Libri di Paul Klee
Poesie
Paul Klee
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2016
pagine: 241
Nel periodo della sua formazione Klee esitò a lungo, come è noto, tra musica, pittura e poesia; e il fatto di avere infine scelto la pittura, dando così inizio a quella che è forse la più alta e feconda esperienza artistica del Novecento, non gli impedì mai di continuare a coltivare, in modo "disinteressato" e quasi segreto, la ricerca poetica. I sui versi non sono dunque il frutto di un'attività marginale; non si tratta di glosse esistenziali alla sua pittura, ma di oggetti espressivi autonomi e, per così dire, omologhi rispetto a quelli creati dalla sua fantasia figurativa. Come nella pittura, anche nella poesia Klee tende a impadronirsi dei meccanismi originari della genesi cosmica. Indipendentemente dal fatto che il processo sia affidato al linguaggio iconico o a quello verbale, Klee tende all'individuazione e alla messa in scena di codici archetipici. Ed è proprio a questa ricerca grandiosa e, per definizione, infinita che Klee doveva pensare quando scriveva di se stesso: "Nel mondo terreno non mi si può afferrare perché io abito altrettanto bene tra i morti come tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione e ancora troppo poco vicino".
Poesie
Paul Klee
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 240
Sarebbe un grave errore considerare a poesia di Klee come una realtà subordinata e minore rispetto alla sua produzione figurativa. Nel periodo della sua formazione Klee esitò a lungo, com'è noto, tra musica, pittura e poesia; e il fatto di avere infine scelto la pittura, dando così inizio (per necessità, per destino) a quella che è forse la più alta e feconda esperienza artistica del Novecento, non gli impedì mai di continuare a coltivare, in modo «disinteressato» e quasi segreto, la ricerca poetica. I versi di Klee non sono dunque il frutto di un'attività marginale, ma realtà espressive autonome e, per così dire, omologhe rispetto a quelle create dalla sua fantasia figurativa. Non a caso, non c'è assolutamente nulla, in essi, di pittorico o di pittoresco, e nemmeno di descrittivo; e simile a quella del pittore è la cura rigorosa con la quale il poeta preserva i propri testi da qualsiasi impurità di carattere autobiografico e contenutistico. Paesaggi interiori, quindi; ma non soltanto. Come nella pittura, anche nella poesia Klee tende a penetrare i meccanismi originari della genesi cosmica. Meccanismi formali, inevitabilmente, giacché egli appare del tutto convinto dell'esistenza di una sigla strutturale elementare che presiede all'organizzazione dell'universo («viene alla fine a crearsi un cosmo formale»). Indipendentemente dal fatto che il processo sia affidato a un linguaggio verbale o iconico, Klee tende all'individuazione e alla rappresentazione di codici archetipici. Ed è proprio a questa ricerca grandiosa, e per definizione infinita, che Klee probabilmente pensò quando scrisse di se stesso nei «Diari»: «Nel mondo terreno non mi si può afferrare poiché io abito altrettanto bene tra i morti come tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione e ancora troppo poco vicino».
I discepoli di Sais
Novalis, Paul Klee
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2017
pagine: 144
Nel libro d'artista "I discepoli di Sais" – per la prima volta pubblicato in Svizzera nel 1949 e qui presentato in una nuova veste editoriale – Novalis e Paul Klee, pur nella distanza temporale, come per incanto appaiono i protagonisti di una ideale contemporaneità. Le parole e i disegni, che in queste pagine si inanellano, rappresentano l'eterno “reale” così come si dispiega nella fede romantica: un tendere e oscillare tra natura e spirito, umano e divino, fiaba e realtà, visibile e invisibile, che rende la ragione tutt'altro che offuscata, ma rinvigorita poeticamente dal sentimento.
Diari (1898-1918)
Paul Klee
Libro
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
"Paul Klee è uno degli artisti più visionari del Novecento. Per lui il compito della pittura non è dipingere quello che tutti vedono, ma rivelare quello che nessuno ha mai visto. Della sua visione allucinata e millimetrica, che investe tutte le cose e sa captare non solo «Lo spirito sullo stelo», come dice il titolo di una sua opera, ma ogni respiro nello spazio, i «Diari» sono la maggiore testimonianza. Certo, gli storici dell'arte e gli appassionati di pittura possono trovare in queste pagine anche notizie precise sull'autore, la sua formazione, il suo ambiente, le sue amicizie. Pochi artisti, anzi, hanno lasciato una traccia così capillare della loro stagione giovanile e della loro prima maturità come Klee, che per vent'anni, dal 1898 al 1918, ci mette a parte delle sue opere e dei suoi giorni, sia pure a modo suo: con una analiticità insieme minuziosa ed evasiva, con uno sguardo strabico che raramente si fissa su quello che a noi sta più a cuore. I dati biografici, insomma, ci sono tutti, eppure la dimensione, per così dire, psicologica e metafisica è più importante di quella storica..." (dallo scritto di Elena Pontiggia)
Teoria della forma e della figurazione. Volume Vol. 1
Paul Klee
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: XXXIX-533
Gli scritti teorici di Paul Klee raccolti nel primo volume della Teoria della forma e della figurazione rispettando il piano tracciato dall'artista, rappresentano per il lettore contemporaneo un imprescindibile punto d'accesso al laboratorio creativo del grande pittore. Intuizione poetica ed esperienza didattica si fecondano qui vicendevolmente: la prima parte del volume comprende infatti undici brevi saggi - tra cui la famosa Confessione creatrice - in cui Klee delinea i motivi essenziali delle sue ricerche teoriche; nella seconda, che riproduce un corso di lezioni tenute tra il 1921 e il 1922 al Bauhaus di Weimar, la riflessione dell'artista si concentra invece sul problema della genesi della forma e delle sue potenziali metamorfosi nelle arti figurative. Si tratta quindi di un testo davvero fondamentale, passaggio obbligato per chiunque intenda penetrare a fondo le complesse trasformazioni che inaugurano l'arte del Novecento. Una vera pietra miliare il cui ruolo è forse paragonabile a quello giocato dalla teoria della pittura di Leonardo per l'arte del Rinascimento.
Confessione creatrice e altri scritti
Paul Klee
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 100
"L'arte è una similitudine della creazione. Essa è sempre un esempio, come il terrestre è un esempio cosmico. La liberazione degli elementi, il loro raggruppamento in sottoclassi composte, lo smembramento e la ricomposizione in un tutto da più parti contemporaneamente, la polifonia figurativa, il raggiungimento della quiete mediante la compensazione dei movimenti: sono tutti alti problemi formali, fondamentali per la conoscenza della forma, ma non ancora arte della cerchia superna. Nella cerchia superna, dietro la pluralità delle interpretazioni possibili, resta pur sempre un ultimo segreto - e la luce dell'intelletto miseramente impallidisce..."
Quaderno di schizzi pedagogici
Paul Klee
Libro
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
«La prima edizione del "Pädagogisches Skizzenbuch" di Paul Klee fu redatta nel 1924, e apparve l'anno successivo come secondo volume della collana Bauhausbücher curata da Walter Gropius e László Moholy-Nagy. Una riedizione seguì poco dopo, nel 1927. A Gropius e Moholy-Nagy doveva esser chiaro fin dall'inizio che queste "premesse fondamentali" come venne detto alla presentazione del libro "di una parte dell'insegnamento teorico allo Staatliches Bauhaus di Weimar costituivano una componente essenziale della concezione artistico-didattica di Klee e dell'istituto". Il Pädagogisches Skizzenbuch viene qui riprodotto integralmente. La sua veste non è dovuta solo a Paul Klee, autore dei disegni e delle riflessioni teoriche, ma anche al progetto grafico di Moholy-Nagy, che si può considerare pionieristico. Si pone il problema (sollevato anche allora) se la soluzione adottata da Moholy-Nagy risponda appieno alle esigenze della spiritualità del pensiero e del disegno di Paul Klee, o se la spiccata personalità dell'artista tipografico non contribuisca a suggerirne un'interpretazione diversa. Va peraltro ricordato che Klee autorizzò questa forma. Dunque il libro si presenta anche come un prodotto di quella cooperazione di "forze di diverso indirizzo" che fu una caratteristica del Bauhaus insistentemente affermata da Klee come potenziale di feconda dialettica interna e di produttività.» (dalla premessa di Hans M. Wingler)
Poesie. Testo tedesco a fronte
Paul Klee
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2024
pagine: 240
Sarebbe un errore accostarsi alla poesia di Paul Klee come a qualcosa di subordinato rispetto alla sua produzione figurativa. Nel periodo della sua formazione Klee esitò a lungo tra musica, pittura e poesia; e il fatto di avere infine scelto la pittura non gli impedì mai di continuare a coltivare, in modo «disinteressato» e quasi segreto, la ricerca poetica. I suoi versi sono, dunque, il frutto di un'attività non marginale, ma parallela; non si tratta di glosse esistenziali alla sua pittura, ma di oggetti espressivi autonomi rispetto a quelli creati dalla sua fantasia figurativa. Non a caso, non c'è assolutamente nulla in essi di pittorico o di pittoresco, e nemmeno di descrittivo; e identica a quella del pittore è la cura rigorosa con la quale il poeta preserva i propri testi da qualsiasi impurità di carattere autobiografico e contenutistico. Questa raccolta di poesie costituisce un testo decisivo per chi ama le opere del grande artista svizzero e per chi vuole approfondirne il reale significato, così ricco, profondo e complesso.
Diari (1898-1918)
Paul Klee
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2016
pagine: 418
L'arte di Paul Klee è stata un esempio travolgente di eclettismo, un continuo attraversare le soglie che dividono discipline e linguaggi: pittore tra i più significativi dell'astrattismo, non ha mai abbandonato del tutto il figurativo; ha unito la sperimentazione grafica e pittorica all'attività come violinista con l'orchestra di Berna, e un costante impegno teorico alla ricerca nel disegno e nell'incisione. Soprattutto, non ha mai smesso di varcare i confini tra vita e pittura, e tra natura e arte, considerando l'opera come una pianta il cui sviluppo non è mai separato dal terreno da cui emerge. I Diari - che il Saggiatore ripropone arricchiti da una introduzione di Hans Ulrich Obrist - non si limitano a testimoniare l'osmosi costante tra i due piani: ne costituiscono l'incubatrice, il luogo in cui la vita è già arte, ma non ancora dipinto. Custodi della straordinaria avventura umana e creativa di Paul Klee, questi diari sono una testimonianza tra le più coinvolgenti del XX secolo: dai ricordi dell'infanzia in Svizzera all'amore per Lily, dai primi passi del figlio Felix all'amicizia con Kandinskij, fino ai mesi passati sul fronte occidentale durante la Grande guerra. E poi i viaggi cruciali. In Italia, dove ritrova una natura amica - mai imitata, ma svelata fino alle leggi più intime - e dove conosce e rifiuta il barocco. Prefazione di Hans Ulrich Obrist. Prefazione alla prima edizione di Giulio Carlo Argan.
Poesie
Paul Klee
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 240
Sarebbe un grave errore considerare a poesia di Klee come una realtà subordinata e minore rispetto alla sua produzione figurativa. Nel periodo della sua formazione Klee esitò a lungo, com'è noto, tra musica, pittura e poesia; e il fatto di avere infine scelto la pittura, dando così inizio (per necessità, per destino) a quella che è forse la più alta e feconda esperienza artistica del Novecento, non gli impedì mai di continuare a coltivare, in modo «disinteressato» e quasi segreto, la ricerca poetica. I versi di Klee non sono dunque il frutto di un'attività marginale, ma realtà espressive autonome e, per così dire, omologhe rispetto a quelle create dalla sua fantasia figurativa. Non a caso, non c'è assolutamente nulla, in essi, di pittorico o di pittoresco, e nemmeno di descrittivo; e simile a quella del pittore è la cura rigorosa con la quale il poeta preserva i propri testi da qualsiasi impurità di carattere autobiografico e contenutistico. Paesaggi interiori, quindi; ma non soltanto. Come nella pittura, anche nella poesia Klee tende a penetrare i meccanismi originari della genesi cosmica. Meccanismi formali, inevitabilmente, giacché egli appare del tutto convinto dell'esistenza di una sigla strutturale elementare che presiede all'organizzazione dell'universo («viene alla fine a crearsi un cosmo formale»). Indipendentemente dal fatto che il processo sia affidato a un linguaggio verbale o iconico, Klee tende all'individuazione e alla rappresentazione di codici archetipici. Ed è proprio a questa ricerca grandiosa, e per definizione infinita, che Klee probabilmente pensò quando scrisse di se stesso nei «Diari»: «Nel mondo terreno non mi si può afferrare poiché io abito altrettanto bene tra i morti come tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione e ancora troppo poco vicino».
Quaderno di schizzi pedagogici
Paul Klee
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 112
La prima edizione del Pädagogisches Skizzenbuch di Paul Klee fu redatta nel 1924, e apparve l’anno successivo come secondo volume della collana Bauhausbücher curata da Walter Gropius e László Moholy-Nagy. Una riedizione seguì poco dopo, nel 1927. A Gropius e Moholy-Nagy doveva esser chiaro fin dall’inizio che queste «premesse fondamentali» come venne detto alla presentazione del libro «di una parte dell’insegnamento teorico allo Staatliches Bauhaus di Weimar costituivano una componente essenziale della concezione artistico-didattica di Klee e dell’istituto». Il Pädagogisches Skizzenbuch viene qui riprodotto integralmente. La sua veste non è dovuta solo a Paul Klee, autore dei disegni e delle riflessioni teoriche, ma anche al progetto grafico di Moholy-Nagy, che si può considerare pionieristico. Si pone il problema (sollevato anche allora) se la soluzione adottata da Moholy-Nagy risponda appieno alle esigenze della spiritualità del pensiero e del disegno di Paul Klee, o se la spiccata personalità dell’artista tipografico non contribuisca a suggerirne un’interpretazione diversa. Va peraltro ricordato che Klee autorizzò questa forma. Dunque il libro si presenta anche come un prodotto di quella cooperazione di «forze di diverso indirizzo» che fu una caratteristica del Bauhaus insistentemente affermata da Klee come potenziale di feconda dialettica interna e di produttività.
Confessione creatrice e altri scritti
Paul Klee
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 112
«L’arte è una similitudine della creazione. Essa è sempre un esempio, come il terrestre è un esempio cosmico. La liberazione degli elementi, il loro raggruppamento in sottoclassi composte, lo smembramento e la ricomposizione in un tutto da più parti contemporaneamente, la polifonia figurativa, il raggiungimento della quiete mediante la compensazione dei movimenti: sono tutti alti problemi formali, fondamentali per la conoscenza della forma, ma non ancora arte della cerchia superna. Nella cerchia superna, dietro la pluralità delle interpretazioni possibili, resta pur sempre un ultimo segreto – e la luce dell’intelletto miseramente impallidisce. Si potrebbe ancora ragionare dell’effetto benefico esercitato dall’arte, dicendo che la fantasia, mossa da stimoli istintivi, ci finge situazioni le quali sono più ricche di suggerimenti e incoraggiamenti delle situazioni terrestri a tutti note, o anche delle situazioni ultraterrene di cui siamo consapevoli. Dicendo che i simboli confortano lo spirito, affinché si renda conto che non gli è data solo la possibilità terrena, per quanto la si possa arricchire».