contemplava con amore il suo primogenito [...] Paul Hazard." ((Dall’incipit del libro)
28,00

Leopardi

Leopardi

Paul Hazard

Libro: Copertina rigida

editore: Marcus

anno edizione: 2016

pagine: 140

Monografia critica sulla vita e le opere di Giacomo Leopardi.
20,00

Rivoluzione francese e lettere italiane (1789-1815)

Rivoluzione francese e lettere italiane (1789-1815)

Paul Hazard

Libro

editore: Bulzoni

anno edizione: 1995

pagine: 748

56,81

La crisi della coscienza europea

La crisi della coscienza europea

Paul Hazard

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2008

pagine: XLIII-367

"La maggior parte dei francesi pensava come Bossuet poi all'improvviso i francesi iniziarono a pensare come Voltaire: è una rivoluzione", scriveva Paul Hazard in questo classico, in cui descrive i mutamenti della coscienza europea dal Rinascimento, epoca del suo massimo fulgore, all'Illuminismo e ai traumatici eventi della Rivoluzione francese. In un tempo breve si verifica la trasformazione da una società basata sull'obbedienza cieca all'autorità del sovrano e del clero a una civiltà fondata sul diritto. Verso il 1680 tutto si mette in movimento: si diffonde l'idea che i moderni sono altrettanto importanti degli antichi, che il progresso deve avere la meglio sulla tradizione, la scienza sulla fede. Un'epoca di transizione in cui il gusto per i racconti di viaggio amplia gli orizzonti e fa vacillare convinzioni acquisite da tempo. Si discute della Bibbia, dell'autenticità dei testi sacri; i liberi pensatori dichiarano guerra alla tradizione. Si parla di religione naturale, di morte naturale, di diritto naturale. Si sogna un'era di felicità sulla terra basata sulla ragione e sulla scienza. Principali artefici di tale mutamento furono alcuni pensatori come John Locke e Pierre Bayle, sostenitori dell'indipendenza della morale dalla religione, di A. Shaftesbury, difensore del principio della tolleranza e di John Toland, che sottoponeva a revisione critica le rivelazioni contenute nei testi sacri, minando così l'autorità della chiesa fin dalle sue fondamenta.
24,50

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