Libri di Piero Ignazi
Il triangolo rotto. Partiti, società e Stato
Fabrizio Barca, Piero Ignazi
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 101
Il rapporto tra partiti, società e Stato si è definitivamente incrinato. Partiti autoreferenziali, disconnessi dalla società, incapaci di interpretare i bisogni dei cittadini. Partiti stato centrici che stentano ad assolvere alla loro funzione primaria: "concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale", come afferma l'articolo 49 della Costituzione. Dobbiamo quindi farne a meno? No, al contrario. Ma allora quale forma devono avere e a quale funzione devono assolvere? È il momento per i partiti italiani di guardarsi allo specchio: senza un radicale cambiamento non potranno governare l'Italia. Tantomeno sopravvivere. Interventi di: Nando Pagnoncelli, Walter Tocci, Laura Pennacchi, Carlo Borgomeo, Concita De Gregorio, Luca Telese, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Goffredo Bettini, Salvatore Biasco, Marco d'Eramo, Piero Bevilacqua, Andrea Ranieri, Claudia Mancina, Eric Jozsef.
I muscoli del partito. Il ruolo dei quadri intermedi nella politica atrofizzata
Piero Ignazi, Paola Bordandini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 148
Che cosa fa funzionare i partiti? Che cosa consente loro di promuovere iniziative, elaborare progetti, reclutare sostenitori, costruire il consenso, intrecciare relazioni, condurre campagne elettorali? È soprattutto l'impegno dei quadri intermedi, militanti e dirigenti locali, a rendere viva l'organizzazione partitica. Sono loro i «muscoli» che fanno muovere il corpo del partito. In un contesto in cui la socialità faccia-a-faccia è sempre più soppiantata dalla persuasività della rete, e i partiti scontano una forte crisi di legittimità, i quadri intermedi, con il loro attivismo, il loro lavoro (non retribuito), e la loro innervatura nella vita associativa e rappresentativa, sono figure «positive», capaci di trasmettere senso di appartenenza e responsabilità civile nei confronti degli altri.
I partiti in Italia dal 1945 al 2018
Piero Ignazi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 352
Dall'inizio della repubblica i partiti sono al centro della vita politica italiana. Alcuni sono tramontati, altri si sono trasformati, altri sono appena sorti. Come orientarsi? Solo un'analisi dettagliata dei programmi, delle alleanze, del dibattito interno, dell'elettorato, degli iscritti e dirigenti di ciascuna formazione consente di avere una visione documentata delle vicende della politica italiana. Nel libro viene ricostruito il percorso di tutti i partiti italiani dagli anni quaranta a oggi, dai partiti storici, grandi come la Democrazia cristiana o minuscoli come il Partito repubblicano, ai partiti nuovi come Forza Italia e Lega, o nuovissimi come il Movimento 5 stelle. Di ciascuno viene presentato un ritratto che ne mette in luce le caratteristiche organizzative e ideologiche, i conflitti interni e i rapporti con la società, con le istituzioni e con le altre formazioni politiche.
Partito e democrazia. L'incerto percorso della legittimazione dei partiti
Piero Ignazi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 438
È sotto gli occhi di tutti come i partiti siano ormai poco apprezzati dall'opinione pubblica in quasi tutte le democrazie consolidate. Integrando analisi filosofiche, storiche e politologiche, il libro risale alle radici profonde della debole legittimazione dei partiti nella nostra società e individua i passaggi cruciali dell'accettazione del partito dal punto di vista sia teorico che empirico. I partiti non sono stati in grado di reagire al cambiamento sociale e si sono indirizzati verso lo Stato per recuperare risorse che non erano più in grado di trarre dalla società. Divenuti più forti, e anche più ricchi, hanno «pagato» la loro presenza pervasiva con un calo di legittimità. Il partito oggi è una sorta di Leviatano con i piedi di argilla: molto potente grazie alle risorse che ottiene dallo Stato e all'estensione di pratiche clientelari; molto debole in termini di stima e fiducia agli occhi dei cittadini.
Il populista in doppiopetto. Berlusconi e la politica italiana
Piero Ignazi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 192
«L'uomo della comunicazione televisiva non ha retto al declino del suo medium principe. L'irruzione di internet e di chi se ne è impossessato per primo, Beppe Grillo, lo ha scalzato dalla centralità politica.» Silvio Berlusconi è stato un attore centrale della vita politica dell'Italia contemporanea. Non solo ha governato direttamente per quasi dieci anni, e partecipato per altri quattro a larghe coalizioni: ha anche influenzato, e persino modellato, il costume degli italiani, prima attraverso le sue televisioni, e poi dal palco della politica. Berlusconi ha reso egemonica una visione del mondo originale, frutto della sintesi di antiche pulsioni qualunquiste e iper-moderate con prospettive scintillanti di cambiamento e modernità. Questo lavoro individua le ragioni del successo al momento della sua «discesa in campo» e ripercorre le successive, alterne, vicende contrassegnate da trionfi, cadute e risalite. E dimostra come il suo declino sia in connessione tanto con l'irruzione del M5S, che insiste con diversa tonalità e maggiore credibilità sul medesimo spartito anti-politico e scarta la televisione a favore di internet, quanto con l'emergere di una generazione ben più giovane di politici, sia al suo fianco sia all'opposizione.
Il polo escluso. La fiamma che non si spegne: da Almirante a Meloni
Piero Ignazi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 456
L'autore è estraneo al nostro percorso politico-culturale, ma questo non gli impedisce, anzi forse lo aiuta a rompere i vecchi schemi e a fornire un lavoro completo e organico (Secolo d'Italia, 29 giugno 1989) Alla fine degli anni Ottanta, quando venne pubblicata la prima edizione de II Polo Escluso, il Msi era un partito marginale, quasi un reperto archeologico, cementato da un'inestricabile nostalgia; ora il suo erede diretto, Fratelli d'Italia, è al centro della politica italiana. Cosa è accaduto in questi trent'anni per portare quel mondo dall'irrilevanza al potere? Questo volume, oltre a riproporre la prima, ancora insuperata, analisi del Msi, ci conduce lungo gli eventi del trentennio successivo. Si sofferma sulle svolte ideologiche più o meno convinte intraprese negli anni Novanta, sulle lacerazioni del decennio successivo culminato con l'uccisione politica del leader, Gianfranco Fini, che non accettava, diversamente dai suoi ex sodali, l'egemonia del populismo berlusconiano dopo la diluizione di An in Pdl, e infine sull'ingresso in scena di Fratelli d'Italia. Pur con le sue numerose varianti c'è tuttora un mondo riconoscibile in quel passato, nei suoi riferimenti culturali e nei simboli che non tramontano. La fiamma non si è mai spenta.
L'estrema Destra in Europa
Piero Ignazi
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2000
pagine: 280
Non più risposta di una borghesia spaventata di fronte alla "marea rossa", come negli anni '20 e '30, i nuovi partiti di estrema destra sono figli della società contemporanea e dei suoi problemi, esprimono insofferenza verso alcuni aspetti della modernità (come il pluralismo culturale) ma ne enfatizzano altri (come il mercato, l'individualismo). Raccolgono consensi trasversali, esercitando una forte attrazione fra i ceti popolari, perché danno risposte in termini di valori e di identità più che di interessi. La riedizione, aggiornata, di un testo che spiega le basi del sociale consenso, i valori e le caratteristiche delle nuove formazioni di estrema destra in Europa, da Le Pen a Heider.
Forza senza legittimità. Il vicolo cieco dei partiti
Piero Ignazi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: XV-138
Che cosa è un partito e a cosa serve, oggi? In tutto l'Occidente soffiano venti di protesta e disaffezione nei suoi confronti. "Il cahiers de doléances" è molto lungo. I partiti non interpretano più le opinioni dei cittadini, pensano solo ai loro interessi, sono corrotti inefficienti e incapaci, sono ferri vecchi ereditati da un passato lontano, morto e sepolto, creano solo disordine e divisione. Non sono accuse nuove. Risuonano più o meno dalla loro nascita. I partiti hanno sempre creato una sorta di ansia sociale. Perché dividevano il corpo sociale, creavano passioni spesso incontenibili e portavano a conflitti rovinosi. Insomma, i partiti erano e sono tuttora considerati all'origine di tutti i mali. Eppure non c'è scampo: senza partiti non c'è democrazia. Se vogliamo un sistema pluralista e democratico dobbiamo "tenerci" dei partiti. Questo libro sostiene che i partiti non solo rimangono strumenti ineludibili per l'organizzazione del consenso e la scelta dei rappresentanti, ma sono oggi più "forti" di un tempo. Sono in ritirata sul territorio dove hanno perso quasi ovunque iscritti e chiuso sedi; al contempo, però, hanno accentrato e verticalizzato le loro risorse nelle strutture centrali nazionali e nelle assemblee rappresentative. Oggi dispongono, nei quartieri generali e nei gruppi parlamentari e consiliari, di una quantità di personale, strutture e finanziamenti molto superiore al passato...
Forza senza legittimità. Il vicolo cieco dei partiti
Piero Ignazi
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 138
Che cosa è un partito e a cosa serve, oggi? In tutto l'Occidente soffiano venti di protesta e disaffezione nei suoi confronti. "Il cahiers de doléances" è molto lungo. I partiti non interpretano più le opinioni dei cittadini, pensano solo ai loro interessi, sono corrotti inefficienti e incapaci, sono ferri vecchi ereditati da un passato lontano, morto e sepolto, creano solo disordine e divisione. Non sono accuse nuove. Risuonano più o meno dalla loro nascita. I partiti hanno sempre creato una sorta di ansia sociale. Perché dividevano il corpo sociale, creavano passioni spesso incontenibili e portavano a conflitti rovinosi. Insomma, i partiti erano e sono tuttora considerati all'origine di tutti i mali. Eppure non c'è scampo: senza partiti non c'è democrazia. Se vogliamo un sistema pluralista e democratico dobbiamo "tenerci" dei partiti. Questo libro sostiene che i partiti non solo rimangono strumenti ineludibili per l'organizzazione del consenso e la scelta dei rappresentanti, ma sono oggi più "forti" di un tempo. Sono in ritirata sul territorio dove hanno perso quasi ovunque iscritti e chiuso sedi; al contempo, però, hanno accentrato e verticalizzato le loro risorse nelle strutture centrali nazionali e nelle assemblee rappresentative. Oggi dispongono, nei quartieri generali e nei gruppi parlamentari e consiliari, di una quantità di personale, strutture e finanziamenti molto superiore al passato...
Vent'anni dopo. La parabola del berlusconismo
Piero Ignazi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 149
Vent'anni fa, la neonata Forza Italia di Silvio Berlusconi usciva vincitrice dalle elezioni del 27-28 marzo 1994. Non è stata una fiammata episodica. Anzi. Il periodo che ci separa da quella data, fondativa del nuovo sistema partitico, è marcato dalla presenza del Cavaliere. Ripercorrendo le vicende politiche di questo periodo - ma anche degli anni Ottanta, che ne costituiscono l'incubazione - Ignazi mette in luce le origini del berlusconismo, i modi e le ragioni del suo dispiegarsi lungo un ventennio, i suoi punti di forza e di debolezza. Berlusconi si è posto al centro della scena politica grazie alle sue risorse, soprattutto nel campo della comunicazione, all'innovazione dei contenuti e dello stile, e alla balbettante reazione degli avversari. Ma il contenuto "rivoluzionario" della sua irruzione sulla scena politica in che modo ha modificato il sistema politico italiano? E quali esiti ha avuto? Siamo alla fine della parabola?
Elezioni e partiti nell'Italia repubblicana
Piero Ignazi, Enzo Risso, Spencer Wellhofer
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 392
Il tempo lungo della politica italiana che si estende nei settant'anni e più che intercorrono dal ritorno alla democrazia al secondo decennio del nuovo millennio ha visto partiti nascere, affermarsi e sparire. Partiti che sembravano inamovibili sciogliersi come neve al sole, altri resistere per decenni, altri ancora irrompere tumultuosi per poi assestarsi o scomparire. Gli elettori rimasti fedeli nel tempo hanno incominciato a «muoversi» lentamente e per piccoli gradi, spinti dai mutamenti socioeconomici e culturali degli anni Settanta; poi, negli anni Novanta, hanno abbracciato nuove offerte politiche, per arrivare infine al terremoto provocato dall'irruzione del Movimento 5 stelle. Questo movimento, a tratti tellurico, nasconde però anche elementi di continuità. Le mappe particolareggiate, fino al livello comunale, del voto degli italiani presentate in questo volume offrono una panoramica di quanto permane e di quanto invece è mutato. Questo lungo excursus che parte dall'immediato dopoguerra fino alla vigilia delle elezioni del 2022 mostra anche quanto i partiti abbiano cercato, con crescente difficoltà, di adattarsi a una società che cambiava rapidamente. Eppure resistono ancora, rimangono l'alfa e l'omega della politica, perché sono inevitabilmente e necessariamente avvinti agli elettori nell'incessante walzer della democrazia.
Non solo Roma. Partiti e classi dirigenti nelle regioni italiane
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2013
pagine: XII-353
Per capire il presente bisogna guardare alle trasformazioni degli ultimi anni. È quello che fa questo libro, ricostruendo l'evoluzione dell'andamento elettorale, dell'organizzazione e del personale politico dei maggiori partiti italiani a partire dal 1995 in sei regioni italiane: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia. L'indagine dimostra come i partiti a livello regionale abbiano acquisito una sempre maggiore autonomia rispetto al centro nazionale. Questo è dovuto soprattutto alla capacità di aggregazione del consenso da parte dei leader locali, anche a fronte di un declino delle tradizionali strutture territoriali, un tempo basate sulle sezioni e sulla militanza degli iscritti. Le leadership hanno infatti talmente concentrato nelle loro mani le risorse organizzative da non avere più bisogno della base. In sostanza, da un lato, si conferma il processo di personalizzazione e autonomizzazione dei partiti; dall'altro, la decomposizione della loro strutturazione tradizionale non sembra avere prodotto una diversa modalità organizzativa.