Libri di Roberto La Motta
E Micene brucia
Roberto La Motta
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2022
pagine: 61
Riservato ad un pubblico 18+.
Dietro le quinte della prima Londra
Roberto La Motta
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2021
pagine: 122
“Dietro le quinte della prima Londra” è la simbiosi di due racconti lunghi che prendono piede nelle prime esperienze londinesi in cui si imbatte il giovane che ne racconta vicissitudini noir e profonde dello spirito invocato a crescere, soffrire, immortalare ed infine mettere in eterno il proprio infinito e potente Io. “Pigiama di donna sullo scrittoio” apre all’amore e al suo dualismo e “Sto solo smaltendo l’amore” basa tutto sulla rinascita dell’amore e il ritorno all’amore del racconto precedente.
Si fotografavano le piante
Roberto La Motta, Francesco Marcello
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2020
pagine: 104
“Si fotografavano le piante” è una raccolta di racconti dataci da due autori calabresi che hanno incentrato il loro lavoro sul fotografare e sul creare delle istantanee per quattro immagini ciascuno; ne conviene un gioco di ricordi, di amori, di follie, di psiche ma anche di morte. Racconti pieni di talento di un’arte mai persa e colmi di sincerità verso l’emozione.
La folta compagnia
Roberto La Motta
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2019
pagine: 324
Un viaggio sulla vita reale e sui momenti di lucidità alcolica. Simile e contrario al sogno dantesco. Divina Commedia alcolica ammaliata dalla vita quotidiana e odierna in una rete di amicizie reali. Personaggi realmente divinizzati. Senza noir e senza poetica. Una sorta di sommo poeta battezzato dall’alcool nei suoi paradisi, purgatori e propri inferi. Consigliato a un pubblico adulto.
Frullato di grigio
Roberto La Motta, Fiorenzo Foti
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2017
pagine: 82
Due autori che scrivono di un solo personaggio attraverso il quale esprimono le differenze di diffidenza verso il mondo. Due voci per un unico corpo. Agio, personaggio problematico, affronta nella sua amata Calabria temi come il rapporto con i genitori, il lavoro, la famiglia e la donna; il tutto inzuppato nella centrifuga dell’alcool e della sua terra. I due autori si cimentano in questa sfida con odio, profondità, disprezzo e strafottenza. Incredibilmente questo lavoro ha punti di incontro con le due personalità degli autori, che si assottigliano fino a sovrapporsi. Agio è un ragazzo creato dai due scrittori: un unico ed uguale personaggio che è la sinesi delle differenti vicende delle due mani che gli hanno dato vita. Il libro si evolve in due parti per dare al lettore una più chiara comprensione della visione dei due scrittori. Nella prima parte si narra dell’abbandono dei genitori e della potenza positiva o negativa del lavoro. Nella seconda parte si parla della violenza di una famiglia disastrata e della figura della donna come prolungamento di una cattiveria emancipata.