Libri di T. Maccio Plauto
Pseudolo. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2018
pagine: CXXI-192
Lo Pseudolo è una delle commedie plautine più apprezzate negli ultimi tempi, per la propria esuberanza comica ma anche per la presenza di alcune maschere particolarmente riuscite all'autore, fra le quali campeggiano quella del servo che dà il titolo all'opera e quella del suo antagonista Ballione. Saggio introduttivo, nuova traduzione e note a cura di Ortensio Celeste. Con un saggio di Pierre Laurens e un contributo di Priscilla Fabbri.
Aulularia-Miles gloriosus-Mostellaria. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2014
pagine: 432
Pregio di Plauto è la sua prodigiosa ricchezza linguistica: i giochi di parole, le assonanze, i doppi sensi; le espressioni che spaziano dall'arcaico al neologismo, dalle deformazioni grottesche a volgarità che oggi si direbbero surreali; la magistrale padronanza delle possibilità musicali della parola, lo scoppiettante incalzare dei dialoghi. Tutto questo, insieme alla comicità esplicita e prepotente e alla rapidità del movimento scenico, comunica alle commedie plautine una verve irresistibile. Il teatro di Plauto è stato un importante modello per quello rinascimentale e per la successiva commedia dell'arte, fornendo una galleria di tipi e di situazioni cui hanno attinto, nei secoli, autori italiani e anche europei. Introduzione e note di Margherita Rubino. Traduzione e saggio critico di Vico Faggi.
Aulularia-Miles gloriosus. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 304
Scritte e rappresentate all'epoca della Seconda guerra punica, queste due commedie costituiscono i vertici della produzione plautina e due capolavori del teatro antico, divertentissimi per le situazioni comiche e un linguaggio di inesauribile fantasia, ricco di giochi di parole di forte carica parodistica. «Miles gloriosus» ("Il soldato spaccone") vede come protagonista una delle figure chiave del teatro plautino, il soldato millantatore di grandi imprese – militari e amorose – mai compiute; «Aulularia» ("La commedia della pentola") è invece incentrata su un personaggio destinato ad avere enorme fortuna nei secoli, il vecchio avaro, maschera chiave del teatro rinascimentale.
Menaechmi-Rudens
T. Maccio Plauto
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 282
Fortunato prototipo di tutte le "commedie degli equivoci", «Menaechmi» mette in scena le esilaranti vicende di due fratelli gemelli, entrambi chiamati Menecmo, separati alla nascita e cresciuti ignari l'uno dell'esistenza dell'altro. Fino al giorno in cui, ormai adulti, si ritrovano nella stessa città scatenando così una serie di situazioni comiche e scambi di persona. Molto diversa nel tono e nella trama - e per certi versi di estrema originalità nel teatro classico - è invece «Rudens», ambientata non come di consueto in città ma su una spiaggia. Qui fa naufragio la nave del lenone Labrace che ha rapito una fanciulla; il Caso vuole che la ragazza approdi vicino all'abitazione del padre e dell'innamorato, garantendo così, dopo numerose peripezie, un felice scioglimento dell'azione.
Pseudolo. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 192
Lo Pseudolo è una delle commedie plautine più apprezzate negli ultimi tempi, per la propria esuberanza comica ma anche per la presenza di alcune maschere particolarmente riuscite all'autore, fra le quali campeggiano quella del servo che dà il titolo all'opera e quella del suo antagonista Ballione.
Pseudolo. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2010
pagine: 192
Commedia della beffa, Pseudolo mette di fronte due campioni di ribalderia: Ballione, crudele mercante di fanciulle, e lo schiavo Pseudolo, disposto a ogni inganno pur di aiutare il suo padrone Calidoro a riscattare la bella Fenicia, la giovane cortigiana di cui è innamorato ma che è vittima dell'avido lenone. Con mille astuzie e raggiri, Pseudolo riesce infine ad avere la meglio sul laido trafficante. Lo schiavo si conferma così uno dei personaggi chiave della commedia plautina: motore dell'intreccio, ne è allo stesso tempo il padrone e il creatore, quasi che per suo tramite il poeta stesso si manifesti sulla scena. Annoverato insieme alMiles gloriosus e al Truculentus tra le «commedie della caricatura» incentrate su una figura comica dominante, loPseudolo è per la ricchezza di scene irresistibili, per l'esuberanza del linguaggio, per l'audacia beffarda del protagonista quella che meglio esprime le caratteristiche del teatro plautino. Introduzione e note di Margherita Rubino.
La gomena. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2020
pagine: 304
In virtù della loro arguzia o per i tipi comici che consegnano alla storia del teatro, alcune commedie di Plauto hanno beneficiato nel corso dei secoli di ampio successo e di frequenti messe in scena. È il caso del Miles gloriosus, con il personaggio del soldato vanaglorioso, o dell’Aulularia, con il tipo del vecchio avaro, che ha fornito fertile materia all’immaginazione teatrale di Molière ed è diventato uno stereotipo fecondo anche per il cinema e i fumetti. In questo contesto, una commedia come il Rudens (La gomena) occupa un ruolo del tutto particolare: scritta tra la fine del III e l’inizio del II secolo a.C., è una delle opere più innovative dell’epoca perché non è ambientata in una città, ma interamente su una spiaggia del Nord Africa, e si regge su un tema cui la sensibilità moderna riserva grande attenzione: la giustizia retributiva. Plauto presenta una vicenda in cui l’elemento femminile, tradizionalmente debole e sottoposto ad abusi e angherie, risulta decisamente centrale, a partire dalle protagoniste, doppiamente emarginate in quanto donne e in quanto schiave.
Menecmi. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2020
pagine: LXXXV-149
Due fratelli gemelli, una moglie ricca e una giovane amante, un servo fedele e un parassita inaffidabile, un banchetto segreto e un mantello rubato: sono questi gli ingredienti che danno vita alla commedia dei Menaechmi, che si struttura attorno allo schema dell'equivoco. I due Menecmi del titolo, identici per uno strano gioco del destino perfino nel nome, sono sulla scena – quasi paradossalmente – l'uno ignaro dell'altro e, in tal modo, generano confusione tra i vari personaggi della pièce, alimentando, con malintesi e ambiguità, una divertente serie di gag in una straordinaria comedy of errors.
Casina. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 160
Nel genere delle commedie plautine della beffa, la Casina (185 a.C.) è una delle più burlesche e licenziose. L'intreccio ruota attorno alla protagonista femminile - la "fanciulla del caso" (o la "fanciulla dei profumi" secondo un'altra traduzione) - che dà il nome alla fabula ma non compare mai sulla scena. Abbandonata dalla madre, la piccola schiava è stata accolta come serva nella casa del vecchio Lisidamo, che se ne è poi invaghito e la contende al figlio Eutinico. La tresca viene smascherata da Cleostrata, la moglie del padrone di casa, che, prese le parti del figlio, ordisce la sua vendetta ai danni del fedifrago. Fra inganni ed espedienti spettacolari - come la sostituzione della sposa con un servo nerboruto che sarà ripresa da Machiavelli nella Clizia - gli strali della comicità di Plauto prendono di mira soprattutto l'attempato spasimante che, dimentico della sua età e in preda alla sua passione senile, rivaleggia col giovane pretendente ritrovandosi alla fine scornato e dileggiato: perché è legge di natura (crudele, ma ineludibile) che in amore la gioventù vinca sulla vecchiaia. Introduzione e note di Margherita Rubino.
La pentola del tesoro. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1985
pagine: 202
Il denaro come ragione di vita e pensiero dominante in cui si occultano insicurezza di sé e timore del futuro: è questo un tema di antichissima elaborazione letteraria che Plauto sviluppa in chiave comica in questa commedia, l'"Aulularia". L'avaro di Plauto si chiama Euclione. E' gretto, avido, sospettoso, nevrotico: ha nascosto una pentola piena d'oro in un luogo segreto su cui vigila ossessivamente, inquieto e alienato da ogni altro interesse, fino a creare, egli stesso, per eccesso di ansia, le premesse del furto tanto paventato. A sua insaputa, intanto, la figlia per la quale aveva progettato un matrimonio di interesse, attende un bimbo ed è prossima al parto. Le due vicende corrono parallele, fino al lieto finale.
Amphitruo
T. Maccio Plauto
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 280
Unica commedia plautina di argomento mitologico, Amphitruo vede in scena il dio Giove, invaghito della bella Alcmena, accompagnato da Mercurio. Prese le sembianze rispettivamente di Anfitrione, marito di Alcmena, e del suo fedele servo Sosia, i due dèi danno origine a una brillante commedia degli equivoci che ha incontrato nei secoli una straordinaria fortuna, tanto che i nomi dei due personaggi sono diventati di uso comune. Assai diverso è invece il tono di Mercator , commedia in cui un giovane deve affrontare il proprio anziano padre, invaghito della stessa fanciulla. Qui Plauto affianca alla consueta vis comica un'inedita tenerezza, al riso feroce la fantasia più delicata, regalando ai lettori uno dei momenti più alti della sua poesia.