Libri di Simonetta Longo
Untitled#
Simonetta Longo
Libro: Libro in brossura
editore: Puntoacapo
anno edizione: 2021
pagine: 186
Vero e proprio «romanzo in versi», Untitled# rappresenta una narrazione in cui è possibile esperire la dispersione del «soggetto», in un mondo dove non è più possibile mantenere un dialogo poetico con la natura e con gli altri esseri viventi. Il poeta sa che occorre «raschiare le parole / dai fogli / e rinunciare al possesso» delle stesse interrogandosi sul senso della scrittura e sulla funzione della letteratura (e dell’arte tout court) all’interno della nostra società. Da qui la ricerca di una diversa modalità di lettura, che ha portato Longo a mettere in discussione lo stesso concetto di libro inteso come “oggetto” fisico così come si è configurato nella civiltà occidentale.
Notturlabio. Previsioni dall'ombra
Simonetta Longo
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2014
pagine: 124
Silvia Sambuceti (1095-1099). La conquista normanna della bassa valle di Pescara
Simonetta Longo
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2008
pagine: 128
Due documenti del 1095 e del 1099, conservati presso l'Archivio Arcivescovile di Chieti, per la prima volta trascritti e tradotti in questo testo, permettono la ricostruzione delle prime conquiste dei Normanni nella bassa valle del Pescara. Le chiese e la pieve di Aterno, la "silva Sambuceti" e il castello di Furca (presso l'odierna San Giovanni Teatino), vengono donati dal conte Roberto di Loritello al vescovo di Chieti Rainulfo che governò la diocesi teatina dal 1097 al 1105. A soli due decenni dalla battaglia di Ortona (1075) nella quale i conti Attonidi di Chieti erano stati sconfitti, Roberto di Loritello, nipote di Roberto il Guiscardo, è il padrone dell'Abruzzo adriatico. Dietro la consueta veste medievale della donazione ci troviamo di fronte a vere e proprie transazioni politiche atte a strutturare un territorio da poco sottratto ai conti Attonidi di Chieti e al ceto signorile autoctono.
La vita con mio padre
Alexandra L. Tolstaja
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 377
Aleksandra Tolstaja, dodicesima figlia dello scrittore, nacque non voluta, in un momento di grande tensione coniugale. Alla mancanza di affetto che segnò la sua infanzia e la sua giovinezza rispose con una ferma, quasi ostinata, fedeltà alla persona e ai valori paterni. In questo libro - scritto dopo il trasferimento negli Stati Uniti, dove si dedicò al sostegno dei rifugiati politici -Aleksandra rievoca la sua tormentata storia familiare e soprattutto l'intenso rapporto con il padre, del quale diverrà segretaria e copista. Una fedeltà senza riserve ha reso Aleksandra la più intima testimone della contraddittoria grandezza di Tolstoj, fino ad accompagnarlo nella sua ultima fuga, interrotta dalla morte dello scrittore nella stazione ferroviaria di Astapovo. Il racconto procede con spietata esattezza per frammenti di vita quotidiana, dialoghi vividi e a tratti dolorosi, riflessioni illuminanti sullo sfondo di una nazione che sta per essere sconvolta da cambiamenti epocali. Lo sguardo di Aleksandra offre così al lettore un angolo irripetibile per osservare e comprendere la figura di Lev Tolstoj: genio, filantropo, educatore, padre sensibile ma possessivo.

