Libri di Sergio Baratto
My favorite things
Sergio Baratto
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2023
pagine: 249
Può l’onda d’urto di un’esplosione durare tutta una vita, attraversare il tempo, sollevare una nuvola di polvere che dall’infanzia ricoprirà anche gli anni a venire, fino alla vecchiaia? Si possono sovvertire le leggi della fisica, riavvolgere il nastro, invertire gli accadimenti, il tempo, lo spazio? Tutto ha inizio una sera di settembre del 1952, in un prato della periferia milanese, dove un gruppo di ragazzini si è attardato a giocare. Un evento inaspettato e drammatico modificherà per sempre l’esistenza di uno di loro, Franco. Da quel momento, sprofondato in una specie di shock post-traumatico, Franco attraverserà la vita e la storia come un sonnambulo, tra la passione solitaria per il jazz, l’incontro fortuito con un leggendario sassofonista e i viaggi di lavoro nei luoghi più desolati dell’Asia sovietica. Dimenticando tutto, persino se stesso, finché la malattia della nipotina Amina non lo costringerà a guardare nella voragine di quell’antica lacerazione. Con uno stile denso e coraggioso, Sergio Baratto descrive le nostre solitudini urbane e post-industriali, per scoprire se ciò che è stato può non essere.
Io, comandante di Wagner. Una testimonianza unica sull'armata segreta di Putin
Marat Gabidullin
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Pienogiorno
anno edizione: 2022
pagine: 283
Per la prima volta un ex comandante del gruppo Wagner racconta fatti (e misfatti) delle guerre di Putin. Hanno tentato di non farci leggere questo libro. Nel 2020, un piccolo ma coraggioso editore siberiano annuncia la pubblicazione della prima testimonianza non anonima dall’interno del Gruppo Wagner, considerato l’armata segreta di Vladimir Putin. Ma il giorno dopo aver parlato del libro in un’intervista, l’autore, Marat Gabidullin, un ex comandante della milizia, riceve minacce tali da costringerlo ad annullare il progetto. Ora questa preziosissima testimonianza di un soldato dell’ombra viene finalmente alla luce. Gabidullin non è un pentito. Non è un delatore, dilaniato dalla propria coscienza. No. Marat è un soldato. Un homo sovieticus che si porta nelle viscere tutte le forme di schizofrenia che albergano nell’uomo russo contemporaneo. Orgoglioso di aver fatto parte delle forze aeree dell’esercito regolare del suo Paese. Orgoglioso di aver combattuto l’Isis in Siria come mercenario di Wagner. Eppure, Marat è a disagio nell’ammettere di aver servito un esercito ombra illegale, oggi sotto i riflettori, accusato di aver commesso i peggiori abusi, stupri, torture e omicidi contro le popolazioni civili nei Paesi in cui è sceso in campo. Dalla Siria alla Repubblica Centrafricana. Dalla Libia all’Ucraina. Questo racconto nasce dalle contraddizioni che ossessionano il suo autore. È una storia profondamente russa, la storia di una rottura e di una redenzione. L’avventura di un soldato di ventura al servizio di un esercito che ufficialmente non esiste. È per esistere che Marat ha deciso di scrivere. Inscrivendo nel marmo una storia finora soppressa dalle autorità del suo Paese. La verità, una parola molto impegnativa, è la ragion d’essere di questa narrazione in prima persona. «Nemico del popolo è il termine ora in voga per marchiare chiunque osi dire ciò che gli uni preferiscono tacere e gli altri non vogliono riconoscere. Temo per la mia vita e la mia libertà? Chi vivrà vedrà».
La steppa
Sergio Baratto
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 344
La Steppa è lo spazio selvaggio che si spalanca al confine della civiltà. Solo che il confine è molto sottile, e vicino: è la striscia d'asfalto che separa il paese di Arimiate dalla desolazione. Qui, nella notte, si muovono gruppi di disperati, emarginati da una società decaduta ma decisa a preservare un illusorio benessere blindandosi nei supercondomini asettici che continuano a fiorire ai margini della statale. La crisi economica è ormai una malattia endemica, che lascia sul campo capannoni sventrati e fabbriche abbandonate, corrodendo ogni frammento di bellezza e di solidarietà. In questo spazio apocalittico, eppure terribilmente famigliare, vive il protagonista, ancora ragazzino quando questa storia ha inizio. Insieme a Zeno e ad Aili, due compagni di scuola, forma una stralunata famiglia. Zeno è forte, deciso e coraggioso: è tutto ciò che lui sente di non essere. Aili è la ragazza più strana e meravigliosa che abbia mai visto: ha lunghi capelli bianchi, è sfrontata, dolce, unica. Poi qualcosa di inimmaginabile accade e, insieme all'innocenza, si porta lontano Zeno e Aili. Il protagonista rimane solo a fare da testimone all'avanzata della Steppa e alla follia dei suoi concittadini, che si organizzano in squadriglie armate, i centoneri, e compiono spedizioni punitive. Mettersi contro i centoneri significa morire. Eppure la fiammella della resistenza e della speranza non si spegne nemmeno quando tutto sembra perduto...
Diario di un'insurrezione
Sergio Baratto
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2012
pagine: 119
Genova, G8, luglio 2001. La ribellione contro la mercificazione del mondo è sul punto di coagularsi in un movimento internazionale organizzato che neppure la repressione poliziesca sembra poter fermare. Ma l'estate della sommossa è destinata a spegnersi in un autunno precoce: l'11 settembre segna l'inizio di un decennio in cui il terrorismo da una parte e il militarismo dall'altra finiranno per stritolare ogni dissenso. A chi si ostina a credere nella lotta per un altro mondo possibile non resta che sottrarsi e fuggire. Ma questa fuga, sempre più solitaria, disperata e testarda, si trasforma piano piano in una marcia di attraversamento. La ritirata si confonde con l'avanzata e si fa cammino interiore di rigenerazione. "Diario di un'insurrezione" è il racconto personale di una storia collettiva, una piccola anabasi in cui, nell'oscurità dei territori ostili attraversati, ci si prende la libertà di fare bilanci, ricostruire sogni, lavorare sulla memoria e reinventare il futuro.