Libri di Rolando Argentero
Alto Canavese, Cuorgnè e valli dell'Orco
Rolando Argentero
Libro: Copertina morbida
editore: Hever
anno edizione: 2015
pagine: 224
La collana che narra l'antica fede canavesana si conclude con quest'opera.Il primo percorso parte da Cuorgnè per passare a Valperga, di dove è consigliabile un'escursione a Belmonte (uno dei luoghi più frequentati dai fedeli di tutto il Piemonte), per proseguire verso Pertusio, San Ponso, Salassa, Oglianico, Favria, Busano, Rivara, Forno Canavese, Pratiglione, Prascorsano, Canischio, San Colombano Belmonte. L'area è attualmente di pertinenza dell'arcidiocesi di Torino; soltanto dal 1800 al 1817 fu affidata alla diocesi di Ivrea. Il secondo percorso, invece, si snoda attraverso la Valle dell'Orco: qui la responsabilità della diocesi di Ivrea non è mai stata messa in discussione. Chi vuole percorrerlo inizia da Alpette o Frassinetto, quasi due sentinelle poste ai lati dell'ingresso della valle, poi prosegue verso Pont Canavese e Sparone, si inoltra nella Valle di Ribordone, quindi torna a Locana, tocca la valle di Piantonetto, sale a Noasca e raggiunge Ceresole Reale, fino al lago Serrù, dove si aprono maestosi scenari per gli sciatori: ovunque, tuttavia, lungo gli oltre quaranta chilometri di salita, la presenza di Dio è evidente.
Il Canavese intorno a Rivarolo e verso Chivasso
Rolando Argentero
Libro: Copertina morbida
editore: Hever
anno edizione: 2015
pagine: 208
Il primo itinerario, con cui inizia il terzo volume sulla quadrilogia de "I percorsi della fede in Canavese", parte dalla città di Rivarolo, ne tocca le zone vicine, poi passa ad Agliè, famoso sia perché scelto in passato come soggiorno dai duca di Savoia, sia per i ricordi letterari di Guido Gozzano, sia per l'incredibile numero di chiese straordinarie. Con il secondo, si prosegue "nelle terre dell'Erbaluce", ovvero nell'area del calusiese. Stupefacente sarà scoprire anche il grande numero di chiese di valore che la cittadina e le sue ben quattro frazioni hanno a disposizione, quasi tutte dotate di organi. Attorno vi sono altre realtà importanti come Candia, da un lato, Vische e Mazzè dall'altro che sembrano gareggiare per la ricchezza dei luoghi di culto. Quando poi il fedele si avvia sul terzo percorso avrà di fronte a sé le bellezze dell'abbazia di Fruttuaria, con testimonianze ancora originarie dell'epoca della costruzione; poi Chivasso, il cui Duomo sembra un capolavoro di ricamo per i fregi e le figure in cotto di gusto tardogotico. Dopo un giro nel parco fluviale del Po, l'itinerario si chiude a Villareggia, comune un tempo ricco di storia.
Il canavese della valli Dora, Chiusella, Sacra e Soana
Rolando Argentero
Libro: Copertina morbida
editore: Hever
anno edizione: 2015
pagine: 240
La quadrilogia giunge a metà dell'opera e nelle aree interessate da questo volume (con la prefazione di mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea), i monumenti religiosi occupano un posto di assoluto riguardo nella vita quotidiana degli abitanti. Il primo percorso si sviluppa nelle zone basse della Valle della Dora Baltea (che pure conta monumenti sacri fino ai 2300 metri d'altitudine del Mombarone); il secondo percorre la dolce Pedanea che nel ricordo dei San Martino conserva chiese bellissime, e il terzo sale in Valchiusella, che fino a mezzo secolo fa contava centinaia di abitanti. Si passa poi in Valle Sacra che - come dice il nome - è disseminata di chiese, cappelle e santuari a tutte le altitudini e infine si affronta la Val Soana con una cinquantina di luoghi sacri da Frailino, appena sopra Pont Canavese, fino ai 2200 metri del Monte Fanton dove vigila il santuario di San Besso, martire tebeo nella cui fede sono cresciute le genti di Cogne, della Val Soana e di Ozegna, e la cui salma è sepolta ora nel Duomo di Ivrea.
Ivrea & Canavese orientale
Rolando Argentero
Libro: Copertina morbida
editore: Hever
anno edizione: 2015
pagine: 232
Chiese, pievi, cappelle, cattedrali, abbazie, santuari e Vie Crucis: non esiste borgo in Canavese per minuscolo che sia che non disponga del proprio luogo di culto. Si può chiaramente affermare che era una terra di fede, un mondo in cui la religione occupava il primo posto nella scala dei valori esistenziali. Stante l'incredibile quantità di monumenti religiosi sul territorio, spesso ricchi di opere d'arte che meritano di essere portate a conoscenza di un pubblico più vasto, sono nati I percorsi della fede in Canavese in collaborazione con la Diocesi di Ivrea: quattro volumi che descrivono, dal lontano Medioevo all'attualità, la storia e le leggende di quasi un migliaio di luoghi sacri canavesani. Il primo volume, Ivrea & Canavese Orientale, descrive le chiese cittadine di Ivrea e individua altri due percorsi: il grande anello attorno ai laghi (che parte da Cascinette di Ivrea, Chiaverano, Burolo, Bollengo, Palazzo Canavese, Piverone, Azeglio, Settimo Rottaro, Caravino, Cossano, Maglione, Borgomasino, Vestignè per chiudersi ad Albiano), e il circuito del piccolo anfiteatro morenico (che scende a Pavone Canavese, Perosa Canavese, Scarmagno, Romano Canavese, Strambino).
Il Canavese tra Pedanea e Valchiusella dai Salassi ai malgari. Ediz. italiana e inglese
Enrico Formica, Rolando Argentero
Libro: Copertina morbida
editore: Hever
anno edizione: 2010
pagine: 224
Il volume descrive due splendide aree che rappresentano un unicum, per caratteristiche geomorfologiche, ambientali e paesaggistiche, di uno dei più suggestivi angoli del Canavese. Diciassette Comuni, dalla piana al fondo delle montagne (Loranzè, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo, Strambinello, Vistrorio, Pecco, Lugnacco, Issiglio, Vidracco, Alice Superiore, Rueglio, Brosso, Meugliano, Vico Canavese, Trausella e Traversella) costituiscono un Medioevo in parte ancora intatto, ma che riesce a convivere egregiamente con le esigenze dell'epoca attuale.
Il Canavese all'ombra della serra. Tra via Francigena e strada del vino
Rolando Argentero, Enrico Formica, Michele Basanese
Libro: Libro in brossura
editore: Hever
anno edizione: 2008
pagine: 184
Storia di dodici paesi, ai piedi di una delle più belle colline moreniche del mondo. Il volume illustra la storia e le leggende, la gente, le attività di quella terra canavesana adagiata ai bordi dell’anfiteatro morenico a ridosso della Serra, una delle colline moreniche più lunghe del mondo, e costituito da dodici comuni (Carema, Settimo Vittone, Borgofranco, Nomaglio, Andrate, Montalto Dora, Chiaverano, Cascinette, Burolo, Bollengo, Palazzo, Piverone). Le fotografie sono accompagnate da un dettagliato testo che descrive ogni singolo comune e sono precedute da una lunga trattazione che affronta il comprensorio in chiave unitaria: dalla storia antica, all’uniformità geologica, alle manifestazioni comuni (Via Francigena, Strada del Vino, Passeggiando intorno all’Acqua), ai personaggi che hanno fatto la storia. Ogni capitolo è anticipato da un riassunto in inglese.
Il Canavese del piccolo anfiteatro morenico. Tra castelli e vigne
Rolando Argentero, Enrico Formica
Libro: Libro in brossura
editore: Hever
anno edizione: 2008
pagine: 208
Questo volume consente di scoprire le talvolta misconosciute eccellenze dei quindici paesi dislocati lungo il piccolo anfiteatro morenico, che annovera realtà tutte meritevoli di attenzione (Agliè Bairo Caravino Cuceglio Mercenasco Montalenghe Pavone Canavese Perosa Canavese Romano Canavese San Martino Canavese Scarmagno Strambino, Torre Canavese Vestignè e Vialfrè). Il viaggio si dipana tra castelli storici, meravigliose chiese e splendidi tesori d’arte e di fede, per soffermarsi sui singoli paesi dei quali si narra la storia di ieri e l’odierna vitalità. Ogni capitolo è anticipato da un riassunto in inglese.
Quando in Canavese esistevano le «grandi» fabbriche
Rolando Argentero, Michele Basanese
Libro: Libro in brossura
editore: Hever
anno edizione: 2006
Una storia socioeconomica della regione canavesana che si avvale delle accurate indagini svolte sul campo da Rolando Argentero, illustrate con immagini attuali di Michele Basanese e fotografie d’antan che rievocano lontane atmosfere. Poteva essere salvata la Olivetti? Alla domanda cui da dieci anni stanno cercando di dare risposta economisti, analisti finanziari, esperti in informatica, si aggiunge ora il libro Quando in Canavese esistevano le “grandi” fabbriche, scritto da Rolando Argentero. L’autore, partendo dalla metà del 1600, quando nella zona di Cuorgnè si installarono le prime officine meccaniche per rifornire l’Arsenale di Torino, ripercorre le varie attività che hanno contraddistinto la sub-regione canavesana, dalle miniere alla ceramica, dal tessile alla meccanica, dall’elettronica alla telefonia, e via innovando. Negli ultimi anni il Canavese è stato coinvolto in una crisi lunga e difficile, causata da scelte imprenditoriali spesso inadeguate che hanno portato il territorio alle sue attuali vicissitudini. Partendo dall’assunto che per interpretare il presente e progettare il futuro bisogna studiare il passato, Argentero ne ha tratto lo spunto per esaminare la tuttora inspiegabile dissoluzione dell’impero olivettiano, e la fine di aziende che parevano eterne: dalla Châtillon di Ivrea (oltre tremila dipendenti), alle grandi manifatture che sorgevano sulle rive dell’Orco (a Pont e a Cuorgnè), e a quelle nate in un secondo tempo un po’ ovunque – a Caluso, Strambino, Mathi, Rivarolo, San Giorgio – e che hanno consentito a lungo al Canavese di fare concorrenza al Novarese e al Verbano nello specifico settore...