Libri di Sebastiano Artale
Quella che rimane sei tu poesia
Sebastiano Artale
Libro
editore: Libreria Editrice Urso
anno edizione: 2016
pagine: 56
Rivisitando le poesie del suo antenato Giuseppe Artale vissuto ad Avola nell'Ottocento, Sebastiano ha iniziato, quasi per caso, la sua produzione di verseggiatore via via sempre con più passione e più sentimento, al fine di mettere in risalto i diversi messaggi in esse contenute. La partecipazione, sin dall'adolescenza, alla vita della comunità parrocchiale dei Frati Minori Conventuali di Sant'Antonio Abate in Avola, ha contribuito a consolidare la fede cristiana nei suoi valori fondamentali da cui ha tratto fonte di ispirazione per scrivere poesie di carattere religioso rivolte a Dio, alla Vergine Maria e ai Santi. Avvenimenti di carattere storico e sociale del secolo scorso sono i temi preponderanti di alcune poesie.
Che bellu stu cantu ri sti puisii
Sebastiano Artale
Libro: Copertina morbida
editore: Libreria Editrice Urso
anno edizione: 2015
pagine: 56
Rivisitando le poesie del suo antenato Giuseppe Artale vissuto ad Avola nell'Ottocento, Sebastiano ha iniziato, quasi per caso, la sua produzione di verseggiatore via via sempre con più passione e più sentimento, al fine di mettere in risalto i diversi messaggi in esse contenute. La partecipazione, sin dall'adolescenza, alla vita della comunità parrocchiale dei Frati Minori Conventuali di Sant'Antonio Abate in Avola, ha contribuito a consolidare la fede cristiana nei suoi valori fondamentali da cui ha tratto fonte di ispirazione per scrivere poesie di carattere religioso rivolte a Dio, alla Vergine Maria e ai Santi. Avvenimenti di carattere storico e sociale del secolo scorso sono i temi preponderanti di alcune poesie.
«Mumma» u pueta cantastorii mi fazzu ciamari, e cuntu li me storii a tutti pari
Sebastiano Artale
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Editrice Urso
anno edizione: 2019
pagine: 56
"In queste pagine che vi invitiamo a leggere con interesse, il poeta esprime per lo più in dialetto i temi più diversi riguardanti la vita religiosa, storica, e culturale in senso lato, della città in cui vive, Avola, da quelli tragici, come il terremoto del 1693, a quelli della lotta per il lavoro come quelli riguardanti i "Fatti di Avola" del 2 dicembre 1968. Si dedica assai il poeta, inoltre, al sentimento religioso del popolo avolese, dando eco alle invocazioni dei pellegrini devoti a San Sebastiano, ritma coi versi le varie feste dal Natale a quant'altro, e libera le corde più belle del cuore, come sa fare solamente lui, continuando e perpetrando nel Terzo Millennio l'arte poetica del suo antenato Giuseppe Artale inteso nell'Ottocento, come lui, "Mumma". Non mancano in questo testo poesie dedicate agli ambienti e alle zone vicine alla sua cittadina, come non potevano mancare versi dedicati all'amore, e alla sua amata Nella". (Francesco Urso)