Libri di SUMAYA ABDEL QADER
Quello che abbiamo in testa
Sumaya Abdel Qader
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 252
					Horra, un'italiana di nemmeno quarant'anni, figlia di giordani musulmani, vive a Milano con il marito che la adora e le due figlie adolescenti che più diverse l'una dall'altra non potrebbero essere. La sua non si può proprio definire una vita noiosa, anzi. Come potrebbe, visto che, da perfetta equilibrista, divide le sue giornate tra la famiglia, il lavoro come segretaria in uno studio di avvocati, l'università, che è a un passo dal terminare, il volontariato, le preghiere e le discussioni in moschea, e il suo variopinto ed eterogeneo gruppo di amiche? Eppure, nonostante la fatica e i piccoli problemi quotidiani, nonostante la malinconia per la parte di famiglia che vive lontana, Horra non può che sentirsi serena, felice persino. Ma un giorno, un fatto apparentemente di poco conto ha su di lei l'effetto di uno tsunami. Perché quando, come lei, sfuggi alle classificazioni, quando vivi al confine tra due mondi, quello occidentale e quello orientale, che faticano a riconoscersi tra loro e a riconoscerti, facendoti sentire marziana, estranea, galleggiante, allora inizi a chiederti che cosa significhi davvero essere "liberi". A maggior ragione se il tuo stesso nome in italiano significa proprio questo, "Libera". E così, nei mesi che vengono raccontati in questa storia, tra gioie quotidiane e piccole sconfitte, incontri fortunati e discussioni accese, Horra cercherà di trovare una risposta ai suoi tanti dubbi per riuscire a sentirsi, forse per la prima volta in vita sua, davvero fedele a se stessa. Un romanzo lieve che racconta una realtà di cui tutti parlano ma che pochissimi conoscono profondamente, un ritratto vivido e realistico di un'Italia contemporanea che non possiamo più permetterci di ignorare.				
									Porto il velo, adoro i Queen. Nuove italiane crescono
Sumaya Abdel Qader
Libro: Copertina morbida
editore: Sonzogno
anno edizione: 2008
pagine: 179
					Sulinda, 30 anni, nata a Perugia, sposata e con 2 figlie, vive a Milano dove studia lingue all'università per diventare interprete. Come tutte le donne della sua generazione affronta la vita con non poche difficoltà. Con una piccola differenza: è musulmana e porta il velo, e tanto basta perché la si consideri diversa. Camminare per strada, fermarsi davanti a una vetrina, andare in palestra, al mare, in vacanza all'estero, tutto acquista una colorazione speciale. E quello che per le sue coetanee è naturale per lei diventa una parodia o, nella migliore delle ipotesi, una piccola avventura. Ma chi è Sulinda? Italiana o araba? Moderna o tradizionalista? Diversa o normale? Occidentale oppure orientale? Sicuramente fa parte di quella categoria di individui classificata come "seconda generazione", cioè figlia di immigrati ma nata e cresciuta in un Paese diverso da quello di provenienza dei genitori. Sulinda iscrive le sue figlie dalle Orsoline e allo stesso tempo pratica la propria fede musulmana con devozione ma senza per questo trovarsi in contrasto con la cultura italiana. Anzi. In questo libro Sulinda parla di fatti (molti) e accenna qualche riflessione e qualche giudizio (pochi). E lo fa con voce ironica e disincantata. Perché c'è poco da commentare quando si ha intelletto per comprendere che le piccole cose nascondono dinamiche profonde e identità variegate e complesse.				
									In cerca di me
Sumaya Abdel Qader
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 256
					La testa di Fairùz è piena di domande, le domande tipiche di ogni tredicenne, ma anche quelle di una giovane musulmana che vive insieme alla sua famiglia in un quartiere multiculturale di Milano. E un tema assegnato dalla prof di italiano le porta tutte a galla: chi sono io? Che cosa fa di me una ragazza italiana e che cosa una ragazza di origini arabe? Perché non posso essere entrambe le cose? Perché le persone ci danno delle etichette invece di provare a conoscerci? Quando un'associazione culturale propone ai ragazzi del quartiere di fare gruppo e realizzare insieme un murales, non tutti reagiscono allo stesso modo, perché non tutti hanno ancora capito che la diversità è una ricchezza, e ad alcuni, come alla banda di Mario - il bullo che sembra capace di interagire con gli altri solo attraverso commenti razzisti -, la diversità fa molta paura. E non tarda a dimostrarlo... Attraverso lo sguardo di una protagonista irresistibilmente genuina e curiosa, Sumaya Abdel Qader ci racconta, con la consapevolezza di chi le ha vissute in prima persona, le sfide e le paure, ma anche le opportunità e la bellezza che la multiculturalità ci offre. Età di lettura: da 11 anni.				
									
