Libri di R. Daolio
Little constellation. Contemporary art in geo-cultural micro areas and small states of Europe
Libro: Libro in brossura
editore: Mousse Magazine & Publishing
anno edizione: 2010
pagine: 312
Eva Marisaldi. Jumps. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2008
pagine: 96
Nella sua ricerca Eva Marisaldi (Bologna, 1966) utilizza molteplici possibilità espressive (video, installazione, disegno) coinvolgendo il pubblico "nello spazio e nel tempo dell'opera". Interessata a esplorare processi creativi e cognitivi aperti, l'artista realizza oggetti di uso quotidiano potenziandone l'eccezionalità e rendendo così plausibili scenari inattesi e scarti logici e linguistici imprevisti. La monografia, che accompagna l'esposizione bolognese, comprende un testo di Roberto Daolio e interviste fra Eva Marisaldi, Hans Ulrich Obrist e il programma informatico "George".
Siamo sempre nuovi-nuovi. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Carlo Cambi Editore
anno edizione: 2011
pagine: 184
Catalogo, in coedizione Carlo Cambi Editore e Centro d'arte Spaziotempo, della mostra itinerante "Siamo sempre Nuovi-nuovi", che vede come prima tra le sue quattro tappe italiane Frittelli arte contemporanea (Firenze, 21 marzo - 5 maggio 2009) per poi passare a Parma (Galleria Centro Steccata), Alessandria (Studio Vigato) e Bergamo (Galleria del Tasso).Gli artisti sono: Enrico Barbera, Luciano Bartolini, Bruno Benuzzi, Carlo Bonfà, Vittorio D'Augusta, Giuseppe Del Franco, Enzo Esposito, Antonio Michelangelo Faggiano, Marcello Jori, Felice Levini, Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Vittorio Messina, Luigi Ontani, Giorgio Pagano, Giuseppe Salvatori, Salvo, Aldo Spoldi, Wal, Giorgio Zucchini. Scrive Renato Barilli: "La mostra che per la prima volta ha presentato l'etichetta dei Nuovi-nuovi si è aperta alla Galleria comunale d'arte moderna di Bologna il 15 marzo 1980, a cura di Renato Barilli, Francesca Alinovi e Roberto Daolio, il trio che sarebbe stato al centro di tutte le mostre successive, fino alla prematura scomparsa della Alinovi, nell'estate 1983. [...] Questo ciclo di mostre non intende affatto spendere le sue carte in una ricostruzione di passate fortune, si vuole invece puntare sull'attualità".