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Libri di Renata Salecl

La tirannia della scelta

La tirannia della scelta

Renata Salecl

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 169

Facciamo un esempio, pensiamo a quanto spesso è difficile scegliere cosa mangiare in un ristorante cinese, per il semplice fatto che ci sono tantissime opzioni. Ci troveremo davanti a più problemi: il desiderio di fare la scelta ideale, il pensiero di come gli altri giudicheranno la scelta, quali tipi di scelte potrebbero fare gli altri, la sensazione che non vi sia nessuno al quale delegare la decisione, il timore di non poter fare una scelta veramente libera. Siamo incoraggiati da più parti a considerare la nostra vita come un insieme di scelte da fare: dai prodotti sugli scaffali dei supermarket alle nostre carriere professionali, le nostre relazioni e i nostri corpi, tutta la nostra vera identità sembra esistere solo per poter scegliere. Abbiamo fatto propria l'impazienza del capitale. Prevale il desiderio continuo di profitti immediati. Non sono solo le aziende e la finanza che fanno pressione per gestire ogni rischio e massimizzare i profitti. Tutti noi siamo invitati a comportarci come le aziende: fare un piano per gli obiettivi della nostra vita, compiere investimenti a lungo termine, essere flessibili, ristrutturare l'impresa della nostra esistenza, e prendere i rischi necessari per incrementare gli utili. Ma paradossalmente questa apparente libertà di scegliere crea una maggiore ansia, un senso di inadeguatezza e colpa.
9,50

La tirannia della scelta

Renata Salecl

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 170

Facciamo un esempio, pensiamo a quanto spesso è difficile scegliere cosa mangiare in un ristorante cinese, per il semplice fatto che ci sono tantissime opzioni. Ci troveremo davanti a più problemi: il desiderio di fare la scelta ideale, il pensiero di come gli altri giudicheranno la scelta, quali tipi di scelte potrebbero fare gli altri, la sensazione che non vi sia nessuno al quale delegare la decisione, il timore di non poter fare una scelta veramente libera. Siamo incoraggiati da più parti a considerare la nostra vita come un insieme di scelte da fare: dai prodotti sugli scaffali dei supermarket alle nostre carriere professionali, le nostre relazioni e i nostri corpi, tutta la nostra vera identità sembra esistere solo per poter scegliere. Abbiamo fatto propria l'impazienza del capitale. Prevale il desiderio continuo di profitti immediati. Non sono solo le aziende e la finanza che fanno pressione per gestire ogni rischio e massimizzare i profitti. Tutti noi siamo invitati a comportarci come le aziende: fare un piano per gli obiettivi della nostra vita, compiere investimenti a lungo termine, essere flessibili, ristrutturare l'impresa della nostra esistenza, e prendere i rischi necessari per incrementare gli utili. Ma paradossalmente questa apparente libertà di scegliere crea una maggiore ansia, un senso di inadeguatezza e colpa.
16,00 15,20

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