Libri di Shirley Jackson
La ragazza scomparsa
Shirley Jackson
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 78
Il mondo di Shirley Jackson in miniatura: tre racconti, uniti dal brivido di scoprire che l'orrore di cui leggi sta capitando a te.
La lotteria
Shirley Jackson
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2007
pagine: 82
Il racconto di Shirley Jackson intitolato "La lotteria" ricorda da vicino, per la fama che lo circonda, la famigerata lettura radiofonica della Guerra dei Mondi di Orson Welles. Fama non immeritata, giacché la pubblicazione sul "New Yorker" nel 1949, scatenò un pandemonio. Molti lo presero alla lettera, reagendo all'istante e poi per lungo tempo con missive indignate o atterrite alla redazione. Certe cose non potevano, non dovevano succedere. Eppure la storia si presenta in tutta innocenza quale pura e semplice descrizione della lotteria che si svolge nell'atmosfera pastorale, quasi idilliaca, di un villaggio del New England in un luminoso mattino di giugno, come ogni anno da tempo immemore. Ma giunto al termine di questo racconto, come degli altri che compongono l'intensa silloge qui proposta, il lettore scoprirà da sé, in un crescendo di "brividi sommessi e progressivi" - come diceva Dorothy Parker che cosa li rende dei classici del terrore. Secondo un altro illustre ammiratore della Jackson, oltre che maestro del genere, Stephen King, lo sono perché "finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio".
Abbiamo sempre vissuto nel castello
Shirley Jackson
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2009
pagine: 192
"A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce"; con questa dedica si apre "L'incendiaria" di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.
Lizzie
Shirley Jackson
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2014
pagine: 318
La protagonista, Elizabeth Richmond, ventitré anni, i tratti insieme eleganti e anonimi di una "vera gentildonna" della provincia americana, non sembra avere altri progetti che quello di aspettare "la propria dipartita stando il meno male possibile". Sotto un'ingannevole tranquillità, infatti, si agita in lei un disagio allarmante che si traduce in ricorrenti emicranie, vertigini e strane amnesie. Un disagio a lungo senza nome, finché un medico geniale e ostinato, il dottor Wright, dopo aver sottoposto la giovane a lunghe sedute ipnotiche, rivelerà la presenza di tre personalità sovrapposte e conflittuali: oltre alla stessa Elizabeth, l'amabile e socievole Beth e il suo negativo fotografico Betsy, "maschera crudele e deforme" che vorrebbe fagocitare e distruggere, con il suo "sorriso laido e grossolano" e i suoi modi sadici, insolenti e volgari, le altre due. È solo l'inizio di un inabissamento che assomiglierà, più a che un percorso clinico coronato da un successo terapeutico, a una discesa amorale e spietata nelle battaglie angosciose di un Io diviso, apparentemente impossibile da ricomporre: tanto che il dottor Wright sentirà scosse le fondamenta non solo della sua dottrina, ma della sua stessa visione del rapporto tra l'identità e la realtà.
L'incubo di Hill House
Shirley Jackson
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2016
pagine: 240
Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice - e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro. A tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo fornisce una risposta. Non è infatti la fragile e indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, prolungando l'esperimento paranormale in cui l'ha coinvolta l'inquietante professor Montague. È la Casa - con le sue torrette buie, le sue porte che sembrano aprirsi da sole - a scegliere, per sempre, Eleanor Vance.
Paranoia
Shirley Jackson
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 216
Un giorno, a metà degli anni Novanta, Laurence Jackson Hyman, il figlio maggiore di Shirley Jackson, apre la porta di casa e — sorpresa — si trova davanti una scatola di cartone senza traccia di mittente. Dentro, immediatamente riconoscibili dai fogli di carta gialla e dai caratteri della sua Roval, una messe di scritti inediti della madre, morta ormai da trent'anni. Da quell'imprevista cornucopia, e dalle successive ricerche nel suo Fondo presso la Biblioteca del Congresso di Washington, scaturirà nel 2015 un libro sorprendente, "Let Me Tell You", definito «un revival di 'Ai confini della realtà'».I molti e appassionati lettori di Shirley Jackson — che amava dire di essere una strega — saranno così felici di trovare, nella scelta che qui offriamo, comicissimi sketch familiari, stranianti conferenze sull'arte dello scrivere, nonché alcuni dei racconti più inquietanti che «la maestra di Stephen King» abbia mai scritto. E di provare di nuovo quell'arcano sentimento che proprio lei ci ha fatto conoscere così bene: l'angoscia che si insinua in noi nell'intravedere la presenza del Male.
Lizzie
Shirley Jackson
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 320
«Quella giovane donna, anonima e ottusa, che ogni mattina si reca in ufficio per vidimare le lettere in arrivo al museo dove lavora, neanche ci pensa a entrare in contatto con la propria vita interiore. In compenso, avverte un persistente mal di schiena, continue emicranie e vertigini, oltre a soffrire d'insonnia: i primi sintomi di quel vero e proprio abisso mentale in cui sta per precipitare ... Shirley Jackson è abilissima a mettere in scena questo terrificante teatro dell'anima, con le diverse personalità che entrano ed escono di scena, prendendo via via il controllo del corpo». (Franco Marcoaldi)
La lotteria
Shirley Jackson, Miles Hyman
Libro: Libro rilegato
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 135
Il racconto da cui è nata la leggenda di Shirley Jackson è stato molte cose. Il testo più letto nella lunga e gloriosa storia del «New Yorker», ad esempio, e la storia che ha inaugurato una stagione nuova del gotico americano. Ora, grazie alla matita di Miles Man, la lotteria si trasforma in qualcosa di ancora diverso: una partitura visiva, dove il disegno e la precisione rivelano un volto inedito del terrore.
La luna di miele di Mrs. Smith
Shirley Jackson
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 279
«Casa nostra spesso era piena di letterati e artisti eminenti» raccontano i figli di Shirley Jackson. «Si tenevano feste leggendarie e partite a poker con pittori, scultori, musicisti, compositori, poeti, insegnanti e scrittori di ogni genere. Ma il suono della sua macchina da scrivere non mancava mai, la sentivamo battere sui tasti fino a notte fonda». E da quell'ostinato ticchettio della Royal di mamma Shirley usciva a getto continuo una produzione che ha pochi paragoni: celebri romanzi dell'orrore come "L'incubo di Hill House" e clamorose perle nere come "La lotteria", certo, ma anche una mole imponente di racconti destinati a rimanere a lungo sconosciuti - e che solo trent'anni dopo la morte della Jackson verranno alla luce, con un coup de théâtre degno di una delle sue storie: alcuni estratti da uno scatolone ritrovato in un fienile del Vermont e spedito senza preavviso alla famiglia, e altri, moltissimi altri, scoperti alla Library of Congress di Washington e alla San Francisco Public Library. Racconti di cui questo libro offre una ricca scelta, dove il lettore troverà non solo il thriller nero e la fiaba gotica di cui la Jackson è riconosciuta maestra, ma anche commedie surreali, sketch stranianti, comici quadri familiari, esplorazioni della psiche, con fulminanti incursioni nei territori di confine tra normalità e follia. E sempre sarà felice, il lettore, di lasciarsi inghiottire dagli ingranaggi di una macchina narrativa di diabolica perfezione.
Abbiamo sempre vissuto nel castello
Shirley Jackson
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 189
"A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce"; con questa dedica si apre "L'incendiaria" di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.
Vita tra i selvaggi
Shirley Jackson
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 197
Quando non era impegnata a ideare storie che avrebbero terrorizzato generazioni di lettori, Shirley Jackson conduceva una vita che verrebbe la tentazione di definire ordinaria, per quanto frenetica. Un marito, quattro figli, un cane, un numero imprecisato di gatti, una grande casa isolata nel Vermont: abbastanza per riempire le giornate in attesa del «miracolo serale» – il momento in cui i bambini andavano a letto e il caos si placava per qualche ora. Ma quelli dello scrittore non sono panni che si possano svestire e indossare a piacimento; e se da Conrad abbiamo imparato che chi scrive lavora anche quando guarda fuori dalla finestra, grazie a Jackson scopriamo qui che può farlo persino mentre organizza un trasloco, si prepara a un tardivo esame per la patente, passa una convulsa mattinata ai grandi magazzini, si barcamena tra bambinaie inaffidabili – o addirittura in libertà condizionata –, cerca di gestire un esilarante valzer dei posti letto quando un'influenza colpisce tutta la famiglia. "Vita tra i selvaggi" si rivela allora una porta, forse ben nascosta ma non necessariamente secondaria, per entrare nel bizzarro universo di una strega molto domestica. E ci fornisce la prova che la differenza tra comico e inquietante, proprio come quella tra cura e veleno, talvolta può essere una mera questione di proporzione degli ingredienti.
Paranoia
Shirley Jackson
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 205
«Vivo in una vecchia casa umida con un fantasma che cammina rumorosamente in quella stanza in soffitta dove noi non siamo mai entrati (credo che sia murata), e la prima cosa che ho fatto quando ci siamo trasferiti qui è stato disegnare simboli magici a carboncino sulle soglie e sui davanzali delle finestre per tenere fuori i demoni, e in generale ha funzionato. In cantina crescono i funghi, e le mensole di marmo dei caminetti hanno l’inspiegabile abitudine di cadere in testa ai figli dei vicini. «Nelle notti di plenilunio mi si può trovare in giardino a raccogliere la mandragora, che coltiviamo in piccole quantità insieme al rabarbaro e alle more. Di solito non vado pazza per quelle ricette con le erbe o le ali di pipistrello, perché non si può mai essere certi della loro riuscita; mi affido quasi completamente alla magia delle immagini e dei numeri. La mia esperienza più interessante è stata con una ragazza che mi ha offesa e in seguito è caduta nella tromba dell’ascensore e si è rotta tutte le ossa che aveva in corpo, tranne uno di cui ignoravo l’esistenza».

