Libri di Régis Jauffret
Papà
Régis Jauffret
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2020
pagine: 200
Uno sguardo distratto al televisore, casualmente sintonizzato su un documentario dedicato alla Francia di Vichy, ai collaborazionisti, ai rastrellamenti della Gestapo. Improvvisa, inattesa, inaudita, appare un’immagine di Marsiglia, del palazzo dove lo scrittore è nato e cresciuto, di suo padre ammanettato e portato via da due agenti nazisti. Sette brevi secondi che cambiano tutto quello che si era pensato fino a quel momento. Da questo frammento, inverosimile e impossibile, ha origine la discesa di Régis Jauffret nell’abisso insondabile della vita di suo padre. Chi era Alfred Jauffret? Perché gli è così sconosciuto? Perché di quell’uomo rinchiuso nella sua sordità e nella sua bipolarità non ha mai saputo niente? Da cosa nasce questa sua «sete di un padre»? E allora eccolo tessere, smontare, rappezzare i pochi elementi che ha per costruire il suo «papà», parola insieme tenera e spaventosa, facendoci sprofondare come in ogni suo scritto nei magnifici e terrificanti labirinti di ciò che si è veramente, di ciò che non si vuole dire, di ciò che si cerca di nascondere, anche a se stessi. Di ciò che significa scrivere, creare, rimodellare e inventare la realtà. Un inestricabile groviglio di ricordi e di fantasmi, di vero e di falso, di voluto e di negato, di indicibile e di inaccettabile, di sperato e di irrimediabile. Come il Philip Roth di “Operazione Shylock”, come l’Heinrich Böll di “Foto di gruppo con signora”, come il Jerome David Salinger di “Alzate l’architrave, carpentieri”: uno scivolare cercando di aggrapparsi, violentemente attratti da quel buio nel quale si sa esserci forse una qualche verità che ci è inspiegabilmente eppure anche inevitabilmente necessaria.
Microfictions
Régis Jauffret
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2019
pagine: 1018
Cinquecento racconti, ognuno di sole due essenziali, travolgenti, spietate pagine, per raccontare gli esseri umani nelle loro più inconfessabili deviazioni e perversioni, nelle loro meravigliose bellezze, nei loro imprevedibili abissi, in tutte le loro inarrestabili derive, in tutto il loro inevitabile perdersi, mentire, fallire, risorgere, odiare, vendicarsi, uccidere, fuggire, ricordare e dimenticare, amare, volare, morire. Un libro che è come un veleno che piano piano ti entra dentro e inizia la sua lenta ma inesorabile opera di distruzione. Oppure come un antidoto che annienta subdolamente le comode certezze e le finte sicurezze che tutti ci siamo costruiti. Cinquecento vite raccontate nelle loro ferite. Alcune devastanti, definitive, totali e senza ritorno. Altre piccole, sul momento non troppo evidenti e all’apparenza risolvibili, ma che invece sappiamo daranno la direzione agli anni che arrivano dopo. Jauffret ci fa sentire - non capire: sentire, come una frustata - che ogni vita ne ha una di ferite, e che nessuno si può salvare da questa possibilità di deriva, che a volte è senza ritorno. Per questo "Microfictions" è un libro che parla di tutti noi.
1889
Régis Jauffret
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2023
pagine: 240
Austria, Braunau Am Inn, Salzburger Vorstadt, 15 luglio 1888, albergo Dafner. Aloïs Hitler e sua moglie Klara, che è anche sua nipote, la sua ex domestica e che ha ventitré anni meno di lui, vivono in un appartamento che l’albergatore affitta loro all’ultimo piano. Lei ha già avuto tre figli da lui, tutti morti poco dopo la nascita. E tira su i due figli di Aloïs, frutti d’un precedente matrimonio. Un giorno, in quel mese, viene concepito un figlio. Il romanzo inizia in quell’istante. Ormai Klara è incinta di Adolf Hitler, il più grande mostro di tutti i tempi. Klara è molto cattolica e divide le sue giornate tra la casa e la chiesa, dove è vittima di un prete che le promette l’inferno per ogni peccato che lei possa commettere. Sogna da sempre il figlio che porta in sé, chiedendosi se sia un maschio o una femmina. Spera che contrariamente ai primi tre, questo figlio sia robusto e che possa raggiungere l’età adulta. Il romanzo si conclude con il battesimo di Adolf, che ormai liberato dal peccato originale, diventa un figlio di Dio.
Autobiografia con Giochi di spiaggia
Régis Jauffret
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2022
pagine: 192
Un diciottenne, di cui non conosciamo il nome, esce di casa, seduce una ragazza e inizia così immediatamente il suo percorso di autodistruzione, realizzato attraverso la distruzione del mondo femminile. Una discesa agli inferi e nell’abisso che diventa metafora di una demolizione dell’idea stessa di «essere umano», e che avviene passando ininterrottamente da una donna all’altra, seducendole, facendosi mantenere, devastandole e poi abbandonandole senza nessuna emozione, senza nessuna pietà, senza nessun rimorso, senza una cattiveria che presupporrebbe dei riferimenti etici che il protagonista di questa «autobiografia» non possiede. Un Raskol’nikov senza senso di colpa, un Humbert Humbert privo di qualsiasi devozione, raccontato in una formidabile «autobiografia» del male. Un romanzo breve, definito da alcuni critici una «macrofiction», nel quale non c’è morale perché la morale non esiste, dove l’etica lascia il posto a una realtà talmente inaccettabile da divenire paradosso e iperbole, dove la letteratura si mette al servizio di un progetto narrativo devastante. Segue la raccolta di «finzioni» Giochi di spiaggia, pubblicata in Francia nel 2002, che è una sorta di «prova generale» delle Microfictions che scaturiranno in seguito dal cervello di questo scrittore. Diciassette racconti che riversano addosso a chi legge destini, vite, perdite e rinascite che sembrano uscire dalle vene di chi non può fare a meno di immaginare e poi raccontare tutte le «vite degli altri». Narrazioni (o finzioni) che si rivelano spietate, lucide, allucinate, acide visioni di noi stessi.
Microfictions. Volume Vol. 2
Régis Jauffret
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2021
pagine: 1016
Undici anni prima di quello che in Italia è noto come Microfictions, Régis Jauffret aveva pubblicato, nel 2007, la sua prima raccolta di microracconti, provocatoriamente sottotitolata «romanzo». In quel libro ha avuto inizio e definizione la narrativa unica di Jauffret. E in questo incontenibile libro «originario» la narrazione della deviazione e dello sperdimento umano è se possibile ancora più estremo, più aspro, più scivoloso, a tratti quasi intollerabile. Eppure già qui, come in tutto ciò che questo «sacerdote del male dell'uomo» ha scritto, si sprigiona quella sorta di ipnosi, di sottile velenosa attrazione che ci impedisce di distoglierci dalla lettura, portandoci a uscire dalla nostra «comfort zone» e a consumare e smontare ogni certezza che ci ha costruiti e ci rende sicuri. In questi ulteriori cinquecento racconti, ognuno di sole due essenziali, travolgenti, spietate pagine, si staglia la forza della letteratura, che come nient'altro al mondo può aprire le porte della nostra percezione e farci capire cosa siamo, cosa non siamo, cosa vorremmo essere, cosa per nostra fortuna forse non saremo.
Il banchiere
Régis Jauffret
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2018
pagine: 155
Un banchiere svizzero ucciso alla fine di un gioco erotico sadomaso, un’amante assassina, uno dei più grandi scandali sessuali recenti in un romanzo-verità di enorme successo. Un libro che lascia senza fiato e che in Francia è diventato un caso giudiziario che ha messo in discussione la libertà di espressione degli scrittori: la famiglia del banchiere Edouard Stern, di cui questo romanzo racconta, ha chiesto il ritiro e la distruzione di tutte le copie del libro.
Cannibali
Régis Jauffret
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2017
pagine: 192
Noémie è una pittrice di 24 anni che ha appena rotto con Geoffrey, un architetto cinquantaduenne con cui ha avuto una relazione. Il romanzo inizia con una lettera in cui la ragazza annuncia alla madre del suo ex di aver rotto con lui. Tra le due donne si sviluppa una corrispondenza che finisce per creare un legame diabolico che le porterà a progettare di divorare quest'uomo. Due donne che sono due amanti appassionate. La madre che ha dato al figlio il nome dell'unico uomo che abbia mai amato, morto prima del suo matrimonio. La ragazza che è una «collezionista di storie d'amore» sempre alla ricerca di un ideale irraggiungibile.
Dark Paris Blues
Régis Jauffret
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2016
pagine: 290
Marjorie ha deciso di rompere. Non ama più Tibère o forse lo ama troppo, non lo sa più. Una cosa è certa: è terrorizzata dal suo sesso e i due non riescono più ad amarsi fisicamente. Assistiamo così alla loro ultima notte insieme, sullo sfondo della camera in Boulevard Raspail e della rive gauche, che si popola di fatti e personaggi improbabili che danno vita a un'indimenticabile commedia dell'assurdo. Un romanzo spiazzante, destabilizzante, che mette in scena il dramma di una coppia in crisi, alle prese con il lato più misterioso e impalpabile del sentimento amoroso, con la paura di perdere l'altro, con la sfiducia di fronte all'asfissia affettiva.