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Libri di Silvia Morotti

Il sarto in certi romanzi

Il sarto in certi romanzi

Silvia Morotti

Libro

editore: Perrone

anno edizione: 2016

pagine: 58

I versi di Silvia Morotti stanno come in punta di piedi sulla pagina, sul bianco. Sono corti, a volte cortissimi. Fanno sentire che prima di ogni pronuncia c'è un'esitazione, un piccolo tempo sospeso. Così ogni parola e ogni immagine arrivano più nette, dicono quello che dicono ma non solo quello che dicono. Tutto parla, e parla per segni. Il vento ritorna sempre sugli stessi giri e scuote le chiome delle comete. Tutto parla. Talvolta ciò che stava nei romanzi riappare nella realtà e la certifica. Talvolta la realtà somiglia a una pineta su cui le allegorie si affollano come storni. La bellezza di questi versi sta nella loro misteriosa semplicità - il più comune dei gesti porta con sé una incalcolabile quantità di mistero e di senso.
10,00

Gozzano

Gozzano

Silvia Morotti

Libro

editore: Bonanno

anno edizione: 2013

pagine: 136

Caposaldo della linea novecentesca alternativa alla poesia pura, Guido Gozzano dilata l'antico schema lirico: i versi divengono dialogo sommesso, teatrino del quotidiano, intreccio di voci intrappolate nei nuovi scenari borghesi. Intossicato dalla , Gozzano attraversa D'Annunzio e Pascoli, legge i poeti del tardo simbolismo franco-belga, si incontra e si scontra con la tradizione: la sua musa ironicamente crocifissa lo spinge ad indossare la maschera dell'avvocato, dell'entomologo, del Don Giovanni in fuga che lascia dietro di sé una galleria di ritratti femminili, di figure da melodramma che preludono alla morte, , estrema finzione e teatro dei teatri.
12,00

I fuochi di Sant'Ermete

Silvia Morotti

Libro: Copertina morbida

editore: Lampi di Stampa

anno edizione: 2011

pagine: 66

"Pagine vicinissime alla pittura silenziosa degli amanuensi, agli spazi istoriati intorno alle maiuscole. Le immagini miniate si dilatano oltre il cerchio degli occhi: la penna d'oca resta sospesa nella mano della consorella, che stupefatta non sa decidersi a trascrivere la visione di Maddalena de' Pazzi, mentre la santa raggiunge "come in volo" la stanza più alta e più segreta del monastero. (...) Passano, in filigrana, alcuni personaggi in bilico tra mito e storia, tra letteratura e memoria: Giovanna d'Aragona e Filippo il bello, Eloisa e Abelardo. Ma sono solo tracce, piccoli fuochi che si accendono e si spengono nel giro misurato di pochissimi versi." (dalla Prefazione di Roberto Amato)
10,00 9,50

Pensi dunque il re qualche cosa

Pensi dunque il re qualche cosa

Silvia Morotti

Libro: Libro in brossura

editore: LietoColle

anno edizione: 2016

Il racconto ispiratore della silloge è presente nell'antologia Mistica ebraica. Testi della tradizione segreta del giudaismo dal III al XVIII, a cura di Giulio Busi e Elena Loeventhal, Einaudi. La prima edizione è del 1995, l'edizione consultata è del 2006. L'antologia raccoglie anche scritti poco conosciuti, come Il libro Fulgido. Nell'introduzione al testo si parla di una traduzione tedesca di Gershom Scholem, nel 1920. Il libro era noto a Marsilio Ficino, che lo chiamava Liber Luciduse a Pico della Mirandola, che lo fece tradurre. La stampa in ebraico è del 1651. Esistono versioni in inglese, francese, spagnolo, portoghese; quella uscita da Einaudi è la prima traduzione in lingua italiana.
13,00

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