Libri di Tavia Lark

Sii obbediente. Sii grato. In quanto trascurato figlio illegittimo di una famiglia potente, è previsto che Corin segua a palazzo il fratello dotato di poteri magici come suo servitore. È riluttante ma rassegnato… così si concede una notte di distrazione tra le braccia di uno sconosciuto. Corin non immaginava che piacere e dolore potessero essere così inebrianti. Così confortanti. Il suo unico rammarico è che non vedrà mai più l’uomo che lo ha rovinato per chiunque altro. Perlomeno è ciò che pensa fino al mattino seguente, quando incontra l’uomo destinato a sposare suo fratello. Il principe Audric non vuole un fidanzamento politico privo di amore, ma è disposto a fare qualsiasi cosa per il suo regno. La sua ultima notte di libertà rappresenta un tipo di piacere che si concede raramente… e un terribile sbaglio. Corin è dolce, bellissimo, e riesce a vederlo come nessun altro. È anche il fratello minore del suo fidanzato e, sebbene il fidanzamento di Audric sia una relazione solo di nome, non potrà mai più toccare Corin. Ma la costante vicinanza è dolorosa quando non si può stare insieme, e la lontananza è impossibile visto che Corin potrebbe essere la chiave per svelare il mistero dietro il fidanzamento di Audric… E dato che Corin continua a svenire tra le sue braccia.

Rakos non è un vero contadino. Bellamy di sicuro non è un menestrello. Il principe Bellamy, che ha vissuto per anni sotto una campana di vetro, ha sempre desiderato l'avventura, ma non... così. Catturato in territorio nemico, la vera identità di Bellamy potrebbe farlo uccidere, o peggio. Quando il suo compagno di cella estremamente affascinante gli chiede chi sia, Bellamy afferma di essere un menestrello. Anche se non sa intonare nemmeno una nota. È andato nel panico, va bene? Rakos era l'astro nascente dei cavalieri del drago di Draskoran, finché non li ha traditi e non è finito in catene. Due sono le cose che sa per certo: non può fidarsi di nessuno e rivuole il suo drago. Quando, dietro le sbarre, un bel menestrello gli chiede chi sia, Rakos afferma di essere un contadino. E quando Bellamy gli chiede aiuto per raggiungere il confine, lui rifiuta. Finché non capisce che la magia del falso menestrello è esattamente ciò di cui ha bisogno.

Dovrebbe uccidere il principe Julien. Non innamorarsi di lui. Whisper non ricorda il suo vero nome. Tutto ciò che conosce è la gilda di assassini che lo ha cresciuto e che lo controlla con la minaccia della magia del sangue. Tormentato dagli incubi, non può rifiutare gli incarichi, anche quando il suo nuovo lavoro non ha senso: come infiltrarsi nella corte del principe Julien, proteggerlo fino all'arrivo del segnale e poi ucciderlo. Ma il principe nasconde i propri piani dietro una sordida reputazione. Non si fida di nessuno, a parte i suoi fratelli, e di certo non si fida dell'affascinante sconosciuto appena arrivato a palazzo.